In attesa delle due speciali date live il 20 novembre al Fabrique di Milano e il 28 dicembre al Palapartenope di Napoli
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Clementino ha pubblicato il suo nuovo album "Grande anima", il suo disco più raccontato, più intimo, in un certo senso più cantautorale, anzi da "cantautorap", come si definisce lui. "Un album in cui ci sono spiritualità, amore, speranza, e dove per una volta l'autocelebrazione del rap in quanto tale non è protagonista come in altri lavori", spiega il rapper napoletano che ha aperto un nuovo capitolo della sua vita personale e artistica. Quindici tracce che racchiudono il racconto sincero di un cambiamento, il frutto di un percorso profondo e personale che unisce musica, spiritualità e consapevolezza e per il quale ha voluto intorno a sè tanti ospiti speciali, compagni di viaggio scelti con il cuore e l’anima: Gigi D’Alessio, Negrita, Settembre, Greg Rega, Calmo, Ugo Crepa e Ste, voci che amplificano il racconto emotivo e sonoro del disco.
Negli ultimi tre anni, dopo aver compiuto i 40, ho avuto un'illuminazione che si chiama meditazione. Ho viaggiato tanto, dall'India al Costa Rica, passando per il Nord Europa con le aurore boreali. Ho incontrato sciamani, partecipato a cerimonie spirituali. E ho trovato me stesso". Clementino non ha mai nascosto di aver avuto un passato segnato anche dagli eccessi - droghe e alcol -, che sembra ormai lasciato alle spalle. "Non mi tiro indietro perché con la verità non si sbaglia mai. E vorrei essere anche un esempio per i giovani: se cadi in un buco puoi uscirne, se vieni dalla provincia più profonda, dal Sud, puoi comunque spaccare. Ho messo un freno alla mia vita da rockstar maledetta, ho iniziato a raccontarmi e ho scoperto un nuovo Clemente. Clementino è solo il robot, il personaggio che non può andare da nessuno parte senza Clemente. Prima era il contrario. Oggi Clemente è il mio migliore amico, il mio spirito guida che mi dice di non fare cazzate".
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La meditazione e i viaggi che "sono un'ancora di salvezza, il termine di paragone per farti capire come siamo piccoli nel mondo", dunque, ma anche i tanti libri letti ("almeno una cinquantina in un anno, su tutti Jules Verne") e la decisione di comprare un appartamento a Napoli, "per sentirmi veramente a casa, quando torno dai miei giri. Insomma, sono cambiate un po' di cose: la molla è scattata 6 o 7 anni fa quando mi sono reso conto che mi stavo distruggendo. Ora questa è la vita che ho sempre sognato: ho cominciato a viverla nel momento in cui ho iniziato a credere in qualcosa, in me stesso. Fino a quel momento non avevo tanta autostima, ma il pensiero crea la materia, come diceva Giordano Bruno".
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"Grande anima" segna il raggiungimento di un equilibrio tra le sue visioni da musicista e quella solitudine che da sempre lo accompagna. Che nasce nel mondo ma mette radici a Napoli, da cui trae linfa vitale per il sound, le sonorità, la lingua, i feat: "Perché alla fine quello che conta è sempre l'essenza, le radici". Clementino porterà il suo nuovo album dal vivo in due date: il 20 novembre al Fabrique di Milano e il 28 dicembre al Palapartenope di Napoli. Sul palco insieme a lui, durante gli show, ci saranno i breaker Gino Rota e Salvatore Deflow e una band d’eccezione, composta da: Pj Gionson (consolle), Greg Rega (voci), Francesco Varchetta (batteria), Raffaele Salapete (chitarra), Silvestro Saccomanno (tastiere), Luigi “Calmo" Ferrara (basso). "Poi l'anno prossimo ce ne saranno altre, nei teatri o nei club, vedremo".
Eclettico e poliedrico come sempre, Clementino è reduce dal suo percorso televisivo con "The Voice Senior", dopo aver accompagnato anche i giovani concorrenti nell’edizione "Kids". Mentre a settembre prenderà parte a "Jukebox - La notte delle hit", due serate evento dedicate alla musica dagli anni ’70 ai 2000, in onda in prima serata su Rai1. L’artista è tornato nella scorsa edizione sul palco del Festival di Sanremo, questa volta come ospite di Rocco Hunt durante la serata delle cover. I due artisti, legati da una lunga amicizia, hanno emozionato il pubblico con un'esibizione energica e coinvolgente di "Yes I Know My Way" di Pino Daniele.