Trump e von der Leyen trovano l'accordo sui dazi
© Afp
© Afp
Siglata in Scozia l'intesa tra Usa e Ue. Bruxelles effettuerà 600 miliardi di investimenti negli Stati Uniti e acquisterà 750 miliardi di dollari di energia e armi
Usa e Ue hanno raggiunto l'accordo sui dazi (ECCO COSA PREVEDE). Il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno suggellato l'intesa sul 15% durante un incontro in Scozia. Esclusi dai negoziati l'acciaio e l'alluminio: "Non cambierà nulla". "Abbiamo raggiunto un accordo che è imponente e su cui abbiamo lavorato per mesi", ha dichiarato Trump, aggiungendo che "l'Ue effettuerà 600 miliardi di dollari in investimenti negli Usa". Inoltre "acquisterà 750 miliardi di dollari di energia e armi". Soddisfatta von der Leyen: "Sono state trattative difficili, ma siamo giunti a una buona conclusione. Abbiamo anche concordato dazi 'zero per zero' su una serie di prodotti strategici". Il governo italiano accoglie "positivamente" la notizia del raggiungimento dell'accordo tra Ue e Usa sui dazi, che "scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all'Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili". Lo si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
© Afp
© Afp
Donald Trump e il premier britannico Keir Starmer si incontreranno lunedì alle 13 ora italiana a Turnberry, in Scozia, per un bilaterale. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota precisando che poi il presidente si sposterà ad Aberdeen.
Ue e Usa lavorano a "un sistema di contingenti tariffari" su acciaio e alluminio "basato sui flussi commerciali storici, accompagnato da una politica comune per gestire le importazioni extra Ue e Usa". Lo si apprende a Bruxelles dopo l'accordo sui dazi che per i metalli industriali prevede dazi del 50%. Bruxelles e Washington hanno discusso "un'unione dell'acciaio e dei metalli, che riflette un'intesa comune", nella quale si riconosce che "la vera sfida è la sovraccapacità a livello globale": "Vi è stato un ampio consenso sulla necessità di collaborare come alleati" e "coordinarsi contro la concorrenza sleale di Paesi terzi".
Lunedì il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, a quanto si apprende, riferirà ai 27 Rappresentanti Permanenti dell'Ue - nella riunione del Coreper II - in merito all'accordo raggiunto sui dazi in Scozia.
"La soluzione negoziata" sui dazi "è un risultato a cui le Istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l'Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell'Atlantico". Lo affermano il premier Giorgia Meloni e i due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini in una dichiarazione congiunta. "Il governo italiano - aggiungono - continuerà a perseguire l'obiettivo di mantenere salda l'unità dell'Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali". "L'accordo garantisce stabilità, aspetto fondamentale per i rapporti tra due sistemi economici e imprenditoriali fortemente interconnessi tra loro, come sono quelli dell'Unione Europea e degli Stati Uniti", concludono
"Nelle more di valutare i dettagli dell'intesa, giudichiamo sostenibile la base dell'accordo sui dazi al 15%, soprattutto se questa percentuale ricomprende e non si somma ai dazi precedenti, come invece era previsto inizialmente". È quanto si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. "Allo stesso tempo - si legge - continuiamo a lavorare a Bruxelles per rafforzare il Mercato Unico, semplificare le nostre regole, tagliare la burocrazia, diversificare le relazioni commerciali e ridurre le nostre dipendenze. Infine, siamo pronti ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi".
"Il governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Ue e Usa sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all'Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili". Lo si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
L'Irlanda è il Paese Ue più esposto ai dazi americani, seguita da Italia, Germania e Francia. Lo rivela uno studio del think tank Bruegel, che ha stimato l'impatto di tariffe tra il 15 e il 30% nei Ventisette in relazione ai posti di lavoro legati all'export oltreoceano. In Irlanda, il 13% dell'occupazione è legato a settori vulnerabili come chimica, agroalimentare e riparazioni, un dato che sale ulteriormente includendo i farmaci. L'Italia segue con un'esposizione all'11%, trainata da auto, moda e farmaceutica. Germania e Francia si attestano attorno al 9%, con pesi diversi tra automotive, beni industriali e lusso.
Il settore auto "oggi deve pagare il 27,5% di dazi. Sono il 25% più 2,5%. Da quel livello siamo scesi al 15%" che "non è da sottovalutare, ma è il massimo che siamo riusciti a ottenere". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.
Su acciaio e alluminio "sostanzialmente si tratta di tornare, come nel caso del Regno Unito, alla quota storica" di tariffe. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.
"L'accordo Ue-Usa sui dazi chiude una fase di incertezza e scongiura una guerra commerciale. Valuteremo tutti i dettagli". Lo scrive su X il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Berlino accoglie con favore l'accordo con Washington sui dazi che "evita un'escalation inutile".
"Oggi abbiamo anche concordato dazi 'zero per zero' su una serie di prodotti strategici. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.
Con gli Usa "ci siamo stabilizzati su un'unica aliquota tariffaria del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell'Ue. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei settori, tra cui auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Questo 15% rappresenta un limite massimo" ed è "tutto compreso. Ciò garantisce la necessaria chiarezza ai nostri cittadini e alle nostre imprese, un aspetto assolutamente cruciale". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.
L'accordo con l'Ue sui dazi sarà "ottimo" per il settore dell'auto. Lo ha detto Donald Trump senza fornire ulteriori dettagli dopo l'incontro con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen
"Considero positivo che ci sia un accordo ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare nel meglio". Lo ha detto, commentando l'accordo Usa-Ue sui dazi, il premier Giorgia Meloni.
