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Terremoto in Russia, scossa di magnitudo 8.8 al largo della Kamchatka | Allerta tsunami ed evacuazioni nell'area del Pacifico | Erutta un vulcano russo

Evacuazioni in tutta l'area del Pacifico, a partire da Cile e Giappone, inclusa la centrale atomica di Fukushima

30 Lug 2025 - 17:36

Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 8.8 è stata registrata all'1:24 ora italiana al largo della Kamchatka, in Russia. Come riferito dal governatore della regione, Vladimir Solodov, il sisma ha provocato numerosi feriti. "Esorto tutti a stare lontani dalla costa nelle aree a rischio tsunami e ad ascoltare gli annunci degli altoparlanti". Dopo la scossa, è stata diramata un'allerta tsunami per la Russia, terminata dopo 11 ore, e per Giappone, Guam, Hawaii e Alaska. Onde fino a cinque metri, provocate dal terremoto, sono state registrate nel distretto di Elizovsky, in Kamchatka. Nella penisola si è inoltre verificata l'eruzione del vulcano Klyuchevskoy. L'epicentro del sisma è stato localizzato a circa 119 chilometri a est di Petropavlovsk, a una profondità di 20,7 chilometri. Anche in Polinesia sono state previste onde alte 4 metri. Intanto pure le Filippine hanno revocato l'allerta tsunami.

Russia, dopo il terremoto erutta un vulcano in Kamchatka

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La scossa record e l’epicentro in Kamchatka

 Il sisma ha avuto una magnitudo iniziale stimata a 8.0, poi aggiornata a 8.8 dal Servizio Geologico degli Stati Uniti. L’epicentro è stato localizzato a circa 119 chilometri a est-sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città russa con oltre 180mila abitanti. Il terremoto è avvenuto a una profondità di 20,7 chilometri e ha generato diverse scosse di assestamento, alcune fino a magnitudo 6.9. Secondo gli esperti russi, si tratta del sisma più potente mai registrato nella regione dal 1952.  La zona più colpita è stata Severo-Kurilsk, nei pressi delle Isole Curili, dove la prima onda di tsunami ha raggiunto la costa. Il governatore locale Valery Limarenko ha confermato che i residenti sono stati evacuati verso aree elevate e restano al sicuro. "Non si registrano vittime o danni", ha spiegato Limarenko. Le autorità ritengono che le reti elettriche siano state danneggiate, ma non conoscono l'entità dei danni, ha affermato il funzionario, aggiungendo che l'elettricità è stata interrotta. A Petropavlovsk-Kamchatsky si registrano blackout, interruzioni nelle comunicazioni e danni agli edifici. Alcune persone hanno chiesto assistenza medica, ma non risultano feriti gravi, secondo il ministero della Salute regionale.

Terremoto in Russia, le immagini dell'asilo danneggiato a Petropavlovsk-Kamchatsky

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Severo-Kurilsk dopo lo tsunami: le immagini drammatiche del litorale spazzato via

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È il sisma più potente degli ultimi 14 anni nel mondo

 Il terremoto registrato al largo della Kamchatka, con una magnitudo di 8.8, è il più potente degli ultimi 14 anni nel mondo.

Si tratta del sisma più violento dal 2011, quando un terremoto di magnitudo 9.1 colpì il nord-est del Giappone, causando oltre 19mila tra morti e dispersi. L’11 marzo 2011 un violento terremoto di magnitudo 9.0‑9.1 ha colpito la costa nord-orientale dell'isola di Honshu, in Giappone, scatenando uno tsunami che ha raggiunto onde fino a 40 metri in alcune aree come Miyako, in prefettura di Iwate. Le autorità giapponesi hanno confermato ufficialmente, entro il 2021, circa 19 759 morti, 2 553 dispersi e 6 242 feriti. Tra le conseguenze più gravi, anche il collasso della centrale nucleare di Fukushima Daiichi: l’onda ha provocato un blackout e la fusione di tre reattori, dando origine a uno dei più gravi incidenti nucleari della storia. Oltre 200 km² della costa nord-orientale furono sommersi dal mare, con danni stimati fino a  360 miliardi di dollari, rendendo quella del 2011 la catastrofe naturale più costosa della storia.

Le prime immagini dello tsunami dopo il mega sisma in Russia

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Scosse di assestamento potrebbero durare fino a un mese

 Il terremoto nell'estremo oriente della Russia è stato il più forte in quell'area dal 1952. Lo sostiene il Servizio di monitoraggio sismico regionale. Il sisma è stato di magnitudo 8.8 con possibili scosse di assestamento fino a 7.5 di magnitudo. Su Telegram la sezione locale del Servizio geofisico dell'Accademia russa delle scienze ha definito il terremoto un "evento unico", sostenendo che le scosse di assestamento potrebbero durare fino a un mese. 

