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Migliaia di spettatori hanno partecipato alla prima delle nove "encierros" che si svolgono durante le feste di San Fermín
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A Pamplona, in Spagna, migliaia di persone hanno partecipato alla prima delle nove corse dei tori, note come encierros, che si svolgono durante le feste di San Fermín. Lungo il percorso di 850 metri, che si è snodato tra le tortuose strade acciottolate della città, sono rimaste lievemente ferite sei persone, poi trasportate in ospedale.
La prima corsa - Il bilancio della prima corsa è stato fornito dall'assessore alla Salute del Comune spagnolo. Non è chiaro se le ferite, a braccia e gambe, siano state causate dalle corna dei tori o da cadute nella calca. I media spagnoli riferiscono tuttavia che la corsa dei tori, provenienti dall'allevamento di Fuente Ymbro (Cadice), è stata rapida e "pulita". Migliaia di spettatori hanno assistito alla corsa dalle balconate e dalle barricate di legno lungo il percorso. Altri milioni hanno seguito lo spettacolo in diretta televisiva. Anche quest'anno, l'evento non è stato privo di detrattori: sabato 5 luglio, gli attivisti per i diritti degli animali hanno marciato per Pamplona indossando corna, e con macchie di sangue finto sulla pelle, per protestare contro le corse dei tori. Alcuni hanno esposto cartelli con la scritta "Le corride sono peccato".
Fuochi d'artificio e (tanto) vino - Il festival è iniziato domenica 6 luglio con il tradizionale chupinazo, l'esplosione di fuochi d'artificio, dopo la quale i partecipanti si sono spruzzati vino rosso o spumante a vicenda. Sebbene le cornate dei tori non siano rare, molte più persone rimangono contuse e ferite a causa delle cadute e degli scontri tra la folla. I medici accorrono per soccorrere i feriti e trasportare i più gravi in ospedale. Quest'anno, rappresentanti della Piattaforma Yala Nafarroa, eletta dopo un sondaggio popolare, hanno reclamato "la fine del genocidio a Gaza" nella festività internazionale, per sensibilizzare il mondo sul conflitto in Medio Oriente e per rivendicare una "Palestina libera".
Lo storico percorso - La corsa, che si svolge ogni giorno dal 7 al 14 luglio, ha una durata variabile, solitamente fra i due e i quattro minuti in circostanze normali. Il percorso è quello storico, reso celebre da Ernest Hemingway nel suo Fiesta. Ha inizio dalla Cuesta di Santo Domingo, dove i mozos, i partecipanti - residenti e turisti - vestiti di bianco con i tradizionali fazzoletti rossi al collo, attendono la partenza dei tori. Dopo il via, alle 8 in punto, segnate dalla Chiesa di San Fermín, i tori e i cabestros, i buoi guida, inseguono i mossos attraverso la Plaza del Ayuntamiento, proseguono per Calle Mercaderes, affrontano la curva di accesso a Calle Estafeta (il tratto più lungo), e infine superano la curva nota come Telefonica per entrare nell'Arena di Pamplona. Il resto della giornata è dedicato al mangiare, al bere, al ballo e all'intrattenimento culturale. Nel corso dell'ultimo secolo, almeno 15 persone sono morte nelle corse dei tori. Il giorno più sanguinoso è stato il 13 luglio 1980, quando quattro corridori sono stati uccisi da due tori. L'ultima vittima è stata registrata nel 2009.