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Legge di Bilancio, Meloni: "L'Italia ha bisogno di figli, lavoro e natalità devono camminare insieme"

Il presidente del Consiglio: "Dall'altra parte viviamo in una società nella quale è difficile cavarsela con le famiglie monoreddito"

Legge di Bilancio, Meloni: "L'Italia ha bisogno di figli, lavoro e natalità devono camminare insieme" - foto 1
Ansa

Secondo Giorgia Meloni, sul tema della Legge di Bilancio è fondamentale "collegare tutti gli incentivi proprio al tema del lavoro delle donne".

"Viviamo in una nazione nella quale da una parte abbiamo bisogno di figli. È anche un tema economico, ne abbiamo discusso tante volte e quindi non torno sui dati abbastanza drammatici con i quali ci confrontiamo", ha affermato il presidente del Consiglio. E ha aggiunto: "In questa Manovra, siamo assolutamente convinti che il tema della natalità debba rimanere uno dei temi centrali. Il lavoro è un altro dei temi centrali e le due cose devono poter camminare insieme".

 

 

"Dall'altra parte viviamo in una società nella quale è difficile cavarsela con le famiglie monoreddito", ha sottolineato la leader di Fratelli d'Italia in un'intervista con il direttore del Corriere, Luciano Fontana, per il Tempo delle Donne 2023.

 

 

Il tema della natalità

 "Mi pare che fossero piuttosto altri a dire che quando si voleva incentivare la natalità, in buona sostanza, si intendesse quasi combattere la possibilità per le donne di avere un lavoro", ha proseguito Meloni. "Credo che una società giusta è una società che non ti impone di fare questa scelta e che, se ti trovi a fare questa scelta, a dover rinunciare a dei figli perché vuoi un lavoro non sei libero. Questa è la ragione per la quale se lei guarda i primi provvedimenti di questo governo, i provvedimenti che noi abbiamo concentrato sul tema della natalità sono legati prevalentemente al lavoro. Penso al tema del congedo parentale che abbiamo esteso nella scorsa Manovra. E penso al tema che quando abbiamo esteso il beneficio marginale, cioè il fringe benefit, l'una tantum che il datore di lavoro può riconoscere, aggiuntivo, al lavoratore, che viene totalmente detassato. Noi lo abbiamo legato prioritariamente ai lavoratori che avevano figli. E questo è stato oggetto di polemica, cioè si diceva che fosse una discriminazione".

 

 

Lavoro e donne

 Il centro del discorso della premier "è proprio lavorare per costruire una società nella quale ci sia un forte legame tra il lavoro femminile e la possibilità di mettere al mondo dei figli. Differentemente da quello che ci è stato raccontato per diversi anni, perché è un tema sul quale mi sono spesso scontrata anche con alcuni di quelli che oggi sono all'opposizione". "Ritengo che una donna possa e debba essere messa nella condizione di avere il massimo della carriera possibile, come tante donne fanno, senza per questo dover fare delle rinunce", ha ribadito con convinzione l'inquilina di Palazzo Chigi.

 

"Io voglio le donne un passo indietro? Non mi sembra"

 "Vengo accusata di essere una donna che vuole tenere le donne ai margini della società", ha aggiunto ancora la Meloni. "Ricordo ancora di essere stata accusata, nel giorno in cui in Parlamento chiedevo la fiducia come prima donna presidente del Consiglio italiano, di volere le donne un passo dietro agli uomini. Con tutto il rispetto, non mi sembra che nella mia vita ho dimostrato di volere le donne un passo dietro agli uomini. Quindi bisogna capire a che cosa ci si riferisce. Perché si dice di me che io vorrei le donne un passo dietro gli uomini? Perché io sono una persona che difende il valore della famiglia e difende il valore e la necessità di incentivare la natalità".

 

"Sono sempre insoddisfatta, proverò a fare ancora di più"

 "Essendo sempre insoddisfatta di aver cercato di fare del mio meglio: il che vuol dire che proverò a fare ancora di più", ha poi dichiarato Giorgia Meloni. "Sono ancora esattamente la stessa persona, e questo vuol dire anche che non sono mai soddisfatta abbastanza di quello che faccio. E da lì mi accorgo che sono sempre io. E forse, per quanto riguarda la mia vita personale, questo è sicuramente il mio punto di maggiore debolezza. Ma per quello che riguarda il mio ruolo pubblico, cioè i miei doveri, è sicuramente il mio punto di maggiore forza. Devo fare sempre di più, è stata sempre la mia benzina. E continuerò, come ho fatto in questo anno, a non risparmiarmi nonostante i problemi si moltiplichino, nonostante delle volte ti sembri un po' di svuotare il mare con un cucchiaino".

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