A Cavanella Po

Rovigo, 500 agnelli da sgozzare per la festa musulmana del sacrificio: protestano gli animalisti

"Non è possibile che nel 2025 continuino certe pratiche", commenta Gabriella Gibin, presidente del Coordinamento tutela animali di Rovigo

07 Giu 2025 - 08:42
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A Cavanella Po, in provincia di Rovigo, è in corso una protesta degli animalisti contro lo sgozzamento di oltre 500 agnelli per la festa musulmana del sacrificio "in deroga alle norme italiane (ed europee) che impongono lo stordimento dell'animale prima del suo abbattimento". Lo riporta il Corriere del Veneto, il quale aggiunge che la deroga è stata introdotta dall'Ue con il regolamento 1099 del 2009 in nome della libertà religiosa. "Non è possibile che nel 2025 continuino certe pratiche. Chiediamo che vengano rispettate le normative italiane e non vengano concesse più deroghe per un rituale che provoca un'inutile sofferenza agli animali", ha dichiarato Gabriella Gibin, presidente del Coordinamento tutela animali di Rovigo. 

"La deroga è stata introdotta per due motivi: per evitare il ricorso a macelli clandestini e favorire l'inclusione. Io sono un'insegnante e questo non è il modo di fare integrazione, anche perché, dalla mia esperienza diretta, solo una parte, di fatto minoritaria, dei fedeli continua il rito del sacrificio, abbandonato dalla maggior parte dei musulmani", ha aggiunto Gibin. 

Gli animalisti stanno presidiando il macello in cui avviene la pratica: l'allevamento di Claudio Nardin. "Noi siamo stati autorizzati a procedere per una questione di pubblica utilità, per evitare che ci fosse chi, cosa che purtroppo accade ancora, procedesse da solo acquistando, nonostante sia vietato, l'animale e abbattendolo. Succedeva lungo golene e fiume e poi si trovava di tutto", ha spiegato Nardin.  

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