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Trump: "No a truppe americane in Ucraina, vogliono mandarle Parigi, Londra e Berlino" | Putin propone Mosca per l'incontro, ma Zelensky rifiuta

La Gran Bretagna vuole inviare "forze di sicurezza" alla fine delle ostilità. La Casa Bianca propone Budapest come sede del trilaterale

di Redazione online
19 Ago 2025 - 20:01

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.273. Dopo il bilaterale con Volodymyr Zelensky e il summit con i leader europei a Washington, Donald Trump sente Vladimir Putin. Il leader del Cremlino dice sì al bilaterale con il presidente ucraino: si terrà entro agosto in una località ancora da definire e sarà seguito da un trilaterale con il presidente americano. Per il vertice Putin-Zelensky, assicura la Casa Bianca, i preparativi "sono in corso". Mentre per il trilaterale la sede indicata da Washington, dicono alcuni media, è Budapest. "Ginevra potrebbe essere la sede giusta", aveva in precedenza affermato il vicepremier italiano Antonio Tajani. E la Svizzera assicura che Putin avrà l'immunità se arriva per la conferenza di pace. Ma il presidente russo rilancia con l'opzione "Mosca" come sede dei colloqui, opzione immediatamente rifiutata dal suo omologo ucraino. "Entro 10 giorni gli alleati occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l'Ucraina", afferma il leader di Kiev. Quella sui territori è "una decisione per me e Putin", aggiunge Zelensky. Trump: "Possibili garanzie di sicurezza Usa via aerea". Scettico il presidente francese Emmanuel Macron: "Impegno per la pace necessario, ma dubito della sincerità di Putin". 

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Anche l'Austria, oltre alla Svizzera, si offre per ospitare il possibile incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il cancelliere Christian Stocker, ricordando "la lunga tradizione" di Vienna, che ospita anche numerose organizzazioni internazionali come l'Aiea, l'Opec, l'Osce. "Se i negoziati si terranno a Vienna, contatteremo la Corte penale internazionale per chiarire la questione e permettere al presidente Putin di parteciparvi", ha aggiunto.


Il soggiorno di Donald Trump nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, è stato cancellato per via dei colloqui tra Russia e Ucraina. "Di solito questo è il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. "Si è discusso di farlo lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ma ha deciso di non farlo. Ha una missione, vuole che le cose si muovano in fretta e battere il ferro finché è caldo".


Donald Trump ha avuto lunedì un colloquio con il primo ministro ungherese Viktor Orban. Il presidente americano avrebbe chiesto il motivo per cui Budapest sta bloccando i negoziati di adesione dell'Ucraina all'Ue.


A causa degli sviluppi legati al processo di pace sull'Ucraina e dei colloqui in corso in questi giorni, Giorgia Meloni sta valutando l'ipotesi di rinviare a data da destinarsi il previsto viaggio nell'Indo-Pacifico. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che la decisione definitiva sarà presa nei prossimi giorni, alla luce dell'evoluzione delle trattative internazionali.


"C'è speranza ma bisogna ancora lavorare molto, pregare molto e cercare veramente la strada per andare avanti e trovare la pace". Lo ha detto Papa Leone XIV, lasciando Villa Barberini a Castel Gandolfo prima di fare rientro in Vaticano, in merito agli sviluppi di questi giorni sull'Ucraina.


I preparativi per l'incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "sono in corso". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa. 


La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria. 


"Domani, tramite videoconferenza, presiederò una riunione dei capi di Stato maggiore della difesa dei 32 paesi alleati. Sarà presente anche il generale Grynkewich, comandante supremo alleato, alla sua prima partecipazione a una riunione del Comitato militare. Mentre proseguono gli sforzi diplomatici per garantire la pace in Ucraina, attendo con interesse il suo aggiornamento sull'attuale situazione della sicurezza". Lo scrive sui social Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare Nato.


