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Israele, prosegue la liberazione degli ostaggi: Uri Megidish è a casa

La soldatessa 19enne era una delle vedette messa a guardia del kibbutz di Nahal Oz, brutalmente assaltato dai miliziani di Hamas il 7 ottobre. Sta bene, lo dicono i medici

Uri Megidish, uno degli ostaggi che Hamas aveva imprigionato nella striscia di Gaza, è libera.

La soldatessa 19enne era una delle vedette messa a guardia del kibbutz di Nahal Oz, brutalmente assaltato dai miliziani di Hamas il 7 ottobre. E' stata liberata dalle Forze di difesa israeliana nel corso delle incursioni di terra avviate nell'exclave palestinese la notte tra il 27 e il 28 ottobre. Uri sta bene, lo dicono i medici.

L'abbraccio con la famiglia - Uri Megidish, trovata dai medici in buone condizioni di salute, dopo essere stata liberata, ha incontrato la sua famiglia. Non è un incontro intimo. Ci sono gli psicologi, gli amici, i parenti. In fondo è come ci fosse l’intero Israele perché tutti vorrebbero che figli, figlie, mariti, mogli, nonni, nonne, fidanzati, fidanzate in mano ad Hamas venissero rilasciati e tornassero sani e salvi come lei. Una foto in giardino per l’ufficio stampa del governo e la festa comincia.

 

Gli ostaggi - Al 24esimo giorno di conflitto tra Israele e Hamas restano ancora circa 230 persone in ostaggio. Tra queste c'era Shani Louk, la giovane tedesca rapita da Hamas mentre partecipava a un festival musicale presso il kibbutz di Reim, e purtroppo morta. Il responsabile degli aiuti Onu Martin Griffiths ha incontrato a Gerusalemme i parenti degli ostaggi detenuti a Gaza. "Ci sono 230 israeliani che sono tenuti in ostaggio dal 7 ottobre. Nelle ultime tre settimane, le loro famiglie hanno vissuto in agonia, senza sapere se i loro cari sono vivi o morti", ha detto Griffiths. "Non riesco nemmeno a immaginare cosa stiano passando".

L'annuncio della liberazione - "La soldatessa Uri Magidish è stata rilasciata nel corso di un'operazione di terra, dopo essere stata rapita dall'organizzazione terroristica Hamas il 7 ottobre". Questo il breve comunicato con cui l'esercito israeliano ha comunicato la fine di un incubo. Le Idf (Forze di difesa israeliana) hanno annunciato che, insieme al servizio di sicurezza interna israeliano Shin Bet, "continueranno a compiere ogni sforzo per ottenere il rilascio degli ostaggi". 

L'operazione dell'esercito - L'operazione con è stata liberata la soldatessa Uri Magidish non è avvenuta casualmente, ma è stata progettata per alcuni giorni dopo che lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno aveva ottenuto informazioni sul suo luogo di prigionia a Gaza. Lo riferiscono i media secondo cui le forze israeliane (esercito e Shin Bet assieme) sono riuscite a sorprendere i rapitori e a riportarla indenne in Israele. All'operazione - secondo la televisione commerciale Canale 13 - hanno preso parte "decine di agenti dello Shin Bet, se non centinaia". Il blitz è stato reso possibile - ha aggiunto - dalla presenza all'interno di Gaza delle forze dell'esercito israeliano. Le forze israeliane non hanno avuto perdite. Il luogo in cui Megidish si trovava, da sola, non è stato reso noto.

 

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