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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Guerra Ucraina

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Ucraina, arrivano i Patriot tedeschi mentre Mosca avanza sul fronte est | Trump frena (di nuovo) sui Tomahawk

Kiev riceve sistemi di difesa aerea da Berlino; Peskov esclude un faccia a faccia immediato con Trump. Droni colpiscono un’area di sosta per camion nella regione di Odessa: due vittime secondo le autorità locali

di Redazione online
03 Nov 2025 - 00:40

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.349 con un doppio segnale politico-militare. Da un lato, Volodymyr Zelensky annuncia su X il potenziamento dello scudo aereo con nuovi missili Patriot giunti dalla Germania, ringraziando "personalmente il cancelliere tedesco Friedrich Merz" per "un passo comune per proteggere la vita umana dal terrore russo". Trump gela invece Kiev annunciando che l'invio dei Tomahawk al momento non è in considerazione. Dal Cremlino arriva una frenata sulla diplomazia di vertice: per Dmitry Peskov al momento "non c'è bisogno di un incontro urgente tra Vladimir Putin e Donald Trump", perché serve "un lavoro molto scrupoloso sulle questioni dell'accordo sull'Ucraina". Sul terreno, i combattimenti restano intensi lungo l'asse orientale, con particolare pressione su Pokrovsk, mentre nelle retrovie proseguono gli attacchi con droni: nella regione di Odessa un parcheggio per Tir è stato colpito causando due morti e un ferito, secondo il Servizio di Emergenza ucraino citato dai media locali.


L'Ucraina "non affronterà questo inverno da sola". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine di un'"ottima telefonata" con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "L'Ue è al suo fianco, fornendo supporto energetico di emergenza per aiutare l'Ucraina nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, stiamo lavorando su opzioni per garantire all'Ucraina la necessaria assistenza finanziaria continuativa".


Le truppe di Kiev sono avanzate nei pressi della città ucraina orientale di Dobropillia, riconquistando 188 chilometri quadrati controllati dalle forze russe e altri 250 chilometri quadrati non controllati da nessuna delle due parti: lo ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'esercito ucraino Oleksandr Syrsky, citato da Reuters online. Syrsky ha dichiarato di trovarsi nella regione orientale di Donetsk e ha spiegato che le truppe ucraine hanno intensificato la pressione nell'area di Dobropillia per costringere le forze russe a distogliere l'attenzione dalla vicina città chiave di Pokrovsk.


"È difficile che l'Ucraina possa riconquistare tutti i territori, la Crimea in primis che non è più sua dal 2014, la questione va posta agli Ucraini e il tema è qual è il limite da non superare per accettare la pace. Il problema più grosso è che la Russia finora non ha dimostrato neanche la volontà di affrontare la pace, neanche parlando di cessione di territori. Perché questa è la verità. Noi, in Italia, crediamo ancora alla storia dei territori russofoni, che è una follia totale. Questi stanno continuando a reclutare persone, sono due milioni e mezzo e stanno reclutando un altro milione". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della presentazione del calendario della Difesa a Palazzo Esercito a Roma.


"Per quanto riguarda l'Ucraina, la nostra linea non cambia. Noi continuiamo ad aiutare Kiev con quello che possiamo. Probabilmente sì, costruiremo un nuovo pacchetto che presenterò a breve nelle modalità degli altri pacchetti". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della presentazione del calendario della Difesa a Palazzo Esercito a Roma, intervenuto in merito al dodicesimo pacchetto di aiuti a Kiev. "Riguardo ai Patriot inviati dalla Germania, questo Paese ce li ha e può mandarli. Noi abbiamo mandato tutto ciò che avevamo - gli aiuti sono secretati - senza indebolire la Difesa italiana più di quanto già non lo sia".  


I chip olandesi e altri componenti elettronici continuano a essere utilizzati nella produzione di droni russi nonostante il divieto di esportazione in vigore dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina tre anni fa. Una ricerca condotta da RTL Nieuws, infatti, ha rilevato la presenza di centinaia di chip prodotti in Paesi occidentali tra i detriti di droni, missili e altri sistemi d'arma russi recuperati dalla zona di guerra.


Nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 64 droni ucraini. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo.


"Immagino che l'Europa e la Russia stiano discutendo, io non sono coinvolto in queste discussioni": lo ha detto Donald Trump a bordo dell'Air Force One rispondendo ad una domanda sugli asset russi congelati.


Donald Trump ha detto che non sta prendendo in considerazione l'idea di fornire all'Ucraina i Tomahawk, i missili a lungo raggio. Alla domanda di un giornalista a bordo dell'Air Force One se non stesse valutando la possibilità di fornire queste armi a Kiev, il presidente ha risposto: "No, non proprio".