FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Terremoto Turchia-Siria, oltre 16mila le vittime | Tra i dispersi anche una famiglia italiana di origine siriana | Erdogan ammette ritardi nei soccorsi

In Siria riaperti i valichi, ma la popolazione resta senza aiuti

Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito Siria e Turchia: l'ultimo aggiornamento parla di oltre 16mila morti.

C'è apprensione per gli italiani che risultano ancora dispersi. Oltre all'imprenditore veneto Angelo Zen, di cui non si hanno più notizie da domenica, ora risulta dispersa anche una famiglia italiana di origine siriana composta da tre adulti e tre minori. Lo ha annunciato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

Zen si trovava a Kahramanmaras e avrebbe dovuto incontrarsi con un socio il giorno successivo alla notte in cui è avvenuto il terremoto ma i due non si sono visti. La famiglia, che sarebbe residente in Lombardia, è invece stata sorpresa dal sisma ad Antiochia.

 

 

Erdogan ammette ritardi nei soccorsi

 Intanto a due giorni dal terremoto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan deve fare i conti con le critiche di chi accusa il suo governo di aver gestito male l'emergenza. In un viaggio nelle aree terremotate del Paese, Erdogan è stato costretto ad ammettere che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati "dei problemi". Ma davanti ai residenti della provincia di Hatay, tra le più colpite con oltre 3.300 morti, che lamentavano il ritardo dei mezzi di soccorso, Erdogan si è giustificato: "Non è possibile - ha detto - essere preparati a un tale disastro".

 

Poi si è scagliato contro quelle "persone disonorevoli" che diffondono "bugie e calunnie" sulla risposta del governo all'emergenza. Tra queste anche alcuni gestori di account social che sono stati arrestati per "post provocatori" sul sisma. Il governo si è deciso a combattere la disinformazione online e il gruppo NetBlocks, che si occupa del monitoraggio di interruzioni di servizi internet, ipotizza che ci sia proprio il governo di Ankara dietro al blocco di Twitter che si è verificato mercoledì in gran parte del Paese.

 

Terremoto Turchia-Siria, le foto dal satellite mostrano la devastazione

 

I siriani restano senza aiuti

 La situazione resta gravissima anche in Siria, dove si registrano 1.250 morti nella zona controllata dal governo di Assad e circa 1.400 nel nord-ovest del Paese, controllato dalla forze di opposizione. Qui gli aiuti umanitari faticano ad arrivare a causa degli ostacoli lungo i valichi di frontiera che collegano il Paese alla Turchia.

 

Nonostante i Caschi bianchi avessero annunciato l'apertura dei valichi di Bab al-Hawa, Jarabulus e Bab al-Salamah, l'Onu ha fatto sapere che il primo di questi, l'unico accesso consentito alle Nazioni Unite, risulta ancora bloccato e i camion di aiuti sono fermi alla frontiera. Attivisti e critici hanno accusato il governo siriano di rallentare deliberatamente le consegne di aiuti. Assad, nel frattempo, ha chiesto assistenza all'Unione Europea che ha annunciato un primo stanziamento di 3,5 milioni di euro. L'intero pacchetto ai Paesi colpiti dal terremoto è di 6,5 milioni di euro. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato una conferenza dei donatori all'inizio di marzo a Bruxelles.

 

 

Terremoto Turchia-Siria, la devastazione ripresa dai droni

Sono state acquisite le prime immagini satellitari delle aree più colpite dal terremoto che ieri ha colpito Turchia e Siria e saranno disponibili tra qualche ora, dopo le attività di processamento. Intanto arrivano le foto riprese dai droni che monitorano le zone più devastata dal sisma.

Leggi Tutto Leggi Meno

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali