Vaticano, la visita di Re Carlo III e Regina Camilla per incontrare Papa Leone
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Un Pontefice cattolico e il capo della Chiesa anglicana si ritrovano a pregare insieme dopo oltre cinque secoli: la storia dello rottura e il legame tra Londra e il Vaticano
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Un incontro storico, un segnale di unione: dopo 500 anni un sovrano britannico e un Pontefice si ritrovano a pregare insieme nella Cappella Sistina, in Vaticano a Roma. Papa Leone XIV e Re Carlo III, supremo Governatore della Chiesa anglicana, hanno invocato insieme il Padre comune per la Cura del Creato: una preghiera ecumenica per riavvicinare i Cattolici e gli Anglicani dopo lo Scisma del 1532. Questo sarà il momento più alto della visita di Re Carlo e della regina Camilla a Roma. Il sovrano britannico riceverà per la prima volta il titolo di "Royal Confrater", mentre Papa Leone XIV ha accettato il titolo di "Papal Confrater" della Cappella di San Giorgio, nel Castello di Windsor.
Lo scisma anglicano richiama a una serie di avvenimenti del XVI secolo per la quale la Chiesa d'Inghilterra si è distaccata dall'autorità papale e dalla Chiesa Cattolica. La disputa non è stata esclusivamente teologica, bensì politica: Re Enrico VIII voleva annullare il suo matrimonio con Caterina d'Aragona per sposare Anna Bolena, ma Papa Clemente VII non era d'accordo. Il sovrano ha così deciso di rispondere con l'Atto di Supremazia del 1534 in cui disconosceva la Chiesa Cattolica e si autoproclamava "Capo Supremo in terra della Chiesa d'Inghilterra".
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Il riavvicinamento tra la Chiesa Cattolica e quella Anglicana è favorito dalla natura di Re Carlo. Il sovrano britannico è un uomo profondamente religioso e attento ai dettami della dottrina anglicana, ma allo stesso tempo favorevole alla cooperazione tra le diverse fedi. Lui stesso ha ribadito di volersi porre come il "Difensore di tutte le fedi": un ruolo necessario in un Regno Unito che è sempre più multiculturale e religioso. Re Carlo è capo di una comunità che è ancora chiesa di Stato: è lui a nominare vescovi e arcivescovi, una funzione che lo tiene ancora di più legato al mondo religioso. I punti di contatto con Papa Leone XIV non si esauriscono qui: i due condividono l'importanza della battaglia per la salvaguardia del pianeta e più in generale le politiche ambientali. L'immagine di una preghiera comune sotto l'affresco del Giudizio Universale rappresenta un momento storico: le due Chiese tornano a dialogare, mettendo da parte le differenze, a quasi mezzo secolo di distanza.