"processo internazionale"

Meloni: "Cpi e Gaza, la sinistra non ci batte in patria e ricorre ai giudici stranieri"

Alleanza Verdi e Sinistra hanno annunciato di inviare una denuncia alla Corte penale internazionale contro il governo per "complicità nei crimini internazionali commessi a Gaza"

07 Ago 2025 - 12:11
 © Tgcom24

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Il premier Giorgia Meloni replica all'annuncio di Avs di denunciare il governo alla Corte penale internazionale per Gaza. "La sinistra, non riuscendo a batterci in patria, cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell'immagine dell'Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla. La terza - scrive su Facebook il presidente del Consiglio - è che ormai hanno un'unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno". 

"Questi esponenti della sinistra, come Bonelli, Fratoianni e compagnia, vorrebbero segnalare il governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l'Italia. Ora - sottolinea Meloni - puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra".

La denuncia

Alleanza Verdi e Sinistra mercoledì hanno infatti annunciato di inviare una denuncia all'ufficio della procura della Cpi, la Corte penale internazionale, contro il governo italiano per "complicità nei crimini internazionali commessi a Gaza". Così in una conferenza stampa alla Camera i deputati di Avs, Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi, e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. Con loro c'era Triestino Mariniello, docente di Diritto penale internazionale alla John Moores University di Liverpool, già nel team legale delle vittime di Gaza di fronte alla Corte penale internazionale.

"Trasferimento di armi a Israele agevola crimini internazionali"

  Alla base della denuncia c'è "la prosecuzione del trasferimento di armi e materiali a Israele - ha spiegato Mariniello - in un contesto di violazione del diritto internazionale da parte di Israele. I singoli membri del governo, responsabili delle decisioni di continuare a trasferire le armi, potrebbero essere ritenuti penalmente responsabili, se si dimostra che erano consapevoli che la loro attività ha agevolato crimini internazionali".

"Non perdiamo di vista il punto della questione - ha spiegato Bonelli - la pulizia etnica a Gaza. È un genocidio. Non vogliamo che il nostro Paese sia complice. Per questo abbiamo deciso di segnalare alla Cpi il governo per una sua responsabilità. Il sistema bellico israeliano è più efficiente nell'annientare anche grazie all'accordo militare dell'Italia con Israele. Con questa iniziativa vogliamo portare il governo di fronte a una responsabilità". 

Fratoianni: "Violato il diritto internazionale"

 "La ragione di fondo è rimettere al centro il diritto internazionale - ha concluso Fratoianni - Quello che sta accadendo, il più terribile genocidio degli ultimi decenni che si consuma sotto gli occhi di tutti, rappresenta la più grande, sistematica e continua violazione del diritto internazionale. Oltre all'orrore infinito per le vittime, rappresenta questo: la messa in mora sistematica del diritto internazionale". 

Anm: "Non esiste alcun disegno contro il governo"

  Sulle polemiche nate, poi, per la vicenda Almasri e sui centri per migranti in Albania, negli ultimi giorni non sono mancate frizioni tra magistrati ed esecutivo. "I magistrati non fanno politica, fanno il loro mestiere ogni giorno nonostante insulti, intimidazioni e una campagna costante di delegittimazione che danneggia i fondamenti stessi del nostro Stato democratico. 'La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge'. Lo afferma l'articolo 101 della nostra Costituzione, che è un architrave della nostra democrazia", spiega la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati in una nota. 

"La magistratura italiana continuerà a svolgere il proprio compito con profondo rispetto del mandato costituzionale. Non esiste alcun disegno avverso all'esecutivo, affermarlo significa non comprendere il funzionamento della separazione dei poteri dello Stato", conclude l'Anm. 

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