Il ddl depositato dal senatore Renato Ancorotti (Fdi) mira a ridisegnare il settore a 25 anni dalla legge di riferimento: prevista una stretta per chi lavora abusivamente e l'introduzione di nuove figure professionali
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Il senatore Renato Ancorotti (Fratelli d'Italia) ha depositato un disegno di legge che punta a ridisegnare l'attività di centro estetici e parrucchieri, introducendo profili professionali - esistenti ma di fatto non ancora riconosciuti - e una stretta per chi lavora abusivamente. Secondo il senatore, a 25 anni dalla legge di riferimento, è necessaria una svolta nel settore, specie considerando che si è sviluppata una domanda di mercato sempre più diversificata.
Stando alla bozza deposita in commissione Affari sociali a Palazzo Madama, l'aspetto centrale della riforma riguarda la formazione delle figure del settore, compreso i parrucchieri. Non basterà più una qualifica professionale, ma bisognerà superare un esame di abilitazione al termine di un corso di formazione. Per accedere all'abilitazione ci sono diverse strade: la frequentazione di un percorso biennale e triennale di 900 ore o l'attività qualificata a tempo pieno per un anno presso u0impresa di estetista. L'ammissione è poi aperta a chi ha lavorato per tre anni come dipendente o collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare presso un'impresa o un anno dopo un contratto di apprendistato.
Vengono introdotte due nuove figure professionali presenti nei saloni di bellezza insieme all'estetista: l'onicotecnico, specialista del trattamento e della ricostruzione delle unghie, e il truccatore tecnico, impiegato per la cura di ciglia e sopracciglia, ai quali si aggiungono i make-up artist e gli esperti di extension e laminazione. Ciascuna delle categorie deve frequentare corsi di formazione a livello regionale della durata minima di 600 ore. Un'esperienza di tre anni dà poi diritto ad accedere al corso per specialisti in estetica oncologica (Seo), lavoratori che offrono supporto estetico ai pazienti in trattamento oncologico oppure usciti da terapie oncologiche o ematologiche.
Alle Regioni spetta il compito di organizzare i corsi formativi e aggiornare i relativi programmi di studio. Tra le nuove materie previste ci sono cosmetologica e chimica, fisiologia e anatomia dell'apparato locomotore e circolatorio, apparecchi elettromeccanici per uso estetico e basi di marketing.
Il ddl Ancorotti non vuole solo ridefinire i percorsi per esercitare la professione, ma intende anche inasprire le multe per coloro che operano senza avere i requisiti. Viene infatti introdotta una sanzione amministrativa che va da 5mila a 50mila euro, rispetto alla forbice attuale di 500 euro-2mila euro. Non solo: l'assenza di uno o più requisiti obbligatori per la professione comporta sanzioni amministrative da 3mila fino a 10mila euro: cifre che oggi vanno dai 250 euro ai 5mila euro. Possibile anche la sospensione dall'attività per un periodo da uno a due anni, oltre alla possibilità di procedere penalmente se le circostanze lo prevedano. Un giro di vite, insomma, che punta a contrastare l'abusivismo diffuso nel settore.
Secondo gli ultimi dati di Infocamere, nel 2023 sono oltre 42mila le imprese di estetica in Italia, costituite in maggioranza da realtà di piccole dimensioni che vedono in media 2,1 impiegati e che negli ultimi 10 anni hanno conosciuto uno sviluppo costante. Superano invece quota 100mila le attività di parrucchieri e barbieri, che rappresentano oltre la metà dei servizi alla persona e un fatturato annuo oltre i 7,3 miliardi di euro.