Autore brillante di numerosi libri di divulgazione scientifica, nel 1985 fece quella che è considerata fra le più importanti scoperte per la biologia di questo secolo
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È stato il "papà" dei geni architetto che progettano e controllano il corretto sviluppo del corpo umano: il genetista Edoardo Boncinelli è morto a Milano, all'età di 84 anni, lasciando una grande eredità scientifica e divulgativa. I geni architetto li aveva scoperti nel 1985 insieme ad alcuni suoi collaboratori, e quella scoperta è considerata fra le più importanti per la biologia di questo secolo, frutto di un'intuizione avuta chiacchierando con un collega.
Nato a Rodi nel 1941, Boncinelli si era laureato in fisica all'Università di Firenze, con una tesi sperimentale di elettronica quantistica. Successivamente però si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare, in particolare allo sviluppo embrionale degli animali superiori e dell'uomo. La sua attività si è svolta prima presso l'Istituto di Genetica e Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli (Igb-Cnr), dove è rimasto per più di vent'anni, fino al 1992, e dove ha fatto la sua più importante scoperta, e poi a Milano, dove ha diretto il laboratorio di biologia molecolare dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del Cnr.
La ricerca attiva ha con gli anni lasciato il posto al pensiero e alla riflessione, ma questo "ribelle esorbitantemente disciplinato", come lui stesso si è definito, non ha rinunciato a dare il suo contributo. Ha insegnato sia presso le facoltà di scienze e di medicina e chirurgia dell'Università di Napoli "Federico II", sia presso la facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Nel 2016 ha ricevuto la Laurea Magistrale honoris causa in Scienze Filosofiche all'Università di Palermo.
Accanto all'attività di ricerca scientifica, Edoardo Boncinelli ha intrapreso una brillante e instancabile carriera come saggista e divulgatore scientifico. Oltre a "L'anima della tecnica", tra i suoi tanti libri si ricordano: "Lettera a un bambino che vivrà 100 anni" (2010), sulle nuove frontiere della genetica, l'autobiografia "Una sola vita non basta. Storia di un incapace di genio" (2013), e "Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi" (2016). Appassionato grecista, nel 2008 Boncinelli ha pubblicato anche una raccolta di lirici greci classici: 365 liriche, una per ogni giorno dell'anno.