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Vecchiaia addio, arriva la nuova "generazione dei 55 special": indipendente e iper-connessa

Una ricerca internazionale, promossa da Amplifon e condotta da Ipsos, ha esaminato i valori, le abitudini e i comportamenti di 6 mila over 55

Vecchiaia addio, arriva la nuova
-afp

 Indipendenti, amanti della vita sociale, legati ai propri amici e inseparabili dallo smartphone.

Sembra il ritratto dei millennial, invece si tratta di una nuova generazione: la "55 special". Secondo una ricerca internazionale, promossa da Amplifon e condotta da Ipsos, che ha esaminato i valori, le abitudini e i comportamenti di 6 mila over 55 di Italia, Australia, Francia, Germania e Stati Uniti è emerso che le persone in questa fascia d'età sono in salute, attivi fisicamente, indipendenti fino agli 80 anni.

Dalla ricerca è emerso che più di 4 senior italiani su 10 vedono i propri amici almeno una volta alla settimana e circa 1 su 2 è indipendente fino ad oltre 80 anni, con 1 persona su 2 nella fascia d'età 75-84 anni che gestisce in autonomia la casa e le finanze. Un terzo degli over 55 fa spesso attività fisica (il 33%) e 9 su 10 si considerano in salute. Inoltre, non possono rinunciare al proprio smartphone e sono iper-connessi: quasi 8 su 10 si collegano a internet più volte al giorno.

Una generazione destinata a far sentire sempre di più il proprio peso: infatti nel 2018 gli over 60 hanno superato gli under 30 ed entro il 2050, secondo i dati Istat, più di un terzo della popolazione sarà composto da over 65. La vita della generazione “55 special” è all'insegna della positività e della famiglia. Più di 8 senior italiani su 10 sono soddisfatti della propria vita, pur ammettendo che la condizione generale è peggiorata rispetto al passato (quasi 5 su 10).

Gli italiani si aggiudicano poi il titolo di “nonni doc”: oltre 6 su 10 si occupano regolarmente dei propri nipoti (solo 3 su 10 negli altri Paesi) e il lavoro di nonno è a tempo pieno per il 57%. “Rispetto agli over 55 degli altri Paesi, i nostri connazionali sono quelli che dedicano più tempo ai rapporti familiari e, in genere, alle relazioni sociali. Si tratta di dati che trovano spiegazione nella cultura italiana dove, da sempre, la famiglia è al primo posto. Inoltre, i senior rappresentano un pilastro fondamentale per la società. Oltre a occuparsi dei figli e dei nipoti, gli over 55 si prendono cura anche degli anziani che hanno bisogno di cure domiciliari, primeggiando per il numero di ore dedicate alla loro assistenza. Questa nuova generazione di senior sembra quindi occuparsi degli altri in modo trasversale e duraturo, offrendo supporto alle altre persone in tutte le fasi della vita”, commenta Roberto Bernabei, direttore dipartimento scienze dell'invecchiamento della Fondazione Policlinico Gemelli e Presidente di Italia Longeva.

La salute della nuova generazione sembra essere complessivamente positiva: oltre 9 su 10 affermano infatti di essere in condizioni buone o soddisfacenti e fanno controlli con regolarità nel 91% dei casi. Un terzo dei senior nostrani (33%) fa spesso esercizio fisico. La perdita della salute fa paura: le malattie sono infatti la principale fonte di preoccupazione per il futuro (ne è spaventato il 63%), seguita dalla perdita di memoria (52%) e dal decadimento fisico (40%). L'ipertensione (39%), il colesterolo alto (32%) e i problemi di udito (17%) sono i disturbi più frequenti tra gli over 55 della Penisola.

“I dati dell‘indagine di Ipsos ci mostrano come in Italia circa 2 persone su 10 convivano con un disturbo dell'udito. Si tratta di un dato da non sottovalutare, perché i problemi uditivi non trattati possono incidere sulla qualità di vita. Spesso, infatti, a causa di un calo dell'udito le persone si isolano o rinunciano a occasioni conviviali. Sottoporsi a controlli regolari e intervenire precocemente è quindi fondamentale per rimanere attivi. Eppure, secondo l'indagine, in Italia solo il 25% delle persone con ipoacusia utilizza una protesi acustica contro il 70% della Germania. Una soluzione contro questo sottoutilizzo può venire dalla tecnologia: oltre 8 italiani su 10 dichiarano infatti di essere molto interessati a ricorrere ad apparecchi acustici ipertecnologici, regolabili direttamente dal proprio smartphone e capaci di adattarsi alle caratteristiche sonore dell'ambiente circostante”, afferma Carlo Antonio Leone, direttore unità operativa complessa di otorinolaringoiatria dell'Ospedale Monaldi di Napoli.