Scuole superiori, Italia bifronte: gli eccellenti INVALSI spopolano nel Nord, i 100 alla Maturità nel Sud

Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto secondo l’INVALSI. Calabria, Puglia, Sicilia secondo le commissioni di Maturità. Questi i due podi, molto diversi tra loro, delle regioni in cui si trova una maggiore concentrazione di alunni di quinto superiore che eccellono negli studi. Raggiungendo, rispettivamente, il voto massimo sul diploma o il massimo livello nelle prove INVALSI di italiano e Matematica.

Il confronto fra i due indicatori

Senza voler entrare nella polemica di quale sistema di valutazione sia il migliore o più efficace, di sicuro ci raccontano due storie diametralmente opposte. Così come fa notare il portale Skuola.net, che ha messo a confronto i risultati dell’esame di Maturità 2024 comunicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e quelli delle prove INVALSI in Italiano e Matematica sugli stessi studenti - fatto salvo i bocciati - qualche settimana prima dell’esame.

Come è possibile una differenza così netta? L’Esame di Stato tiene conto in buona parte dei voti assegnati dagli stessi docenti che hanno insegnato allo studente negli ultimi tre anni di scuola, che rappresentano metà commissione e pesano fino al 40% del voto finale. Al contrario, le INVALSI sono prove standardizzate, identiche come livello di difficoltà per tutti gli studenti, corrette “centralmente” e pensate per restituire un indice di competenza oggettivo e comparabile su scala nazionale. 

Il Sud è il "regno" dei 100 e lode

Passando ai dati, da un lato abbiamo l’immagine dipinta dai voti dell’esame di Maturità, che premiano in particolare le regioni del Sud dello Stivale dove si “annidano” le percentuali maggiori di diplomati con 100, eventualmente con lode: Calabria (17,8%), Puglia (15%), Sicilia (14%), Campania (12,9%), Umbria (12,2%). Chiudono la classifica invece la gran parte delle regioni sopra il Rubicone: Valle d’Aosta (3,9%), Lombardia (5,4%), Veneto (6,4%), Trentino Alto-Adige (6,5%) e Piemonte (6,9%).

L’altra faccia della medaglia è la fotografia scattata dalle prove INVALSI - i test che misurano le competenze in Italiano, Matematica e Inglese anche al termine del quinto anno -, che racconta tutt’altro. 

Nelle prove INVALSI il quadro si capovolge

Proprio nelle stesse regioni dove si registrano le migliori performance all’esame, poco più del 5% degli studenti raggiunge il livello massimo di competenza in Italiano (livello 5 delle prove INVALSI). In Calabria, in particolare, questa percentuale scende sotto il 4%.

Lo scenario, invece, si ribalta al Nord. Il Friuli Venezia Giulia, ad esempio, è solo quartultimo per numero assoluto di diplomati con lode, ma si colloca tra le prime regioni per percentuale di studenti che hanno raggiunto il livello massimo nelle prove INVALSI: 10,8% in Italiano e 23,4% in Matematica. 

Più o meno lo stesso fanno anche Veneto e Lombardia che - senza considerare il già citato Friuli - hanno le quote più alte di studenti che hanno raggiunto competenze adeguate nella lingua italiana, con percentuali poco superiori al 10%.

Al Sud? Avviene l’esatto contrario. In Calabria, ad esempio, i diplomati con lode l’anno scorso sono stati quasi mille, ma solo il 3,6% ha raggiunto il livello 5 in Italiano, e il 6,7% in Matematica. Simile il caso della Puglia, dove il 5,1% degli studenti ha preso 100 e lode, ma solo il 5,3% ha raggiunto la vetta nelle prove di Italiano.

Anche in Sicilia e in Campania, infine, ci si ferma veramente in basso, con rispettivamente l’8% e il 7,4% di diplomati che si licenziano dalle scuole superiori raggiungendo le competenze del livello 5 in Matematica.

Il paradosso della Matematica

Di sicuro, osservando questi dati, salta all’occhio un’altra differenza (inaspettata) tra le competenze di Italiano e quelle di Matematica: contrariamente a quanto saremmo indotti a pensare dal catastrofico rapporto tra i numeri e gli studenti italiani, in ogni regione gli studenti eccellenti in questa disciplina sono il doppio, in termini percentuali, rispetto a quelli che riescono a raggiungere lo stesso picco in Italiano.