Stati Uniti, Ucraina e diversi Paesi europei hanno creato una commissione congiunta per lavorare a una bozza delle garanzie di sicurezza per Kiev. E' quanto riporta il sito di Axios, citando fonti diplomatiche. Secondo le fonti, la proposta potrebbe includere il coinvolgimento delle forze aeree statunitensi, come già anticipato dalla Casa Bianca che ha escluso la presenza di truppe sul terreno. 


Vladimir Putin avrebbe espresso la sua disponibilità a discutere garanzie di sicurezza da fornire all'Ucraina nel quadro di un possibile accordo di pace con Mosca, durante il suo recente incontro in Alaska con Donald Trump. Una fonte anonima ha detto al portale di informazione "Axios" che Putin avrebbe indicato la Cina come "uno dei possibili garanti" della pace. Le indiscrezioni arrivano dopo che il ministero degli Esteri ha espresso ferma opposizione al possibile dispiegamento di un contingente militare appartenente a Paesi Nato in Ucraina, per garantire la pace tra i due Paesi. 


"Non ci si può fidare del fatto che Putin mantenga alcuna promessa o impegno. Pertanto, le garanzie di sicurezza devono essere sufficientemente solide e credibili da dissuadere la Russia dal riorganizzarsi e dal riattaccare". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "L'Ue - sottolinea - contribuirà a queste garanzie di sicurezza, in particolare addestrando i soldati ucraini e rafforzando le forze armate e l'industria della difesa ucraina" e la Ue "continuerà inoltre a colpire l'economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo. Ho messo questi argomenti in cima all'agenda delle discussioni della prossima settimana tra i ministri degli Esteri e della Difesa dell'Ue". Kallas sottolinea poi che "l'unità tra i leader dell'Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile. Tutti sono impegnati per una pace duratura che protegga gli interessi vitali di sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Europa". 


Il governo britannico ha rilasciato una nota al termine della riunione odierna dei Volenterosi in cui ribadisce la volontà di inviare "una forza di sicurezza qualora le ostilità dovessero concludersi". "Il primo ministro - si legge nella nota - ha iniziato riflettendo sull'incontro costruttivo, affermando che era chiaro che esisteva un reale senso di unità e un obiettivo comune di garantire una pace giusta e duratura per l'Ucraina". "Il premier ha sottolineato che i team di pianificazione della Coalizione dei Volentieri si incontreranno con le loro controparti statunitensi nei prossimi giorni per rafforzare ulteriormente i piani volti a fornire solide garanzie di sicurezza e preparare l'invio di una forza di sicurezza qualora le ostilità dovessero concludersi", si apprende dalla nota.


Secondo quanto riportato dall'agenzia Afp, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe proposto di incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Mosca durante la sua chiamata con Trump. Il presidente ucraino ha rifiutato. 


I team militari della coalizione dei volenterosi "si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni" per discutere dei piani volti a fornire "solide garanzie di sicurezza" all'Ucraina e "preparare l'invio di una forza di rassicurazione" una volta terminato il conflitto con la Russia. È quanto emerge dalla nota diffusa da Downing Street dopo che il premier britannico Keir Starmer ha co-presieduto col presidente francese Emmanuel Macron una conferenza virtuale con oltre 30 leader dei Paesi riuniti nella coalizione dei volenterosi. Si è discusso anche di esercitare ulteriori pressioni su Mosca attraverso le sanzioni.


"La Coalizione antirussa guerrafondaia dei Volenterosi non è riuscita a battere Donald Trump sul suo territorio". Così, in un post in inglese su X, l'ex presidente russo Dmitry Medvedev tira le somme delle consultazioni ieri a Washington con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. "L'Europa ha ringraziato e adulato" Trump, aggiunge Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. "La questione - scrive ancora - è quale musica suonerà il clown di Kiev a proposito di garanzie e territori quando sarà tornato a casa e avrà indossato nuovamente l'uniforme militare".


