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Usa: invasione in 48 ore, le truppe russe verso l'Ucraina | Zelensky: quasi 200mila soldati al confine

Separatisti: "Attacco Kiev su Luhansk". Cnn: in Ucraina chiusi alcuni aeroporti. Nuova riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu

L'invasione su larga scala da parte della Russia potrebbe partire "entro 48 ore" e l'Ucraina si prepara mobilitando i riservisti.

Di fronte alla nuova allerta dell'intelligence americana, Kiev ha richiamato in servizio con urgenza i militari in congedo tra i 18 e i 60 anni. E il Parlamento ha decretato lo stato d'emergenza. Il leader ucraino Zelensky: quasi 200mila soldati al confine. I separatisti accusano: "Attacco di Kiev su Luhansk".


"È arrivato il momento di reagire, di reagire con forza perché il destino dell'Europa si decide sul campo in Ucraina", ha tuonato il presidente Zelensky, rilanciando le ambizioni di adesione all'Ue e alla Nato. Su questo punto la Russia non arretra, definendo gli interessi e la sicurezza della Russia "non negoziabili", pur dicendosi ancora "aperto al dialogo" e disposto a discutere "soluzioni diplomatiche" alla crisi.

 

 

Cnn: in Ucraina chiusi alcuni aeroporti

 Ma nella notte alcuni aeroporti dell'Ucraina sono stati chiusi. Lo riporta Cnn. Sono gli scali internazionali di Kharkiv e di Dnipro. Le chiusure per i timori di un attacco su ampia scala da parte della Russia.

 

Separatisti: "Attacco Kiev su Luhansk"

I separatisti del Donbass hanno reso noto che "le forze ucraine stanno tentando di sfondare le linee difensive della Repubblica di Luhansk". Lo riferiscono i media vicini ai filorussi.

 


Blinken: da Russia ultimi ritocchi piena invasione Ucraina La Russia sta dando i "ritocchi finali" alle sue forze per un'invasione piena dell'Ucraina, ha affermato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'intervista a Abc. "Quello che abbiamo visto nelle ultime 24-48 ore è che la Russia sta dando i ritocchi finali alle sue forze" dispiegate intorno "ai confini dell'Ucraina, dal nord all'est e al sud".
 

Riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu

Nella notte, ora italiana, si terrà una nuova riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Ucraina, un segnale che la situazione sta sempre più precipitando. Lo fanno sapere fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. 

 

Soldati Usa da base Vicenza in Lettonia

 In Lettonia il Pentagono ha deciso l'invio questa settimana di 800 soldati della 173a brigata aviotrasportata Usaf di stanza a Vicenza. Sul fianco est dell'Alleanza sono attesi anche otto F-35 e 20 elicotteri d'attacco Apache dalla Germania, mentre 12 elicotteri dello stesso tipo saranno spostati dalla Grecia in Polonia. Secondo l'intelligence Usa, le forze di "peacekeeping" inviate da Mosca nel Donbass ammonterebbero al momento a uno o due battaglioni tattici da circa 800 uomini ciascuno.

 

Ucraina, Russia e Nato: le forze in campo

Più di centomila soldati russi alle porte dell'Ucraina, migliaia di truppe americane inviate nelle ultime settimane in Polonia e Romania. E poi i movimenti in mare, con la maxi-esercitazione militare lanciata da Mosca nel Mar Nero, muovendo 30 navi da Sebastopoli e Novorossijsk per "difendere la costa della penisola di Crimea, le basi del Mar Nero e il settore economico del Paese da possibili minacce militari"; mentre da dicembre la portaerei americana Harry Truman è impegnata in manovre nel Mediterraneo, che nell'ultima settimana si sono spostate nell'Adriatico per esercitazioni congiunte con gli Alleati.

 

Nella crisi ucraina, le forze in campo hanno le dimensioni da conflitto su vasta scala, potenzialmente devastante.  L'escalation iniziata con Mosca che per mesi ha ammassato le sue forze sul fianco orientale della Nato dichiarando di voler proteggere i suoi confini, da ultimo con le manovre militari in Bielorussia, ha spinto Washington a rispondere con l'invio di massicci rinforzi in Europa.

 

Altri tremila soldati americani sono arrivati in Polonia, dove dall'inizio della crisi erano già stati inviate 1.700 truppe della brigata da combattimento di fanteria dell'82/ma divisione aviotrasportata. In Romania è stato invece trasferito uno squadrone dalla Germania. Decisioni che mirano a rafforzare la difesa - e la deterrenza - nei due Paesi Nato con i confini più lunghi con l'Ucraina. Un dispiegamento in cui vanno considerati anche gli 8.500 soldati messi in stato di "allerta elevata" a fine gennaio per essere schierati in Europa, se necessario.

