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Governo, Draghi cerca mediazione con Conte per evitare la crisi: strada in salita | L'ex premier: "Aspetto rapide risposte"

Asse con il Colle. Il decreto aiuti approderà nell'aula del Senato giovedì mattina, lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Dopo lo strappo alla Camera, al Senato si giocherà la partita più importante: se i pentastellati non dovessero votare il decreto aiuti, con annessa fiducia, la sorte dell'esecutivo potrebbe essere segnata. 

A un passo dalla crisi: le prossime 48 ore saranno decisive.

Dopo lo strappo dei Cinquestelle alla Camera, giovedì al Senato si giocherà la partita più importante: se i pentastellati non dovessero votare il decreto aiuti, con annessa fiducia, la sorte del governo potrebbe essere segnata. Il premier, nel tardo pomeriggio di lunedì, è salito al Colle per fare il punto con il capo dello Stato

L'intesa con il Colle - L'asse Draghi-Mattarella è più solido che mai. Al centro del colloquio, le prospettive innescate dalla posizione di Conte, che continua ad alzare la tensione nella maggioranza con il rischio, concreto, di imboccare una strada senza ritorno, aprendo una crisi di governo. Di certo i due presidenti concorderanno ogni mossa.

La "tempesta perfetta" - Il premier lavora a una mediazione nel tentativo di sanare la frattura, ma la strada è in salita. Conte aspetta un segnale da Draghi, che punta su un patto sociale, ma non è certo disposto a cedere terreno. Anzi, alcune indiscrezioni parlano di una forte irritazione da parte di Palazzo Chigi. "Ne ho le tasche piene", si sarebbe sfogato il premier, che pure non intende arrendersi. C'è da varare la finanziaria per evitare che il Paese debba affrontare l'esercizio provvisorio, gli impegni con l'Europa legati ai fondi del Pnrr, la guerra in Ucraina. La "tempesta perfetta", avvertono fonti del Pd impegnate a scongiurare la crisi, in allarme per le possibili conseguenze. 

Dl Aiuti, giovedì in aula al Senato - Il decreto aiuti approderà nell'aula del Senato giovedì mattina. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Il governo ha preannunciato che sarà posta la questione di fiducia che sara votata nella stessa giornata.

 

Il leader dei pentastellati insiste - "Contiamo come Movimento 5 Stelle di ricevere delle pronte risposte, quindi adesso ci aggiorneremo prima possibile". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, riferendosi al documento di 9 punti presentato settimana scorsa al premier Mario Draghi. Intercettato da Fanpage all'uscita del supermercato di fronte alla sua abitazione a Roma, alla domanda su come si comporterà il Movimento in Senato sulla questione di fiducia per il dl aiuti, l'ex premier ha preferito glissare: "Sono venuto a controllare il caro prezzi di persona", ha sorriso mostrando le buste della spesa.

Il monito di Berlusconi - Intanto ieri era entrato in campo Silvio Berlusconi, che aveva chiesto una verifica di maggioranza per sottrarsi a quella che aveva definito una "logica politica ricattatoria". Come aveva sottolineato il leader di Forza Italia, "il premier non può essere ostaggio di un partito che non è più neanche un partito".

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