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Esa, diffuse le prime 5 immagini scientifiche del telescopio Euclid: l'universo come nessuno lo ha mai visto

Sono solo un assaggio perché, dicono gli esperti, "si attendono risultati sorprendenti" destinati ad avere una portata rivoluzionaria

L'Esa ha presentato le prime 5 spettacolari immagini scientifiche del telescopio Euclid, lanciato nello spazio il primo luglio.

Miriadi di galassie sconosciute e lontanissime, un gigantesco ammasso di stelle catturato in un colpo d'occhio come non era mai accaduto, culle di pianeti viste penetrando la cortina di polveri che le nasconde: sono le istantanee dell'universo come nessuno lo ha mai visto. Le immagini sono ancora un test, ma contengono le tracce della materia e dell'energia oscure che occupano il 95% del cosmo e che Euclid dovrà aiutare a conoscere. A questa missione da 1,4 miliardi di euro, l'Italia collabora in modo importante.

 

Esa, diffuse le prime 5 immagini scientifiche del telescopio Euclid: l'universo come nessuno lo ha mai visto - foto 1
Tgcom24

 

Esa, solo un assaggio delle potenzialità di Euclid

 Le cinque foto scientifiche, dopo le prime immagini di Euclid diffuse a inizio agosto, sono solo un assaggio perché dal telescopio spaziale Euclid "si attendono risultati sorprendenti", commenta Giuseppe Racca, responsabile della missione per l'Agenzia spaziale europea. "Le cinque immagini sono state selezionate fra le circa 4mila finora arrivate e sono più di 30mila quelle attese nei sei anni di vita operativa del telescopio spaziale", aggiunge.

 

L'ammasso del Perseo e l'immagine incredibile

 Delle immagini presentate dall'Esa, "quella dell'ammasso del Perseo è la più rappresentativa del lavoro che farà Euclid. L'ammasso contiene infatti circa mille galassie, che si vedono in primo piano, ma l'immagine ad alta risoluzione sullo sfondo mostra altre 100mila galassie, delle quali 50mila hanno caratteristiche tali da poter essere misurate, per esempio la distorsione che hanno subito, per vedere quanta materia oscura c'è tra quella galassia e noi".

 

La materia oscura nelle foto di Euclid

 L'immagine, prosegue Racca, è anche una dimostrazione di come "Euclid riesca a mettere a fuoco in modo accuratissimo anche un campo molto ampio". In queste prime immagini, aggiunge, si possono già notare tracce della materia oscura. "L'immagine dell'ammasso del Perseo comprende una quantità sufficiente di galassie perché gli esperti pensino che sia possibile correlare la distribuzione della materia oscura: un tale insieme di galassie non potrebbe essere tenuto insieme se non ci fosse una presenza di materia molto più grande di quella che si vede, ossia la materia oscura".

 

Non solo cosmologia

 Ci sono poi immagini, come quella della nebulosa Testa di cavallo, culla di stelle e pianeti, che sono una dimostrazione della "capacità di Euclid di poter fare scoperte in moltissimi campi dell'astronomia, e non solo per la cosmologia per cui questa macchina è stata progettata". Inseguire le tracce dell'energia oscura richiederà probabilmente molto più tempo e un grandissimo numero di misure.

 

Il processo di espansione dell'universo

 "Della materia oscura non sappiamo niente" e potrebbero esserci altre spiegazioni per il processo di espansione dell'universo. "Per esempio - rileva Racca - la gravità potrebbe non funzionare come l'ha prevista Einstein, oppure non è vero che l'universo è omogeneo e isotropo, ossia sempre uguale indipendentemente dalla direzione in cui si guarda. Ci sono esperimenti di Euclid per verificarlo, ma serviranno moltissime osservazioni".

 

Scoperte dalla portata rivoluzionaria

 In ogni caso, le scoperte di Euclid sono destinate ad avere una portata rivoluzionaria: "Dal punto di vista cosmologico, energia oscura e materia oscure sono congetture, quindi verificarle sarà una scoperta, che le si confermi o meno". Dopo una serie di calibrazioni, a fine gennaio "si prevede di iniziare le osservazioni vere e proprie, setacciando a tappeto tutto l'universo fuori dalla nostra galassia".

 

 

Il lancio di Euclid e il ruolo dell'Italia

 Euclid è partito il primo luglio per il suo viaggio nello spazio da Cape Canaveral, lanciato con un razzo Falcon 9 della compagnia SpaceX. Nella missione, che durerà sei anni, l'Italia gioca un ruolo da protagonista attraverso l'Agenzia spaziale italiana, l'Istituto nazionale di Astrofisica e l'Istituto nazionale di fisica nucleare, oltre a numerose università e imprese.

 

Immagini dello spazio mai viste prima, nemmeno dal telescopio Webb

 Le immagini catturate da Euclid mostrano che il telescopio è pronto per creare la più estesa mappa 3D dell'universo mai vista prima, oltre a scoprire alcuni dei suoi segreti nascosti. Mai prima d'ora un telescopio (nemmeno il potentissimo James Webb) era stato in grado di creare immagini astronomiche così nitide su una zona così ampia di cielo e di guardare così distante nel lontano universo. Ciò non fa altro che confermare l'enorme potenzialità di Euclid.

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