Trump e von der Leyen trovano l'accordo sui dazi
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Nel testo diffuso da Bruxelles non compare alcun impegno sulla digital tax: "L'intesa non è giuridicamente vincolante"
Dopo l'accordo sui dazi raggiunto da Trump e von der Leyen, l'Unione europea ha pubblicato una nota informativa sul patto siglato domenica in Scozia. Nel testo sono confermati i punti e le percentuali già emersi a Bruxelles. Permangono, invece, differenze rispetto alla scheda informativa diffusa dalla Casa Bianca. Tra i punti non concordanti tra i due testi i dazi su chip e farmaci, che secondo l'esecutivo comunitario al momento non sono tassati. Nella nota Ue inoltre non compare alcun impegno di Bruxelles sulla digital tax. "L'intesa politica - viene poi sottolineato dall'Ue - non è giuridicamente vincolante. L'accordo risponde agli interessi economici fondamentali dell'Ue, ossia relazioni stabili e prevedibili con gli Usa. Allo stesso tempo, rispetta pienamente la sovranità normativa dell'Ue e protegge i settori sensibili dell'agricoltura europea, come la carne bovina o il pollame". L'allarme sull'occupazione italiana del centro studi Svimez: "Con l'accordo con gli Stati Uniti c'è il rischio, comprendendo il settore farmaceutico, di una riduzione del Pil di 6,296 miliardi (-0,3%), di una diminuzione delle esportazioni di 8,627 miliardi (-14%) e un calo delle unità di lavoro di 103.892 (-0,4%)".
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All'inizio dell'incontro a Tunrberry, in Scozia, Donald Trump ha proposto a Ursula von der Leyen dazi sui prodotti europei del 30%. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill, durante il briefing quotidiano con la stampa. "Qualche settimana fa parlavamo di un dazio generalizzato del 30% e all'inizio dell'incontro" tra i due presidenti "questa è stata la richiesta della controparte", ha evidenziato. "Ora abbiamo raggiunto un tetto generalizzato del 15%: non è il risultato perfetto per l'Ue, né per gli Stati Uniti, stiamo traendo il meglio da una situazione difficile", ha aggiunto.
"L'accordo politico del 27 luglio 2025 non è giuridicamente vincolante. Oltre a intraprendere le azioni immediate impegnate, l'Ue e gli Usa negozieranno ulteriormente, in linea con le rispettive procedure interne, per attuare pienamente l'accordo politico". È quanto si legge nella nota della Commissione sull'intesa sui dazi siglata domenica. L'accordo risponde agli interessi economici fondamentali dell'Ue, ovvero relazioni stabili e prevedibili con gli Usa. Allo stesso tempo, rispetta pienamente la sovranità normativa dell'Ue e protegge i settori sensibili dell'agricoltura europea, come la carne bovina o il pollame", si legge.
"Non cambiamo le nostre regole e il nostro diritto di regolamentare autonomamente nello spazio digitale. La dichiarazione della Casa Bianca afferma che confermiamo che non adotteremo né manterremo le tariffe di utilizzo della rete e che manterremo zero dazi doganali sulla trasmissione elettronica. È corretto, ma ciò non interferisce con lo spazio normativo". Lo afferma il portavoce della Commissione europea per il Commercio, interpellato sulla dichiarazione della Casa Bianca secondo cui l'Ue si è impegnata a non introdurre tasse per le Big Tech nel quadro dell'intesa sui dazi.
L'Unione europea ha pubblicato una nota informativa sul patto sui dazi siglato domenica in Scozia. Nel testo sono confermati i punti e le percentuali già emersi a Bruxelles nella mattinata. Permangono, invece, differenze rispetto alla scheda informativa diffusa ieri sera dalla Casa Bianca. Tra i punti non concordanti tra i due testi i dazi su chip e farmaci, che secondo l'esecutivo comunitario al momento non sono tassati. Nella nota Ue inoltre non compare alcun impegno di Bruxelles sulla digital tax.