lo show è in programma il 27 luglio

Gergiev alla Reggia di Caserta, il direttore d'orchestra filo-Putin torna a esibirsi in Italia: è polemica

L'eurodeputata Pd Picierno chiede alla Regione Campania di annullare il concerto. I Radicali pronti alla contestazione. La Commissione europea: "Non dare spazio ad artisti che sostengono la guerra in Ucraina"

11 Lug 2025 - 13:47
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Si accende lo scontro politico sull'annunciata presenza del direttore d'orchestra russo Valery Gergiev il 27 luglio alla rassegna "Un'Estate da Re" alla Reggia di Caserta, programmata e f iniziata dalla Regione Campania. Ad alzare gli scudi è stata la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, che con un post su X ha chiesto al governatore Vincenzo De Luca "di intervenire per modificare il cartellone ed evitare che i soldi dei contribuenti finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale", definendo Gergiev un "fiancheggiatore del Cremlino".

La premio Nobel Matvijcuk contro lo show dell'artista putiniano

 La premio Nobel per la Pace ucraina Oleksandra Matvijcuk si è mossa al fianco dell'eurodeputata Pd Picierno nella sua battaglia contro l'esibizione del direttore d'orchestra russo putiniano Valerij Gergiev a Caserta. "Grazie per la tua posizione morale, cara Pina Picierno! Non è neutralità. È ipocrisia", ha commentato l'attivista ucraina su X. "Anche dopo tre anni e mezzo di guerra, alcuni non riescono ancora a comprendere che sostenere il regime di Putin, anche attraverso iniziative culturali come questa, serve a legittimare il suo abominevole imperialismo e rappresenta una seria preoccupazione", ha aggiunto.

La posizione della Commissione europea

 Sul tema è intervenuta anche la Commissione europea. Una portavoce dell'esecutivo Ue ha chiarito che il commissario Ue per la Cultura, Glenn Micallef, "ha ribadito più volte che i palcoscenici europei non dovrebbero dare spazio agli artisti che sostengono la guerra di aggressione in Ucraina. Esortiamo inoltre le organizzazioni culturali a lavorare con artisti che sostengono i valori democratici".

Europa Radicale: "De Luca annulli il concerto"

 Europa Radicale ha annunciato di aver acquistato i biglietti del concerto di Gergiev "per contestare da dentro questa infamia filo-putiniana". "De Luca - si legge in una nota - deve annullare il concerto, altrimenti sarà come un insulto ai morti civili ucraini. Ospitare Gergiev, che era d'accordo con l'invasione della Crimea nel 2014 e non ha mai condannato l'invasione dell'Ucraina, è un atto di irresponsabilità istituzionale. Gergiev è stato 'bandito' in Occidente dal 24 febbraio 2022 non perché è un artista, ma perché è un uomo di potere legato alla leadership russa e al suo progetto imperialista. New York Times e Bbc hanno parlato del ritorno in Italia, e in Occidente, di Gergiev. L'Italia non si dimostri, ancora una volta, il ventre molle che apre le sue porte al putinismo".

Italia Viva: "L'arte e la cultura non vanno censurate"

 In senso opposto si è espresso invece Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia Viva: "Leggo che la mia amica Pina Picerno ha chiesto che sia impedito a Valery Gergiev, direttore d'orchestra russo, di esibirsi a Caserta a causa delle sue posizioni di appoggio a Vladimir Putin - ha scritto Scalfarotto su X -. Come sai sono totalmente dalla parte dell'Ucraina e penso tutto il male possibile di Putin e del suo regime, ma su questo non ti seguo, cara Pina. Se pensiamo di combattere questa battaglia censurando l'arte, la cultura e la musica rischiamo di assomigliare noi stessi pericolosamente a quelli che vogliamo giustamente combattere".

FdI: "Gergiev è semplicemente un grande artista"

 Da FdI il vicecapogruppo alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha stigmatizzato il tentativo di "censura" ai danni di "un grande direttore d'orchestra come Valéry Gergiev. Trovo questa cosa inconcepibile. Assurda. Gergiev è semplicemente un grande artista. Se i russi devono pagare per gli errori del loro presidente allora facciamo una sorta di genocidio culturale. Probabilmente l'on. Picierno oggi vieterebbe a Dostoevskij, se fosse vivo, di venire in Italia".

L'ultima esibizione di Gergiev in Italia

 L'ultima esibizione di Gergiev in Italia risale al 23 febbraio 2022, a poche ore dall'invasione russa dell'Ucraina. Poi il maestro fu "allontanato" dalla direzione dell'orchestra della Scala per non aver preso le distanze da Putin, come gli aveva chiesto il sindaco Giuseppe Sala. Uno stop arrivato poi anche da altre importanti istituzioni culturali, dalla Carnegie Hall ai Wiener Philharmoniker, alla Filarmonica di Monaco. Ora è in cartellone a "Un'Estate da Re", con l'Orchestra filarmonica del Teatro G. Verdi di Salerno e i solisti dell'Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo: in programma, l'esecuzione de l'Ouverture di Verdi, la Sinfonia n.5 in Mi minore Op. 64 di Cajkovskij, Bolero di Maurice Ravel.

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