La Russia ha consegnato all'Ucraina le salme di mille militari caduti, secondo gli accordi di Istanbul. Lo ha reso noto il capo del gruppo negoziale russo Vladimir Medinsky. "Abbiamo trasferito mille salme di soldati delle forze armate ucraine alla controparte. Ce ne hanno consegnate (in cambio) 19, lo stesso numero di un mese fa", ha scritto Medinsky su Telegram.


Russia e Ucraina hanno compiuto un nuovo scambio di prigionieri. Lo ha reso noto il ministero della Difesa della Federazione Russa. "A seguito del processo di negoziazione, 246 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, sono stati trasferiti 246 prigionieri di guerra delle forze armate ucraine. Inoltre, come gesto di buona volontà, 31 prigionieri di guerra feriti sono stati trasferiti in cambio di 15 militari russi feriti che necessitavano di cure mediche urgenti", ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. I militari russi tornati dalla prigionia si trovano in Bielorussia e stanno ricevendo assistenza. Gli Emirati Arabi Uniti hanno svolto un ruolo di mediazione nello scambio. 


Sulla prospettiva di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, Donald Trump ha affermato che i Paesi europei "anticiperanno l'azione". "Vogliono avere truppe sul terreno", ha spiegato in un'intervista a Fox, riferendosi a Francia, Germania e Regno Unito. "Non penso che sarà un problema", ha aggiunto


Donald Trump esclude l'invio di truppe americane in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza. In un'intervista a Fox, il presidente lo ha assicurato. "Avete la mia parola", ha detto.


Possibili garanzie di sicurezza degli Stati Uniti all'Ucraina potrebbero essere fornite via aerea. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox, sottolineando che ci sarà qualche forma di sicurezza, ma non può essere la Nato.


"L'anno scorso il consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure" per "concedere l'immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale" in arrivo in Svizzera, "se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non se si presenta per motivi privati". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis a una domanda sull'eventuale immunità per Putin in caso di colloqui a Ginevra con Volodymyr Zelensky. Il presidente russo è sottoposto a mandato d'arresto internazionale da parte della Cpi.


"Non diamo più armi all'Ucraina. Non diamo più denaro all'Ucraina. Ora vendiamo loro armi e i Paesi europei le pagano attraverso la Nato. Stanno usando la Nato per acquistare le armi e trasferirle all'Ucraina. Questo è un altro grande cambiamento rispetto al modo in cui è stata affrontata questa guerra solo pochi anni fa, ad esempio sotto l'amministrazione Biden". Lo ha detto in un'intervista a Fox News il segretario di Stato americano, Marco Rubio.


Non si può arrivare a un accordo di pace in Ucraina "senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla Televisione Rossiya-24, citata dall'agenzia Ria Novosti. Tali questioni, ha aggiunto Lavrov, "devono essere rapidamente risolte nel contesto" di un'intesa. 


"La Russia non rifiuta nessun formato riguardante i negoziati sull'Ucraina: né bilaterale né trilaterale". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dalla Tass. "L'importante è che qualsiasi formato - 1+1, 1+', o i molti formati multilaterali, anche nell'ambito dell'ONU - sia utilizzato non per far sì che il giorno dopo qualcuno scriva sui giornali, lo mostri in televisione la sera o lo commenti sui social cercando di raccogliere fuffa propagandistica", ha aggiunto.


"Le garanzie di sicurezza ci saranno": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che il lavoro su questo tema proseguirà "anche domani". "Ieri si sono tenuti importanti colloqui a Washington con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei. Si tratta di un passo davvero significativo verso la fine della guerra e la sicurezza dell'Ucraina e del nostro popolo", ribadisce il capo dello Stato. "Stiamo già lavorando sui contenuti concreti delle garanzie di sicurezza. Oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni, stiamo preparando i formati appropriati".