L'accordo sui dazi tra l'Ue e gli Usa "'è un buon accordo. Sono state trattative difficili, lo sapevo dall'inizio ed è stato davvero molto difficile, ma siamo giunti a una buona conclusione". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del bilaterale con il presidente americano, Donald Trump.
"È un buon accordo per tutti". Lo ha detto Donald Trump dopo aver annunciato l'intesa con l'Ue. "Ci avvicinerà... è una partnership, in un certo senso", ha aggiunto.
"L'Unione europea acquisterà 750 miliardi di dollari di energia". Lo ha detto Donald Trump. Inoltre, l'Ue acquisterà "un'enorme quantità di equipaggiamento militare. Non sappiamo a quanto ammonta, ma la buona notizia è che produciamo il miglior equipaggiamento militare al mondo", ha aggiunto il presidente Usa.
L'Ue effettuerà 600 miliardi di dollari in investimenti negli Usa. Lo ha annunciato Donald Trump.
"Per quanto riguarda acciaio e alluminio non cambierà nulla, è una questione che non sarà modificata". Lo ha detto Donald Trump dopo l'incontro con Ursula von der Leyen in Scozia.
"Abbiamo raggiunto un accordo che è imponente e su cui abbiamo lavorato per mesi". Lo ha detto Donald Trump dopo l'incontro con Ursula von der Leyen in Scozia.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno raggiunto un accordo sui dazi al 15% nel corso del loro incontro a Turnberry, in Scozia.
"Ora tocca a noi. Se avremo successo sarà l'accordo" commerciale "più grande mai raggiunto". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Scozia, durante un punto stampa con il presidente americano Donald Trump. "Insieme rappresentiamo le due più grandi economie del mondo e il rapporto commerciale più importante a livello globale", ha evidenziato.
Donald Trump ha detto di non avere intenzione di abbassare i dazi per l'Unione europea "oltre il 15%".
Il settore farmaceutico non farà parte dell'eventuale accordo tra Stati Uniti e Ue sui dazi. Lo ha dichiarato Donald Trump. "Fondamentalmente i prodotti farmaceutici non ne faranno parte, perché dobbiamo produrli negli Stati Uniti. Non possiamo trovarci in una posizione in cui dobbiamo dipendere da altri Paesi", ha affermato Trump.
"Penso che il presidente Trump abbia ragione, abbiamo il 50-50 di possibilità" di raggiungere l'intesa sui dazi, "si tratta di riequilibrare" gli scambi transatlantici. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Scozia, durante un punto stampa con il presidente americano Donald Trump.
"Lo concluderemo, quello con l'Ue sarà l'accordo più grande di sempre". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump, aggiungendo: "La partnerhsip tra Ue e Usa è la più grande, dobbiamo provarci". Il presidente degli Stati Uniti ha poi ribadito che "Ursula ha fatto un gran lavoro per l'Unione europea, non per noi. E' un onore vedere la presidente della Commissione europea qui in Scozia".
Sono stati compiuti tre arresti da Police Scotland nel corso delle proteste di ieri in alcune città della Scozia contro il presidente americano Donald Trump impegnato in una visita privata segnata comunque da importanti incontri diplomatici, a partire da quello di oggi pomeriggio con la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, per cercare di chiudere la partita sui dazi con l'Ue. Lo hanno rivelato le autorità locali dopo che in un primo momento i media del Regno Unito non avevano riportato fermi nelle manifestazioni. Due invece - di un 18enne e un 56enne - sono avvenuti ad Aberdeen durante la protesta della Stop Trump Coalition e un terzo a Glasgow, dove una 49enne è finita in manette quando i gruppi anti-razzisti si sono trovati a fronteggiare un evento sotto le insegne dell'Ukip, l'ex partito di Nigel Farage, in cui si invocavano "deportazioni di massa" dei migranti dal Regno in stile trumpiano. Sempre a Glasgow è comparso un murale realizzato dallo street-artist locale Ashley Rawson in cui si vede il presidente americano dietro le sbarre di una prigione ricavata all'interno di una bandiera Usa, con vicino la scritta Maga.
La scadenza per i dazi del 1° agosto "è definitiva, non ci sarà nessuna proroga". Lo ha detto il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick.
Donald Trump, mentre giocava a golf nel suo resort a Turnberry in Scozia, ha risposto alla domanda di un giornalista di Sky News affermando che le possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con l'Ue sono "50-50". Alle 17.30 ora italiana è atteso l'incontro tra il presidente Usa e la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen.
La delegazione europea è attesa da Donald Trump dopo pranzo ma l'incontro vero e proprio - il formato sarà 4+4 - inizia più tardi. A parteciparvi, dalla parte americana, saranno anche il segretario al Commercio Howard Lutnick e l'altro caponegoziatore, Jamieson Greer. I lavori degli sherpa proseguono. La bozza dell'accordo ruota attorno al 15%. Anzi per la precisione la percentuale della tariffa base dovrebbe essere il 14,8%. Attualmente Washington applica una tariffa del 10%, decisa da Trump nel periodo della sospensione, ai prodotti europei, al quale va aggiunto il 4,8% in vigore nell'era pre-Trump in ossequio alla cosiddetta clausola della Nazione più Favorita. Ma è nelle possibili esenzioni e nelle tariffe settoriali che l'impianto può cadere. Fonti vicine al dossier spiegano che il comparto dell'acciaio e dell'alluminio resta tra i punti più delicati dell'intesa. Lo schema dovrebbe seguire quello dell'accordo tra Usa e Giappone ma è improbabile, come è accaduto con Tokyo, che preveda una precisa quota di investimenti che l'Ue metterà in campo Oltreoceano.