Kiev riceve sistemi di difesa aerea da Berlino; Peskov esclude un faccia a faccia immediato con Trump. Droni colpiscono un’area di sosta per camion nella regione di Odessa: due vittime secondo le autorità locali
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.349 con un doppio segnale politico-militare. Da un lato, Volodymyr Zelensky annuncia su X il potenziamento dello scudo aereo con nuovi missili Patriot giunti dalla Germania, ringraziando "personalmente il cancelliere tedesco Friedrich Merz" per "un passo comune per proteggere la vita umana dal terrore russo". Trump gela invece Kiev annunciando che l'invio dei Tomahawk al momento non è in considerazione. Dal Cremlino arriva una frenata sulla diplomazia di vertice: per Dmitry Peskov al momento "non c'è bisogno di un incontro urgente tra Vladimir Putin e Donald Trump", perché serve "un lavoro molto scrupoloso sulle questioni dell'accordo sull'Ucraina". Sul terreno, i combattimenti restano intensi lungo l'asse orientale, con particolare pressione su Pokrovsk, mentre nelle retrovie proseguono gli attacchi con droni: nella regione di Odessa un parcheggio per Tir è stato colpito causando due morti e un ferito, secondo il Servizio di Emergenza ucraino citato dai media locali.
Nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 64 droni ucraini. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo.
"Immagino che l'Europa e la Russia stiano discutendo, io non sono coinvolto in queste discussioni": lo ha detto Donald Trump a bordo dell'Air Force One rispondendo ad una domanda sugli asset russi congelati.
Donald Trump ha detto che non sta prendendo in considerazione l'idea di fornire all'Ucraina i Tomahawk, i missili a lungo raggio. Alla domanda di un giornalista a bordo dell'Air Force One se non stesse valutando la possibilità di fornire queste armi a Kiev, il presidente ha risposto: "No, non proprio".