"Voglio sottolinearlo ancora una volta: non abbiamo mai parlato del fatto che ci servisse semplicemente conquistare alcuni territori. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossija come territori sono mai stati il nostro obiettivo". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato da Ria Novosti. "Il nostro obiettivo era proteggere le persone, i russi, che da secoli vivono su queste terre, che hanno aperto queste terre, versato il loro sangue per esse sia in Crimea sia nel Donbass, creando città. Odessa, Nikolaev, molte altre, porti, fabbriche, impianti", ha aggiunto. 


"Nei negoziati in Alaska c'era un'atmosfera molto positiva, riflessa nelle dichiarazioni del presidente Putin e del presidente Trump. Dall'incontro è emerso che la squadra del presidente americano desidera sinceramente raggiungere un risultato a lungo termine". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un'intervista a Rossiya 24. "Trump e la sua squadra, soprattutto dopo l'incontro in Alaska, hanno iniziato ad affrontare questo crisi in maniera molto più approfondita, comprendendo che è necessario eliminare le cause alla radice, come il presidente Putin ha sempre sottolineato", ha aggiunto.


Il premier britannico Keir Starmer presiederà questa mattina una riunione virtuale della cosiddetta "coalizione dei Volenterosi" dopo i colloqui alla Casa Bianca. Lo ha annunciato Downing Street secondo cui il primo ministro aggiornerà i leader dei Paesi alleati sull'esito del vertice e discuterà dei prossimi passi da compiere. Al centro dell'incontro ci sono le garanzie di sicurezza per l'Ucraina all'interno di un processo verso la pace di cui hanno discusso nei colloqui a Washington il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei.


"Ginevra potrebbe essere la sede giusta" per i colloqui Putin-Zelensky, "l'Italia è favorevole che si svolgano a Ginevra perché è un Paese che ha sempre lavorato per la costruzione della pace. Roma sarebbe stata anche una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri ma c'è il problema della Corte Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l'Italia è favorevole, lo dirò anche oggi al ministro Cassis". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo a Berna. 


Almeno otto persone sono state uccise e 54 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi lanciati in tutta l'Ucraina nelle 24 ore fino a questa mattina. Lo riporta la Cnn. Cinque persone sono morte nelle città dietro le linee del fronte nella regione di Donetsk, mentre tre sono state uccise e 33 sono rimaste ferite negli attacchi russi alla città di Zaporizhzhia, secondo le autorità militari delle due regioni. Gli attacchi russi hanno ferito anche civili a Kharkiv, Kherson, Dnipropetrovsk e Nikopol. 


"L'importante incontro di ieri a Washington potrebbe segnare la svolta per un percorso di pace in Ucraina che tutti abbiamo desiderato e per cui abbiamo lavorato". Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dopo il vertice in Alaska tra Stati Uniti e Russia, l'impegno del presidente Trump, del Presidente Zelensky e dei leader dell'Ue significa che una possibilità di vera pace è ora realistica. Difficile, ma non impossibile. L'Unione europea è fondamentalmente un progetto di pace. Ci siamo sempre battuti e sempre ci impegneremo per la pace. Conosciamo fin troppo bene il costo della guerra. Una vera pace deve essere costruita su solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina, affinché duri e non venga semplicemente rimandata a una guerra più grande in futuro. Sappiamo che la pace deve basarsi sul principio che nulla riguarda l'Ucraina senza l'Ucraina. Sappiamo che un'Ucraina che non riceve sostegno, che non ha la forza di scoraggiare coloro che vorrebbero prenderla con la forza, non sarà in grado di trovare quella pace sfuggente". "Questo - conclude Metsola - è ciò che l'Europa afferma fin dal primo giorno. Ecco perché siamo al fianco dell'Ucraina. Ecco perché l'Europa continuerà a fare la sua parte".


La Cina sostiene "tutti gli sforzi" per la pace tra Russia e Ucraina, all'indomani del vertice di Washington tenuto alla Casa Bianca con l'indicazione di un possibile faccia a faccia tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky da tenere nelle prossime settimane. "La Cina crede sempre che il dialogo e il negoziato siano l'unica soluzione alla crisi ucraina", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nel briefing quotidiano, aggiungendo che Pechino "sostiene tutti gli sforzi utili a contribuire alla pace". 


Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina nella notte - mentre erano in corso gli incontri a Washington tra Donald Trump, Volodymyr Zelesky e i leader europei - con 10 missili e 270 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree del Paese hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica sei missili e 230 velivoli senza pilota. Quattro missili e 40 droni sono stati colpiti in 16 località, mentre i detriti dei velivoli distrutti sono caduti in tre località.


"Abbiamo deciso di avere un incontro bilaterale tra i due presidenti, poi un incontro trilaterale (con Donald Trump, ndr), e infine un incontro multilaterale in cui gli europei devono essere al tavolo". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron intervistato dall'emittente Tf1-Lci, commentando il futuro incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Un incontro del genere potrebbe aver luogo "in Europa ", ha aggiunto Macron, "è più di un'ipotesi, è la volontà collettiva". Il presidente francese ha aggiunto che si terrà in "un Paese neutrale", "forse la Svizzera, mi rivolgo a Ginevra", precisa, "o un altro Paese: l'ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali, è stato a Istanbul (Turchia)".


"Sono giorni decisivi per l'Ucraina e per l'Europa. Ma noi europei parliamo con una sola voce. Questo oggi è diventato evidente". Lo ha scritto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in un messaggio su X dopo l'incontro a Washington con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e altri leader europei. "Un vero negoziato può avvenire soltanto in un vertice al quale partecipi anche l'Ucraina. Un tale vertice è pensabile solo se le armi tacciono. Ho ribadito oggi questa richiesta. Un vertice del genere deve essere preparato a fondo - se il presidente russo avrà il coraggio di parteciparvi non lo sappiamo. Per questo è necessaria un'opera di convincimento. All'Ucraina non devono essere imposte cessioni territoriali", ha scritto ancora Merz.


Yury Ushakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, ha confermato che quest'ultimo e il presidente Usa Donald Trump hanno avuto un colloquio telefonico durato circa 40 minuti, che il funzionario russo ha definito "franco e molto costruttivo", dopo l'incontro alla Casa Bianca tra Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i principali leader europei. Secondo Ushakov, Putin si è detto disponibile a prendere parte a negoziati diretti tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Fonti citate dall'emittente televisiva Usa "Cnn" hanno precisato che la telefonata di Trump è avvenuta durante gli incontri con i leader europei presenti alla Casa Bianca.


Due adulti e due bambini sono rimasti feriti la notte scorsa in seguito ad un attacco russo che ha colpito un edificio residenziale nel villaggio di Lozivska, nella regione orientale ucraina di Kharkiv: lo ha reso noto il sindaco della comunità territoriale urbana di Lozov, Sergiy Zelenskyy, come riporta Ukrainska Pravda. "La comunità di Lozivska è stata oggetto di un attacco. Un edificio residenziale privato è stato colpito. Quattro persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini di due e otto anni", ha scritto Zelenskyy su Telegram.


La questione delle possibili concessioni territoriali dell'Ucraina non è stata affrontata durante i negoziati alla Casa Bianca con Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i principali leader europei. Lo ha chiarito il presidente francese, Emmanuel Macron. "Non abbiamo discusso affatto di questo argomento" a Washington, ha detto l'inquilino dell'Eliseo ai giornalisti. "E per due motivi. Primo, la priorità sono le garanzie di sicurezza. Secondo, abbiamo detto: 'Questo è ciò che deve essere discusso a livello bilaterale e trilaterale'".


Il segretario di Stato americano Marco Rubio guiderà un gruppo di consiglieri per la sicurezza nazionale e funzionari della Nato per sviluppare garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Lo hanno concordato - come riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti - il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader europei. Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina includeranno quattro componenti: presenza militare, difesa aerea, armi e monitoraggio della cessazione delle ostilità, si legge nell'articolo del quotidiano. Ci sono diversi modi, ha sottolineato il quotidiano, in cui gli Stati Uniti possono fornire supporto militare indiretto alle forze di pace europee in Ucraina, che vanno oltre il dispiegamento di truppe americane nella zona del conflitto.


