Riprende in mano la sua carriera di attrice con il film "Oi vita mia" di Pio e Amedeo: racconta come ha vissuto la maternità e il segreto del suo equilibrio tra una vita professionale eclettica e la famiglia
di Francesca Fiorucci© Ufficio stampa
Cristina Marino è tante cose tutte insieme. E' attrice, influencer, modella, esperta di fitness e imprenditrice. E' moglie di Luca Argentero, ed è mamma di Nina Speranza e Noè Roberto. Proprio per dedicarsi ai suoi bimbi, ha raccontato a TgCom24, aveva deciso di lasciare temporaneamente in stand by la recitazione qualche anno fa. Una scelta necessaria, per potersi dedicare ai bambini nel modo in cui desiderava. Ora che sono cresciuti, per lei è arrivato il momento di tornare sul set. Lo ha fatto insieme a Pio e Amedeo, interpretando il ruolo di Francesca nel film "Oi vita mia", al cinema dal 27 novembre.
Come hai capito che era arrivato il momento giusto per tornare a recitare?
© Ufficio stampa
Per me i bimbi, e questo è anche un fatto culturale e di educazione, stanno bene con le mamme. Senza giudizio nei confronti di nessuna, io però ho la necessità di farle io le cose, specialmente quando sono così piccoli. Adesso Nina ha cinque anni e Noè ne fa 3 a febbraio: è normale che senta che se li lascio da soli una giornata intera, perché sono via per lavoro, non succede nulla. Durante le gravidanze, specialmente quella di Nina che è nata durante il lockdown, ho avuto la possibilità di lavorare da casa grazie ai social e a BeFancyfit e questo mi ha permesso di vivere il non fare l'attrice in maniera serena e appagata. Ho capito che era il momento di ricominciare perché i miei figli sono un po' più grandi e mi sono arrivate delle opportunità carine e gestibili. Mi era capitata una grande opportunità quando avevo scoperto di essere incinta da pochi giorni. Non ho potuto farlo e mi è dispiaciuto moltissimo. Sei mesi fa ho capito che poteva essere il momento di tornare. Sono andata a Roma, mi sono rimessa in moto.
Come ti sei organizzata per gestire gli impegni da mamma e la vita sul set?
Non è un lavoro tanto compatibile con il modo in cui voglio fare la mamma. A maggior ragione se il tuo compagno fa lo stesso lavoro. In questo momento io e Luca siamo entrambi su un set e, lo dico sinceramente, questo non è proprio un lavoro pensato per le madri. Il set è impegnativo. Esco di casa che ancora i bimbi dormono, torno a casa alle 18, cena, nanna, tu ti metti a studiare… La gestione familiare non è come quella di un lavoro più ordinario.
I bambini li hai mai portati con te? Dimostrano curiosità per questo mondo?
I bambini sono perennemente con noi. Sono bravissimi, hanno capito questo tipo di lavoro, sanno bene cosa sia la finzione. Una volta però li ho portati sul set dimenticandomi che Luca interpretava una scena in cui non stava bene e hanno fatto fatica, è una cosa che hanno patito. Nina è molto curiosa fa tante domande - mi chiede: "ma perché tutti conoscono papà?" - e ha capito perfettamente. Noè è più piccolo, per lui è più complicato.
Quali sono i valori che cerchi di trasmettere loro e cosa sogni per il futuro?
La cosa più importante è l'amore. Se c'è amore, serenità e libertà, qualunque cosa decideranno non sarà un problema. Sono dei bimbi molto sicuri, aperti, non sono timidi e intimoriti, e questo è dettato dal fatto che non hanno paura. Sono aperti con le persone, non si tirano indietro. L'unica cosa che da tutta questa sicurezza è l'amore, e loro sono molto amati.
Spesso il ruolo della donna e della madre, in generale, è oggetto di commenti non richiesti. Tu hai avvertito una pressione in questo senso? Pensi che in qualche modo ti abbiano condizionato?
Si è tanto prevenuti a riguardo. Sono modi di dare consigli, personalmente penso che se una è sicura di quello che sta facendo non lo vive come giudizio. Se tua madre o una tua amica ti dice qualcosa, sono cose dette con amore. Se tu sei sicura di fare la cosa giusta non ti lasci condizionare. Le mamme fragili vivono tutto come un giudizio, ma siamo noi per prime che dovremmo sentirci meno giudicate.
Mi riferivo più che altro al giudizio delle persone esterne alla famiglia, che può arrivare magari tramite social. Mi ricordo alcune volte in cui hai risposto in maniera piuttosto diretta...