 

Proprio dal cuore dell'area di crisi, però, il Pentagono ha deciso di ritirare "per prudenza" 160 soldati americani della Guardia nazionale della Florida che erano impegnati nell'addestramento dei colleghi ucraini, quasi tutte quelli ancora nel Paese. Se l'esercito di Kiev conta oltre 200mila soldati e 900mila riservisti, e si è rafforzato dal conflitto del 2014, ricevendo da allora 2,5 miliardi in aiuti militari americani e triplicando il suo budget nell'ultimo decennio, il confronto con le forze di Mosca rimane impari.

 

Di certo, però, gli armamenti della Nato ne hanno rafforzato la capacità di resistenza, anche grazie a strumenti all'avanguardia come i droni da combattimento turchi Bayraktar TB2. In Europa, poi, ci sono anche circa 70mila truppe americane che stazionano in modo permanente, circa la metà in Germania, cui vanno aggiunti i 7mila soldati che ruotano nell'ambito dell'operazione Atlantic Resolve acquartierati a Poznan, nella Polonia centro-occidentale.

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Bild: "Truppe russe verso il confine senza insegne"

Sul terreno si moltiplicano le segnalazioni di convogli con equipaggiamenti militari senza insegne visibili, come quelli impiegati in Crimea nel 2014, che trasporterebbero tank e blindati d'assalto, mentre la Bild ha riferito di circa 300 mezzi militari delle forze speciali Spetznaz senza segni distintivi diretti verso le zone di confine. I capi separatisti, pero', continuano a smentire piani d'attacco. "La presenza di truppe russe nel Donbass - ha assicurato il leader di Donetsk, Denis Pushilin - sarebbe possibile solo nel caso di un'offensiva da parte di Kiev".

 


Le consultazioni tra le cancellerie, nonostante i venti di guerra sempre più intensi, sono sempre costanti. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è tornato a invocare il rispetto dei "principi della Carta Onu", mentre forte resta la mobilitazione dei leader occidentali, con due appuntamenti ai massimi livelli nella giornata di giovedì: il G7 digitale nel pomeriggio, seguito in serata da un summit straordinario in presenza dei capi di Stato e di governo Ue a Bruxelles.

 

Il presidente Biden ha annunciato sanzioni contro i dirigenti del gasdotto Nord Stream 2, appena bloccato da Berlino e anche l'Ue ha intenzione di adottare le stesse misure. Tuttavia la vigilanza della Bce, temendo contraccolpi, ha avviato controlli per verificare la situazione delle banche più esposte verso la Russia.

 

Ue sanziona ministro difesa russo e capi militari

Come previsto, infatti, l'Ue ha imposto sanzioni al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e ai capi militari in risposta al riconoscimento da parte del Cremlino di due regioni separatiste ucraine come indipendenti. L'Ue ha disposto il congelamento dei beni e il divieto di visto a figure di alto rango tra cui i comandanti dell'esercito, della marina e dell'aviazione russa, il capo di stato maggiore del Cremlino.

 

Usa: "La richiesta d'aiuto dei separatisti? Pretesto della Russia per un blitz"

Così è stato bollato dagli Usa l'appello dei leader delle regioni separatisti del Donbass alla Russia perché intervenga contro "l'aggressione di Kiev". "È un esempio di operazione sotto falsa bandiera", un pretesto che Mosca vuole usare "per giustificare un attacco contro l'Ucraina", ha spiegato Jen Psaki. La portavoce della Casa Bianca ha osservato inoltre che Putin "improvvisa e adatta la sua strategia in funzione delle nostre reazioni" in Occidente.

 

"Rischio carneficina per guerra scelta da Putin"

 La Russia è posizionata per agire in Ucraina, e questo potrebbe "risultare una catastrofe umanitaria. Un'invasione potrebbe infatti causare la morte di migliaia di persone", ha affermato il vice segretario di stato americano, Wendy Sherman, in un'intervista a Cnn. Putin "ha chiuso la porta alla diplomazia, la guerra scelta da Putin potrebbe essere una carneficina". 

 

Cyberguerra Sotto attacco hacker, in attesa dei combattimenti che sembrano ormai inevitabili, sono finite le pagine del Parlamento ucraino, la Rada, del ministero degli Esteri e persino dei servizi di sicurezza, insieme a molte altre. Il fronte della Nato continua nel frattempo a lanciare allarmi ("Putin sta muovendo forze aggiuntive e carri armati nei territori occupati del Donbass", ha denunciato il premier lettone Arturs Krisjanis Karins) e rafforzare le difese in caso di ulteriore escalation militare.

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