Allerta tsunami in Giappone, evacuata Fukushima

 Un'allerta tsunami è stata emessa in Giappone dall'Agenzia meteorologica nazionale (Jma) lungo tutta la costa orientale, invitando la popolazione ad allontanarsi dalla costa ed evacuare nelle aree più sicure. L'agenzia ha riferito che a Hokkaido sono state registrate scosse di magnitudo 2 sulla scala sismica giapponese di 7. Per precauzione è stata decisa l'evacuazione del personale della centrale atomica di Fukushima.

In Giappone invitate a evacuare 1,9 milioni di persone, onde fino a 1,3 metri

 In Giappone è stato chiesto a 1,9 milioni di persone di evacuare. Circa 10.500 di queste persone si trovano a Hokkaido, dove le immagini dei media locali hanno mostrato un assembramento di persone radunate su un tetto. Alcuni si sono anche riuniti in un osservatorio che si affaccia sulla spiaggia di Chiba, a sud di Tokyo. A Hokkaido le onde di tsunami hanno raggiunto i 60 centimetri, mentre nella baia di Tokyo si sono fermate a 20 centimetri 5 ore dopo il terremoto. Nel porto di Kuji, nella prefettura di Iwate, è stata invece registrata un'onda di 1,3 metri.

L’intervento delle autorità locali russe

 Le autorità regionali hanno attivato immediatamente i protocolli d’emergenza. Squadre di soccorso sono state inviate nelle zone costiere e nei centri abitati per verificare eventuali danni strutturali e assistere la popolazione. La rete elettrica e le comunicazioni hanno subito interruzioni parziali, ma sono state in gran parte ripristinate entro poche ore.

Tsunami sulle coste Usa: alle Hawaii onde fino a 1,5 metri

 Secondo i centri di allerta statunitensi, le prime onde dello tsunami generate dal sisma in Kamchatka sono arrivate alle Isole Aleutine occidentali in Alaska: in questo caso si è trattato di onde di 30 centimetri sopra il livello di marea. Nella zona sud-orientale dell’Alaska le onde sono arrivate tra le 6:45 e le 7:55, mentre alle Hawaii l’impatto è stato attorno alle 7:15. Il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha reso noto che un'onda di oltre 1,5 metri è stata registrata a Kahului, sulla costa centro-settentrionale dell'isola di Maui, nelle Hawaii. Un'altra di 1,2 metri ha colpito la costa della città di Haleiwa, nella contea di Honolulu.

Sulle coste di Washington e dell'Oregon l'allerta ha riguardato la fascia oraria tra le 8:35 e le 8:55, mentre per la California gli orari variano: onde nella parte settentrionale intorno alle 8:50, nella Baia di San Francisco attorno alle 9:40, fino a raggiungere la California meridionale verso le 10:00. Le autorità raccomandano di tenersi lontani dalle aree costiere per tutta la durata dell’allarme. 

In California onda di mezzo metro

 In California, a Crescent City, vicino al confine con l'Oregon, secondo i dati del Servizio meteorologico nazionale, è stata osservata un'onda di circa mezzo metro. Crescent City si trova lungo un tratto di circa 160 chilometri di costa della California settentrionale: si tratta di una zona ad alto rischio poiché la sua particolare geografia sottomarina ha la capacità di "incanalare l'energia delle onde", secondo il Servizio meteo. 

Gli Stati Uniti e l'allerta sulla costa ovest

 La West Coast statunitense è stata infatti messa in allerta. I servizi di emergenza della California, dell’Oregon e dello Stato di Washington hanno attivato i centri di coordinamento per monitorare l’evoluzione dell’onda di maremoto. Alcuni tratti delle spiagge sono stati chiusi al pubblico in via precauzionale.

Allerta tsunami anche sulle coste del Messico

 La Marina messicana ha dichiarato che onde alte da 30 a 100 centimetri sono attese sulla costa pacifica messicana dopo lo tsunami provocato dal terremoto di magnitudo 8,8 in Kamchatka. In un rapporto, il centro di allerta tsunami della Marina ha dichiarato che le onde inizieranno a raggiungere la costa settentrionale a Ensenada, vicino alla California, intorno alle 2.22 di mercoledì mattina, ora del Messico centrale, e continueranno a spostarsi verso sud lungo la costa pacifica fino a raggiungere lo stato del Chiapas intorno alle 7.15 del mattino, ora locale.

Allarme in tutto il Pacifico: dagli arcipelaghi al Sud America

 Le allerte si estendono a decine di Paesi del Pacifico. Dalla Micronesia alla Polinesia Francese, dalle Filippine alla Nuova Zelanda, fino alle coste di Ecuador e Cile, molte nazioni hanno attivato sistemi di sorveglianza e preparato l’evacuazione di aree sensibili. Le autorità raccomandano di evitare le coste e di seguire gli aggiornamenti ufficiali.

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