Sui social non mi tange. I commenti sui social li lascio stare. La cosa che ho capito abbastanza subito e che poi mi ha lasciato serena: la metà sono profili nati appositamente per commentare la gente in malo modo. La gente si sveglia e crea un profilo per commentare male. Tanto avranno sempre qualcosa da dire. Possono fare come vogliono, io non mi lascio influenzare.
Sei attrice, imprenditrice, modella, influencer, esperta di fitness… c'è un ruolo che consideri prioritario sugli altri?
© Ufficio stampa
Sulla carta di identità c'è scritto "libera professionista". Fare tante cose è quello che mi contraddistingue di più. Non ho mai avuto paura di non fare altro, è giusto fare quello che ti va quando ti va. Se dovessero chiudere Instagram, per assurdo, avrei comunque altre attività. Da ragazzina facevo la commessa, era un bel lavoro, pagata bene, viaggiavo… Ma mi hanno proposto un film e sono tornata a casa e ho detto a mio papà: "Mi licenzio". Mi piace fare tante cose. Di BeFancyfit mi piace che le persone si fidano di me, che le posso aiutare a migliorarsi. Poi siamo un team, ho delle dipendenti e sento la responsabilità. I social, attualmente sono l'impegno principale, mi permettono di lavorare da casa, di gestire il tempo che è fondamentale. E poi fare l'attrice è bellissimo… Ma non c'è una sola cosa che mi contraddistingue… Sono tutto questo e tutto insieme.
Sei sposata con Luca Argentero, un attore trai i più amati in Italia. E' un ruolo impegnativo? Ti sei mai sentita trattata con superficialità solo "come moglie di"?
Penso che un carattere meno forte del mio non vivrebbe bene con Luca Argentero. Io personalmente nasco con una personalità importante, e quindi mi lusinga. E' impossibile che io smetterò mai nella vita di essere considerata la moglie di Luca. Potrei anche vincere un David e sarei la moglie di Luca. Ma ho fatto pace con questa cosa, e mi va bene così. Ho fatto un'intervista per una rivista sull'imprenditoria femminile senza menzionare mai Luca. Il giorno dopo il titolo era "Non sono solo la moglie di Argentero". E' così e sarà sempre così. Con i miei amici scherzo spesso e dico: "Se rinasco, voglio essere il marito di Cristina Marino".
Oltre che marito e moglie siete anche colleghi: vi date consigli riguardanti il lavoro, vi confrontate?
Per noi non esistono decisioni individuali. Tutte le decisioni sono prese di comune accordo, le sceneggiature le leggiamo insieme. Non esiste una sceneggiatura arrivata a lui che io non abbia letto. Si fida molto e mi fa molto piacere. E' indipendente ma condivide, parliamo molto e cerco di dare risposte neutrali per non condizionarlo troppo. Ma le decisioni vengono sempre prese in famiglia. Ci confrontiamo tanto ed è molto piacevole l'idea di contribuire a una crescita e un lavoro. Credo che se uno sta bene a casa poi prende decisioni più leggere.
Di recente sei tornata al cinema con Pio e Amedeo nel loro film. Ci racconti chi è il personaggio che interpreti?
Francesca è la moglie di Pio che rappresenta la situazione di una coppia classica. Il classico cliché della coppia in crisi. Lei è esausta di questa mentalità chiusa: lui c'è poco e vuole fare una famiglia e avere un figlio, con la donna che sta a casa mentre lui lavora. Tra l'altro nemmeno ben retribuito. Lei alla fine si innamora dell'istruttore di padel e lo lascia. Dopo un po' lei però si pente e cerca di riconquistarlo, ma alla fine lui tira fuori la virilità e non accetta. E lei resterà da sola.
Un personaggio e una situazione che appaiono molto distanti da te. Cosa ci hai messo di tuo, in cosa ti somiglia?
La schiettezza. Lei lo lascia mentre si sta allenando, per esempio. Nella brutalità della comunicazione, ci somigliamo. Francesca è una donna indipendente che ha il coraggio di lasciare il marito quando capisce che le cose non vanno bene per lei. In questo non siamo poi così diverse.
Come sono stati Pio e Amedeo come compagni di lavoro?
E' faticoso stare con loro (ride). Non sono facili, ma esilaranti. Hanno tempi comici anche nella vita che sono la loro forza. E' capitato di fare delle cene insieme ed è stato molto divertente. Per essere un gran comico devi essere intelligente e avere sensibilità, e loro ce l'hanno. Hanno l'istinto della comicità. La loro forza è la verità, e se sei vero arrivi.
Questo vale anche per te…
Sì infatti, anche per me.