 "Il costo umano di questa guerra deve finire. Ciò significa che ogni singolo bambino ucraino rapito dalla Russia deve essere restituito alle proprie famiglie. Ringrazio il presidente Trump per il suo chiaro impegno nel garantire che questi bambini possano riunirsi ai loro cari". Lo scrive su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, commentando quanto affermato da Trump sul social network Truth circa il loro confronto sul problema dei bambini scomparsi, nel corso dell'incontro a Washington.


"È stata una giornata positiva, un'altra tessera importante per la costruzione del mosaico della pace. Soprattutto, perché tutti si sono ritrovati d'accordo sul principio di garantire la sicurezza all'Ucraina e questo rafforza la posizione di Zelensky nella trattativa con Putin. Nella sostanza è stata accolta la proposta italiana di garantire, attraverso un sistema di mutuo soccorso in caso di attacco l'indipendenza dell'Ucraina". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'intervista a Il Giornale, sul vertice alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader europei con il presidente ucraino Volodymr Zelensky. "Puntiamo sulla sicurezza di Kiev - aggiunge Tajani - che è la nostra sicurezza. I Paesi amici dell'Ucraina, anche gli Usa, dovranno intervenire in sua difesa in caso di attacco. Sarebbe positivo che Putin dicesse di sì. Sui confini, poi, tratterà Zelensky ma questo gli darà forza quando incontrerà Putin e spero che avvenga quanto prima. Bisogna continuare il cammino verso la pace".


"A Washington, insieme al presidente Zelensky e ai nostri partner, abbiamo ribadito al presidente Trump la nostra determinazione a continuare a unire i nostri sforzi per una pace solida e duratura, che salvaguardi gli interessi dell'Ucraina e la sicurezza dell'Europa. Una pace del genere richiederà necessariamente di assicurare all'Ucraina solide garanzie di sicurezza, sulle quali abbiamo deciso di lavorare in termini molto concreti con gli Stati Uniti. È anche chiaro per noi che la pressione sulla Russia deve continuare finché questa pace non sarà stata raggiunta". Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.


Mosca afferma che le difese aeree hanno abbattuto stanotte 23 droni ucraini sulle regioni russe di Volgograd e di Rostov e sulla Crimea. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.


"Lo sforzo diplomatico teso a porre fine alla guerra in Ucraina è necessario, ma permangono dubbi in merito alla reale volontà del presidente russo Vladimir Putin di risolvere il conflitto". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di un'intervista concessa all'emittente televisiva statunitense "Nbc News" dopo il vertice alla Casa Bianca. "Quando guardo alla situazione e ai fatti, non mi sembra che il presidente Putin sia molto disposto ad avere la pace adesso. Forse però sono troppo pessimista", ha detto il presidente francese. Macron ha riconosciuto a questo proposito che "l'ottimismo del vostro presidente (Trump) va preso sul serio. Se lui ritiene di poter concludere un accordo, è una grande notizia, e dobbiamo fare tutto il possibile per avere un grande accordo".


Le autorità di Kiev affermano che la Russia ha lanciato stanotte un'ondata di attacchi con missili e droni contro le città ucraine, poche ore dopo la conclusione dei colloqui di pace tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo americano Donald Trump alla Casa Bianca. Esplosioni sono state segnalate nella città centro-orientale di Kremenchuk, nella regione di Poltava: obiettivo dell'attacco sarebbe stata un'infrastruttura energetica, secondo i media locali. L'Aeronautica militare ucraina ha affermato che anche le città vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, sono sotto la minaccia di attacchi missilistici. Un allarme antiaereo è stato emesso diverse regioni dell'Ucraina, tra cui quella di Kiev. 

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