Zelensky: "Sconfiggere Mosca significa non combattere più in Europa. Valutare cambio nome della Russia in Moscovia"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al 382esimo giorno. "Se ci ritirassimo da Bakhmut, cosa cambierebbe? La Russia prenderebbe Bakhmut e poi continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città potrebbe subire la stessa sorte". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, affermando che Kiev intende continuare a difendere il centro, ritenuto nodo strategico dell'avanzata russa. Le forze ucraine accusano Mosca di aver fatto l'ennesima strage: "Cadaveri di civili nelle strade a Bakhmut". La Russia, secondo Kiev, ha bombardato il Paese oltre 40.500 volte dall'inizio dell'invasione. Per Zelensky, "sconfiggere Mosca sul campo di battaglia in Ucraina significa non combattere da nessun'altra parte in Europa e lungo i confini russi". Poi, sostiene, bisogna "valutare il cambio di nome della Russia in 'Moscovia'".
"In meno di una settimana - dal 6 marzo - solo nel settore di Bakhmut" i soldati ucraini "sono riusciti a eliminare più di 1.100 soldati nemici, che sono perdite irreversibili della Russia vicino a Bakhmut". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, aggiungendo che i russi hanno registrato "almeno 1.500" feriti in modo da essere "incompatibili con la continuazione dei combattimenti. Inoltre, dozzine di unità di equipaggiamento nemico sono state distrutte e sono stati bruciati più di dieci depositi di munizioni russi".
I combattenti ucraini affermano che corpi dei civili giacciono per le strade di Bakhmut, non potendo recuperarli a causa dell'intensità della battaglia che infuria nella città. Parlando a Sky News, Khalid Makiazho, parte di un battaglione ceceno che sostiene l'Ucraina, ha descritto un paesaggio di totale devastazione, continue raffiche di artiglieria e "bombardamenti caotici". Secondo Makiazho, i civili rimasti si rifugiano negli scantinati. "Ci sono ancora persone in città, alcune sono molto anziane, ci sono anche cadaveri di civili, stiamo cercando di recuperare i corpi ma non c'è modo di raggiungerli".
Solo nelle ultime 24 ore la Russia ha lanciato 48 attacchi contro i civili nella regione del Donetsk, secondo la polizia nazionale ucraina. Lo riporta Ukrinform. Secondo quanto sostiene il Kyiv Independent, la polizia ha detto che sono state attaccate 15 città, tra cui Bakhmut, Kostjantynivka e Avdiivka. Da Mosca avrebbero utilizzato missili S-300, aerei, lanciarazzi multipli Grad e Uragan, artiglieria, mortai e carri armati. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato nel suo briefing quotidiano che due civili sono stati uccisi e quattro sono rimasti feriti.
Cinque squadre ucraine di sabotaggio e ricognizione ucraine sono state "annientate" nelle ultime 24 ore nella regione di Lugansk e nella regione di Kharkiv, mentre altre tre sono state eliminate nella regione di Donetsk e in quella di Zaporizhzhia. Lo riporta Interfax citando il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Nel settore di Kupyansk, le forze armate russe avrebbero inflitto danni alle unità dell'esercito ucraino vicino agli insediamenti di Masyutovka, Dvurechnoye, Pershotravnevoye nella regione di Kharkiv e Novosyolovskoye nella regione di Lugansk. "Il nemico ha perso fino a 45 militari ucraini, due veicoli corazzati da combattimento e quattro auto in questo settore nelle ultime 24 ore", ha detto Konashenkov. "Nel settore di Donetsk, oltre 200 militari ucraini sono stati uccisi e un veicolo da combattimento di fanteria, tre veicoli corazzati da combattimento, sette auto e un obice D-30 sono stati distrutti a seguito di intense azioni di unità supportate dal gruppo di forze meridionali vicino gli insediamenti di Zaliznyanskoye, Krasnoye e Tonenkoye", ha concluso il portavoce russo.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha smentito le dichiarazioni attribuitele dal think tank Usa, Institute for the Study of War, secondo il quale avrebbe parlato di "scontri tra élite" russe nel corso di un seminario.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha ammesso "lotte intestine nella cerchia ristretta del Cremlino" e che "il Cremlino avrebbe perso il controllo serrato sullo spazio informativo russo" con il presidente Putin "apparentemente non in grado al momento di riprendere in mano la situazione". Lo riporta il think tank Usa Institute for the study of war precisando che Zakharova ha parlato di "scontgri tra elite" non specificate, a un forum sugli "Aspetti pratici e tecnologici dell'informazione e della guerra cognitiva nelle realtà moderne", con giornalisti, accademici e sostenitori della Russia.
