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Draghi: "Avanti senza dividerci, il governo andrà fino in fondo | La pace vale qualche piccolo sacrificio"

Il premier assicura che "abbiamo gas negli stoccaggi e ne avremo presto da altri fornitori. La mia telefonata con Putin? Ho provato a dirgli di fermarsi. Ma comincio a pensare che parlargli sia inutile"

"In un momento pieno di incertezze, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne, questo governo di unità nazionale continua a voler governare.

Abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto insieme". Lo dice il premier Mario Draghi in un'intervista al Corriere della Sera, nella quale assicura che l'esecutivo "va avanti fino in fondo" se riuscirà a fare le cose "che servono al Paese". Draghi afferma di "non essere stanco", nega di avere intenzione di mollare e conferma che il governo reggerà in aula sulla riforma del Fisco e sulla giustizia, temi su cui la maggioranza sembra essere spaccata.

 

Draghi e la telefonata con Putin - Il tema principale dell'intervista è uno: la guerra in Ucraina. E Draghi torna sui contenuti della sua telefonata con Putin di pochi giorni fa. "Gli ho detto che lo chiamavo per parlare di pace - dice -. Gli ho chiesto 'quando vi vedete con Zelensky? Solo voi due potete sciogliere i nodi'. Mi ha risposto: 'I tempi non sono maturi'. Ho insistito: 'Decidete un cessate il fuoco'. Ancora 'No: i tempi non sono maturi'. Dopo di che mi ha spiegato tutto sul pagamento del gas in rubli, che allora non era ancora stato introdotto. Ci siamo salutati con l'impegno di risentirci entro pochi giorni". 

 

 

La guerra e la diplomazia inutile - Poco dopo quel colloquio ci sono state le terribili notizie degli orrori di Bucha. "Comincio a pensare - dice amareggiato - che abbiano ragione coloro che dicono: è inutile che gli parliate, si perde solo tempo. Io ho sempre difeso Macron e continuo a sostenere che come presidente di turno dell'Ue faccia bene a tentare ogni possibile strada di dialogo. Ma ho l'impressione che l'orrore della guerra con le sue carneficine, con quello che hanno fatto ai bambini e alle donne, sia completamente indipendente dalle parole e dalle telefonate che si fanno". 

 

"Sacrifici contenuti" - Sulle sanzioni e sui sacrifici che comporteranno per gli italiani, riprendendo la sua frase sul dilemma tra pace e condizionatori, spiega: "Con quelle parole volevo mandare due messaggi che ritengo importanti. Il primo, più fattuale: il sacrificio, in questo caso, è contenuto, pari a qualche grado di temperatura in più o in meno. La pace è il valore più importante, indipendentemente dal sacrificio, ma in questo caso il sacrificio è anche piccolo". 

 

 

Gas russo e rinnovabili - Draghi assicura che "il governo ha già approvato norme per sbloccare gli investimenti nelle energie rinnovabili" per togliere tutti i veti in questa direzione e promette che il governo farà di tutto per proteggere imprese e cittadini dai rincari delle bollette. E sull'inverno prossimo: "Siamo ben posizionati. Abbiamo gas negli stoccaggi e avremo nuovo gas da altri fornitori. Se anche dovessero essere prese misure di contenimento sarebbero miti. Stiamo parlando di una riduzione di 1-2 gradi del riscaldamento e variazioni analoghe per i condizionatori". 

 

Covid e successi anti-pandemia - Poi ricorda la seconda grande emergenza, il Covid. Che siamo verso la via d'uscita "lo dicono i numeri - chiarisce -. La campagna di vaccinazione è stata un grande successo: 150mila decessi evitati. Se ci dovesse essere un nuovo peggioramento, siamo molto più preparati che in passato". 

 

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