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Ucraina, Di Maio: "Condanniamo l'invio di truppe russe" | Cremlino: "Diplomazia non per viaggi vuoti in giro per i Paesi"

Il ministro degli Esteri: "Nessun incontro bilaterale se Mosca non darà segnali"

L'Italia "condanna l'invio di truppe russe in Ucraina con sedicenti funzioni di peacekeeping".

La presa di posizione arriva dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, riferendo al Senato sulla crisi in atto. Il ministro ha anche aggiornato sull'evoluzione, spiegando che Putin "ha affermato di riconoscere le pretese di Donetsk e Lugansk sul territorio di tutto il Donbass", chiedendo "per giunta il riconoscimento dell'annessione illegale della Crimea". Un duplice sviluppo che "rischia di aprire la strada a un'operazione militare su larga scala della Russia in Ucraina". La replica del Cremlino: "Imparare a usare la diplomazia in modo professionale".

"Se necessario altre sanzioni a Mosca"

"Ulteriori misure restrittive potrebbero essere adottate in caso di altre azioni da parte russa", ha ammonito il ministro, precisando che "per essere efficaci, le sanzioni devono fungere da deterrente contro ulteriori azioni militari ed essere quindi sostenibili, proporzionate e graduali, e direttamente collegate a sviluppi concreti e oggettivi sul terreno".  

 

"Si riducono i margini per evitare la guerra"

Secondo il ministro degli Esteri, "malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno". 

 

"Nessun incontro bilaterale se Mosca non dà segnali"

"Stamattina ci siamo coordinati con il presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica - ha detto ancora Di Maio -. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei".

 

La replica del Cremlino: "Strana idea di diplomazia"

Immediata è arrivata la replica del ministero degli Esteri russo che, citato dalle agenzie Tass e Interfax, ha definito come "una strana idea di diplomazia" la dichiarazione di Di Maio, secondo cui non potranno esserci contatti bilaterali con Mosca fino a quando non ci saranno segnali di una de-escalation. "I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale", ha precisato il Cremlino. 

 

"Diplomazia non è viaggi vuoti in giro per i Paesi"

La diplomazia "è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare le tensioni, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala", ha aggiunto il ministero degli Esteri di Mosca. 

 

La risposta della Farnesina: "Non alle provocazioni, Italia contro la guerra" Immediata è arrivata la controreplica della Farnesina al Cremlino: "No alle provocazioni - hanno detto fonti del ministero degli Esteri -. L'Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare la guerra". 

 

Ucraina, colonna di mezzi blindati per le strade di Donetsk

 

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