UNIVERSITÀ RECORD DI ISCRITTI

Università, record di iscritti: superata quota 2 milioni, più di uno su due è donna

Mai così tanti iscritti all’università come quelli registrati nell’anno accademico 2024/25: lo rivelano gli open data del Ministero dell’Università e della Ricerca

07 Ott 2025 - 23:00
 © Afp

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Non abbiamo mai avuto così tanti immatricolati all’università. Nonostante i timori di un crollo figlio della pandemia, in realtà infatti il sistema accademico italiano - almeno per quel che riguarda i numeri - gode di buona salute.

A segnalarlo è il portale Skuola.net, che ha analizzato gli open data del Ministero dell’Università e della Ricerca, che sono stati di recente aggiornati fino all’ultimo anno accademico completo disponibile, ovvero il 2024/25.

Mai così tanti iscritti in dieci anni

Negli ultimi dieci anni, gli iscritti agli atenei sono aumentati di oltre 300 mila unità, superando - nell’anno accademico 2024/25 - la soglia dei due milioni: a trainare la crescita sono state soprattutto le “telematiche”: le università online, infatti,  vantano una quota di immatricolati di circa 305 mila studenti.

Al punto che l’ateneo tradizionale più popoloso - La Sapienza di Roma - riesce a spuntarla di poco su quello online più gettonato: 112.426 iscritti nella Capitale contro i 109.732 di UniPegaso. E nella top 10 compare anche la seconda università del gruppo Multiversity, che sopravanza realtà come le statali di Milano e Firenze, che sopravanzano a loro volta un’altra telematica, eCampus, che chiude la classifica.  

Quindi, anche con il contributo delle telematiche, negli ultimi 10 anni il numero complessivo di studenti universitari è cresciuto del 19%, passando da 1.702.414 iscritti nel 2014/2015 ai 2.025.434 del 2024/25.

Un incremento che non riguarda solo la quantità, ma anche la composizione del corpo studentesco, oggi sempre più “al femminile”: le studentesse rappresentano la maggioranza assoluta degli iscritti, con 1.152.280 presenze contro gli 873.154 studenti uomini.

La top 10 per numero di iscritti

A sostenere la spinta positiva ci sono, ovviamente, i grandi luoghi del sapere del Centro-Nord, ma l’exploit si registra soprattutto negli atenei del Sud, che negli ultimi anni hanno visto numeri in costante ascesa. L’Università di Bari, ad esempio, ha superato la soglia dei 40 mila iscritti, mentre il Politecnico della stessa città ha oltrepassato le 10 mila unità (10.745). 

Anche l’Università della Basilicata, a Potenza, si distingue con 5.540 studenti. E l’Università della Calabria ha superato quota 20 mila iscritti. Oltre a questi, emergono centri in forte crescita: l’Università di Catania con 40.303 iscritti, quella di Palermo con 44.734 e Messina con 25.673.

Poi ci sono, come accennato, i grandi poli del Centro-Nord, che continuano a macinare numeri da record: Roma - La Sapienza domina la scena con oltre 112 mila iscritti, mentre l’Alma Mater di Bologna segue a ruota con 85 mila studenti e Napoli Federico II sfiora i 73 mila. 

Milano, forse a oggi la più attrattiva fra le città universitarie, distribuisce il suo bacino tra Statale, Politecnico, Bicocca, Bocconi, Cattolica e IULM, raggiungendo complessivamente i 212 mila iscritti. Ma resta seconda, di poco, a Roma, dove tutti gli atenei raccolgono quasi 214 mila studenti. Anche Padova si conferma polo storico con 72.585 iscritti.

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