Lo scrittore è stato insignito per la sua opera "avvincente e visionaria". Tra i suoi romanzi più noti "Satantango" (1985) e "Melancolia della resistenza" (1989).
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Lo scrittore ungherese Laszlo Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025 per "la sua opera avvincente e visionaria". Nato a Gyula nel 1954, è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente e uno tra i maggiori autori europei. Tra i suoi romanzi più noti figurano "Satantango" (1985) e "Melancolia della resistenza" (1989).
'Mi rattrista molto pensare alla situazione attuale del mondo, l'essere umano è la mia ispirazione più profonda. L'essere umano ora o fino ad ora'', ha dichiarato Krasznahorkai. "Sono molto felice e orgoglioso perché far parte di una stirpe che annovera così tanti grandi, davvero grandi scrittori e poeti mi dà la possibilità di usare la mia lingua, la mia lingua madre, l'ungherese''.
Nella motivazione, il Comitato svedese ha sottolineato l'importanza della sua "opera visionaria che nel mezzo del terrore dell'apocalisse riafferma il potere dell'arte". Il 71enne Krasznahorkai viene considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente, nonché uno dei principali autori europei, come dimostra anche la vittoria del Man Booker International Prize ottenuta nel 2015.
Tra i suoi romanzi principali tardotti in italiano vi sono "Satantango" (Sátántangó, 1985) e "Melancolia della resistenza" ("Az ellenállás melankóliája", 1989), "Guerra è guerra" ("Haború és háború", 1999), "Il ritorno del barone Wenckheim", ("Báró Wenckheim hazatér", 2016) e "Herscht 07769".