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Un gruppo di manifestanti ha bloccato il passaggio al primo cittadino Piero Bitetti, gridando "assassini, assassini". Bitetti è dovuto rientrare nel Municipio per motivi di sicurezza.
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Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, a capo di una coalizione di centrosinistra, ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato duramente contestato da cittadini e associazioni ambientaliste dopo un confronto sulla vicenda ex Ilva con rappresentanti di comitati e movimenti. Nella lettera di dimissioni, depositata all'Ufficio Protocollo, il primo cittadino denuncia una condizione di "inagibilità politica", situazione che si è venuta a determinare anche dopo atteggiamenti ritenuti minacciosi da parte di alcuni attivisti.
All'uscita dal confronto, che anticipava il Consiglio comunale monotematico del 30 luglio sull'accordo di decarbonizzazione proposto dal governo, un gruppo di manifestanti ha bloccato il passaggio al sindaco, gridando "assassini, assassini". Bitetti è dovuto rientrare nel Municipio per motivi di sicurezza.
"Abbiate rispetto delle nostre lacune - ha spiegato durante l'incontro -. Stiamo prendendo appunti per capire ogni aspetto di questa vertenza così complessa". Il primo cittadino aveva dato disponibilità a incontrare altri rappresentanti delle associazioni. "Siamo qui - ha ricordato - per difendere il territorio. Io non ho passato una sola notte dal 17 giugno, giorno della mia proclamazione, senza pensare all'ex Ilva. La prima bozza di accordo ci è stata inviata il 18 giugno con richiesta di approvazione in 48 ore. Abbiamo detto che i 13 anni di transizione proposti sono troppi. Serve una direzione più rispettosa".
Toni durissimi da parte delle associazioni. "Difendere il diritto alla vita", hanno chiesto in coro. La pediatra Annamaria Moschetti (Associazione culturale Pediatri e Peacelink) ha ricordato che "ci sono dati inconfutabili: +50% di disturbi dello spettro autistico rispetto alla provincia. Il principio di precauzione impone di fermare l'esposizione, senza attendere l'ultimo studio scientifico".
La scelta di Bitetti arriva a poche ore da due appuntamenti decisivi: il Consiglio comunale monotematico del 30 luglio e il vertice al Mimit del 31. La sua assenza rischia ora di lasciare un vuoto istituzionale in un passaggio cruciale per il futuro della città. Come previsto dalla legge, il sindaco ha ora 20 giorni di tempo per confermare o ritirare le dimissioni.