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M5s non voterà il dl Aiuti in Senato, Conte: "Unici a incalzare il governo"

"Non possiamo che agire con coerenza e linearità. Siamo pronti al dialogo e a sostenere il governo, ma no a cambiali in bianco"

Il Movimento 5 Stelle lascerà l'Aula del Senato al momento del voto di fiducia sul dl Aiuti.

Lo ha confermato il presidente Giuseppe Conte durante l'assemblea congiunta dei parlamentari al termine della riunione del Consiglio nazionale dei Cinquestelle che si è tenuta nella sede di Campo Marzio, a Roma. "Non possiamo che agire con coerenza e linearità", ha spiegato Conte. "Siamo gli unici a incalzare il governo sulle emergenze".

 

Il verdetto arriva dopo lunghe ore di confronto. Si parte con una riunione del Consiglio nazionale al via alle 9, andata avanti per diverse ore, poi interrotta dalla telefonata con il premier Mario Draghi e, quindi, ripresa intorno alle 19:30 con un nuovo confronto nella sede di Campo Marzio, a Roma. Poi alla Camera la congiunta dei parlamentari. Qui, in diretta streaming, Conte sottolinea che "il M5s è l'unica forza politica che si sta interrogando su questa crisi con grande serietà, anche con soluzioni da vari mesi. L'unica forza che sta incalzando il governo sulle emergenze, l'unica forza che non ha paura di calibrare la propria azione politica in funzione della concreta realtà che il Paese sta vivendo".

 

 

"Non siamo disponibili a dare una cambiale in bianco" - Giovedì in Senato "non possiamo che agire con coerenza e linearità, i cittadini non comprenderebbero una soluzione diversa", spiega l'ex premier. "Sin da quando il provvedimento è stato portato in Cdm abbiamo spiegato le nostre ragioni contrarie in particolare rispetto alla famosa norma" sul termovalorizzatore di Roma. "Con le medesime lineari, coerenti motivazioni" di quanto fatto alla Camera, anche al Senato "non parteciperemo al voto". "Siamo assolutamente disponibili a dialogare e dare un nostro contributo costruttivo a questo governo e al premier Draghi, non siamo però disponibili, non per arroganza ma per sensibilità verso famiglie e imprese, a dare una cambiale in bianco".

 

"Disponibilità da Draghi positiva, ma servono misure concrete" - Sulla telefonata con Draghi, Conte ha riferito di aver registrato "disponibilità del presidente a venirci incontro su tutti i punti. Però è evidente che la fase che stiamo affrontando non può accontentarsi di impegni, occorrono concrete misure". Poi la replica a chi ha definito irresponsabili i Cinquestelle: "Invito tutte le forze politiche a maneggiare con cura il concetto di responsabilità: chi si straccia le vesti e lancia strali, attribuendo giudizi di responsabilità a destra e a manca deve guardare nel suo cortile e deve interrogarsi se sono stati loro responsabili di questa situazione".

 

 

Il ministro D'Incà: "Non condivido la scelta" - La decisione sul voto in Senato non è stata unanime. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, durante l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s, ha chiarito di non condividere la scelta del Movimento. "Rischiamo di regalare il Paese al centrodestra - ha detto -, di mettere in difficoltà la coalizione progressista ed essere accusati di mettere a rischio il Pnrr".

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