L'ultimo lancio dell'azienda di Musk si conclude con l'esplosione della navicella. Per la prima volta è stato riutilizzato il booster di un precedente volo
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La navicella Starship, di Space X, continua ad avere problemi. Nella notte italiana la società spaziale di Elon Musk ha effettuato il nono test di lancio del proprio razzo. Le aspettative, però, non sono state rispettate. Dopo aver raggiunto l’orbita intorno alla Terra, Starship ha avuto dei malfunzionamenti e una perdita di carburante durante il rientro. Sono stati persi così i controlli della navicella che è esplosa in quota sopra l’Oceano Pacifico.
L’enorme creazione di Space X è alta 123 metri, come un palazzo di 40 piani. L’idea di Musk è quella di usare il razzo per poter portare l’uomo su Marte e colonizzare il pianeta rosso. Per il miliardario questo sarebbe un passo fondamentale per l’uomo, sia per garantire la sopravvivenza della specie, sia per potersi espandere nel sistema solare. Questa volta il sogno di Musk si è infranto dopo 45 minuti dal lancio e a qualche chilometro di altezza sull’Oceano Indiano.
Nei due precedenti test, risalenti a inizio 2025, Space X aveva perso la propria navicella con esplosioni in quota sopra i Caraibi con impressionanti piogge di detriti. Fallimenti che avevano costretto le autorità locali a chiudere lo spazio aereo, deviando i voli in arrivo e ritardando le partenze per motivi di sicurezza. In entrambi i casi il primo stadio, il booster Super Heavy, era riuscito a ritornare a Starbase, in Texas, e ad atterrare sulla piattaforma di lancio. Un piccolo successo, che però aveva dato conferma della possibilità di riuso dei razzi.
Proprio con il test di questa notte, Space X ha riutilizzato il primo stadio. La stessa società americana ha riportato sul suo profilo X di questo successo: "Il nono volo di Starship segna un momento importante per il riuso con il primo utilizzo di un booster Superheavy già testato in volo". Questa volta il piano non prevedevano il recupero del booster, che, come da programma, è ammarato nel Golfo del Messico.
Nonostante il fallimento della missione, Musk ha lasciato messaggi positivi sul suo social X: "Starship ha raggiunto lo spegnimento programmato del motore della navicella, un grande miglioramento rispetto all'ultimo volo!". Anche il fatto che durante il rientro non siano state perse piastrelle termiche, usate per proteggere la navicella dal calore del rientro in atmosfera, è stato sottolineato da Musk come un successo. Il nuovo obiettivo per la società è di aumentare i lanci di prova per incrementare la mole di dati disponibili.