L’incontro in musica tra Redi Hasa al violoncello, Bijan Chemirani alle percussioni e Rami Khalifé al pianoforte: “La musica è un antidoto alla realtà"
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Un incontro tra sonorità, mondi e culture. Questo sono L'Antidote, trio composto da Bijan Chemirani, maestro iraniano delle percussioni tradizionali e dell'oud, Redi Hasa, virtuoso violoncellista albanese, e Rami Khalifé, pianista libanese di formazione classica. Insieme danno vita a un progetto che mescola note jazz con la world music e un assaggio di musica mediorientale. E' uscito il primo capitolo del loro viaggio, il disco d'esordio per Ponderosa Music Records. A novembre inizierà il loro tour internazionale che passerà anche per l'Italia.
Maestro dello zarb iraniano e delle percussioni persiane, Bijan Chemirani fonde un’inedita scienza del ritmo, influenzata da metriche jazz e suoni del Mediterraneo, a quella del violoncellista albanese Redi Hasa (noto per il suo lavoro di rilancio della musica tradizionale del Sud Italia, ma anche per la sua collaborazione con Maria Mazzotta, Ludovico Einaudi e Robert Plant) e al libanese Rami Khalifé, che sfuma i confini tra classica ed elettronica sui tasti del pianoforte. Le strade di questi musicisti si erano già incrociate in passato, ma è stato solamente poco prima dello sfociare della pandemia, quando il tempo sembrava essersi fermato, in uno studio in Puglia vicino a Lecce, che le loro visioni hanno trovato un punto di incontro. Immersi in questo luogo, i tre si sono ritrovati nell'autunno del 2024 per registrare il loro progetto d’esordio L'Antidote.
“La musica è un antidoto alla realtà, che a volte è segnata da delusioni e sogni infranti”, spiega Rami Khalifé. “Ha un effetto terapeutico sulla mente e sul corpo: ci calma, ci dà speranza, ci guarisce e ci aiuta a vedere le cose sotto una nuova luce. La musica trascende tutto”. L'Antidote è un incontro tra sonorità, mondi e culture geograficamente distanti tra loro si traduce in una sinergia musicalmente inedita. Un viaggio sensoriale che assapora il fascino impervio di città e paesaggi remoti, restituendo immagini, sapori e colori differenti nell’immaginario dell’ascoltatore. Nove tracce collegate da un fil rouge emozionale che sfocia in un’analisi meditativa che rispecchia l’animo di ognuno dei musicisti. Un conglomerato di sonorità ricercate, a tratti estatiche, per certi versi ipnotiche e leggermente cupe vengono esplorate sapientemente attraverso gli strumenti del trio. “L'Antidote è un'isola dove abbiamo potuto incontrarci e suonare una musica che ci assomiglia e ci unisce al di là delle nostre individualità”, dice invece Bijan Chemirani
Dopo due date di presentazione nel mese di maggio, di cui una sold out allo Studio de l'Ermitage di Parigi, e un primo assaggio estivo, l’Antidote presenterà dal vivo il nuovo progetto musicale con un tour che toccherà palchi italiani ed internazionali. La tournée inizierà con un ritorno allo Studio de L’Ermitage di Parigi il 5 novembre e proseguirà il 6 novembre con un live in Triennale Milano Teatro in occasione del festival JAZZMI, per poi fare tappa al Folk Club di Torino l’8, alle Sale Apollinee di Venezia il 9. L’11 novembre sarà saliranno sul palco del Roma Jazz Festival e il 12 saranno ospiti di Sghetto Club per Bologna Jazz Festival. Il 15 novembre si esibiranno al London Jazz Fest di Londra e il 16 novembre all’Het Depot di Leuven (BE).