"Se ci ritirassimo da Bakhmut, cosa cambierebbe? La Russia prenderebbe Bakhmut e poi continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città dietro Bakhmut potrebbe subire la stessa sorte". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, affermando che Kiev intende continuare a difendere la città, ritenuta nodo strategico dell'avanzata russa. Lo riporta il Guardian. Alla domanda 'per quanto tempo le forze ucraine potrebbero resistere?', Kuleba ha paragonato la difesa della città a quella di una casa contro un intruso che cerca di ucciderne gli abitanti e di sottrarre loro tutto ciò che possiedono.
Le forze russe hanno ucciso due civili e ne hanno feriti altri quattro nella regione di Donetsk ieri, secondo l'amministrazione militare locale. "L'11 marzo i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk: a Kostiantynivka e Tonenke. Altre quattro persone sono rimaste ferite nella regione", ha scritto su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, riferisce Ukrinform. Secondo Kyrylenko, al momento è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha.
L'Occidente e in particolare la Germania dovrebbero iniziare ad addestrare i piloti ucraini a pilotare moderni aerei da combattimento, anche se la consegna di jet avanzati occidentali non è imminente. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba, in un'intervista al tabloid domenicale tedesco Bild am Sonntag, nella quale ha anche sollecitato i produttori tedeschi ad accelerare la consegna di munizioni all'esercito di Kiev, perché, ha detto, la scarsità di munizioni è al momento il "problema numero uno" nella difesa dall'invasione russa.
Dall'inizio dell'anno, oltre 40 missili hanno colpito la città ucraina settentrionale di Kharkiv, secondo quanto ha dichiarato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky in un discorso fatto durante la notte.
Due bambini sono rimasti feriti nella regione di Zaporizhia a causa dello scoppio di una granata anticarro che avevano trovato per strada e portato a casa. Lo riferisce l'agenzia Unian citando fonti della polizia locale. I bambini, nati nel 2012 e nel 2019, sono rimasti feriti in una abitazione del villaggio di Novoivanivka. Poco prima avevano portato a casa un oggetto cilindrico allungato sconosciuto, trovato per strada, che è esploso mentre giocavano. "Dopo aver ispezionato la scena e i resti dell'oggetto esplosivo, le forze dell'ordine hanno preliminarmente determinato che si tratta dell'impugnatura di una granata anticarro Rkg-3", si legge nel rapporto.
Razzi russi nella notte sulla città di Ochakiv (20.000 abitanti), situata a 60 chilometri a sud-ovest di Mykolaiv. Lo riferisce su Telegram il capo della polizia di Mykolaiv, Serhii Shaikhet. Le forze russe hanno utilizzato vari lanciarazzi per colpire la città. I proiettili hanno incendiato alcune auto ma non sono segnalate vittime.
L'attacco missilistico russo a Zaporizhzhia ha danneggiato un impianto industriale e un gasdotto. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale ucraino su Telegram. I raid hanno provocato anche un incendio in uno dei quartieri della città, ha aggiunto il sindaco ad interim di Zaporizhzhia, Anatoliy Kurtiev. L'ufficio del procuratore ha dichiarato che, secondo informazioni preliminari, l'attacco è stato compiuto con missili S-300.
Il patriarca di Mosca Kirill lancia un appello a Papa Francesco, al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e alla comunità internazionale per impedire l'espulsione dei religiosi della Chiesa ortodossa ucraina rimasti fedeli a Mosca dal conteso Monastero delle Grotte di Kiev. Lo riferisce la Tass.
La Russia ha bombardato l'Ucraina oltre 40.500 volte dalla sua invasione del Paese. Lo afferma il ministro dell'Interno ucraino Ihor Klymenko. I bombardamenti hanno distrutto oltre 152mila edifici residenziali dall'inizio della guerra, riferisce Euromaidan Klymenko. Nel frattempo, dal febbraio 2022 sono stati registrati 66.300 procedimenti penali per crimini di guerra commessi dalle forze russe.