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Ritorna il "Piano Estate": le scuole restano aperte per gli studenti italiani e per l'accoglienza di quelli ucraini

Il Ministero dell’Istruzione ripropone il progetto che prevede l’apertura degli istituti durante la stagione estiva. Laboratori, sport e socializzazione le attività principali. Con particolare attenzione all'accoglienza e all'integrazione degli studenti in fuga dalla guerra

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Ansa

Dopo il successo dello scorso anno, il “Piano Estate” per la scuola sarà rinnovato anche per il 2022.

Una misura più volte annunciata negli ultimi mesi dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e che ora trova piena esecuzione. Laboratori d’arte, musica, sport, ma anche scrittura creativa e giochi matematici: il Piano sarà di nuovo, per studentesse e studenti, l'occasione per recuperare quella socialità smarrita durante gli ultimi due anni. Ma, quest’anno, sarà anche un modo per favorire l'accoglienza e l'integrazione degli studenti ucraini giunti in Italia dopo lo scoppio del conflitto nell'Est Europa e accolte dai nostri istituti.

 

Le “fasi”: dal potenziamento delle competenze alla preparazione al nuovo anno

 

Come riporta il sito Skuola.net, gli istituti scolastici, per dare vita al “Piano Estate”, avranno a disposizione quasi 300 milioni di euro. Il Ministero, dal canto suo, fornirà assistenza agli studenti e alle famiglie tramite un sito dedicato e un help desk per le scuole. Il Piano sarà composto da tre specifici momenti, che copriranno l'intero arco estivo. La prima fase, che si svolgerà a giugno, punterà sul potenziamento delle competenze disciplinari e delle lacune accumulate dagli studenti, con laboratori e attività di gruppo, volti come detto anche all'integrazione dei bambini e dei ragazzi ucraini. Nella seconda fase, operativa tra luglio e agosto, saranno invece organizzati contesti di “scuola aperta”, “scuola all’aperto” e spazi di comunità territoriale. Nell'ultima fase, che andrà in scena tra l’inizio di settembre e la prima campanella del nuovo anno scolastico, gli studenti verranno avvicinati proprio all’anno che sta per cominciare.

 

Gli studenti ucraini al centro del "Piano Estate"

 

Nell'ottica di facilitare l'accoglienza, e quindi anche l'integrazione, delle studentesse e studenti ucraini, durante la Scuola d'Estate sono state pensate delle attività specifiche. Tra queste, l’intensificazione dell’insegnamento dell’Italiano, l’uso dei locali scolastici e dei computer per eventuali lezioni in DAD organizzate da insegnanti ucraini. Ma non finisce qui: i minori stranieri non accompagnati saranno, infatti, coinvolti in ulteriori attività orientate alla socializzazione: attività sportive e motorie, di gruppo e individuali; attività di educazione alla cittadinanza e al digitale; attività di integrazione sul territorio.

 

Le risorse per il progetto e le misure di supporto

 

Le risorse stanziate per l'iniziativa ammontano a circa 280 milioni di euro, di cui 179 milioni derivanti dai PON per la scuola (risorse europee), circa 99 milioni da fondi PON relativi a progetti già candidati e approvati dalle scuole, 2 milioni provenienti dal contrasto del fenomeno del cyberbullismo e circa 700mila euro per l'accoglienza dei minori stranieri. La possibilità, poi, di riorganizzare progetti già finanziati, anche nell'ambito del piano RiGenerazione Scuola, potrebbe garantire ulteriori risorse da destinare al Piano.

 

In questa nuova avventura le scuole, però, non saranno lasciate sole. All'interno della piattaforma Help Desk Amministrativo Contabile sarà realizzata una sezione dal titolo “La Scuola d’Estate 2022”. Un servizio, destinato ai dirigenti scolastici e agli assistenti amministrativi, per fornire assistenza nella gestione del Piano alle scuole. Inoltre, il servizio “IDEArium”, messo a disposizione dal Ministero, offrirà la possibilità alle scuole di servirsi del crowdfunding per reperire eventuali donatori privati che vogliano contribuire al sostegno economico dell'iniziativa.

 

Scuola d'Estate: il successo del 2021

 

I numeri della scorsa edizione testimoniano la bontà dell'iniziativa, giunta al secondo anno. Stando ai dati diffusi dal Ministero dell'Istruzione, nel 2021 sono state circa 7.000 le scuole, pubbliche e private, che hanno avviato un progetto durante una delle tre fasi del “Piano Estate”. E tra queste, circa 3.700 sono riuscite a coinvolgere perfino enti territoriali del terzo settore, con l'obiettivo di realizzare attività e laboratori all’esterno. Buona la risposta anche da parte degli studenti, che hanno partecipato in larga parte ai progetti avviati dalle scuole, specialmente a quelli relativi al potenziamento delle competenze disciplinari.

 

“Dopo la grande esperienza dello scorso anno, le scuole tornano protagoniste anche la prossima estate. Trasformandosi in luoghi di comunità, di incontro, di crescita, di confronto con i territori, grazie alla collaborazione con il Terzo settore e con gli Enti Locali. Un luogo inclusivo e accogliente, quest’anno anche per le ragazze e i ragazzi ucraini" , ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha aggiunto: "Abbiamo voluto far diventare il Piano strutturale, per mettere al centro le nostre studentesse, i nostri studenti e le famiglie, con l’obiettivo di rendere le nostre scuole una “seconda casa” per i bambini e i ragazzi, capace di accogliere tutti e ciascuno secondo le proprie condizioni”.

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