Gli emendamenti introdotti nel 2024 vincolano i Paesi nella risposta sanitaria in caso di emergenze
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Gli Stati Uniti e anche l'Italia hanno rifiutato di firmare le modifiche, vincolanti, apportate nel 2024 al Regolamento sanitario dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Per la Casa Bianca infatti le nuove norme sulla lotta alle pandemie violano la sovranità statunitense. Anche Roma ha rifiutato di firmare i nuovi vincoli attraverso una lettera del 18 luglio, firmata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, e diretta al direttore generale Oms, Tedros Ghebreyesus.
Gli emendamenti del 2024 al Regolamento sanitario internazionale introducono il concetto di "urgenza pandemica" e prevedono "maggiore solidarietà ed equità" all'interno dell'Oms. L'amministrazione Trump ha rifiutato gli emendamenti sottolineando che i cambiamenti rischiano di interferire in modo "ingiustificato" con il diritto sovrano nazionale di elaborare politiche sanitarie. Il ministro della Sanità, Robert Kennedy jr, e il segretario di Stato, Marco Rubio, in una nota congiunta hanno sostenuto che "questi emendamenti rischiano di ostacolare indebitamente il nostro diritto sovrano a elaborare la nostra politica sanitaria. Noi metteremo gli americani al centro di tutte le nostre azioni, e non tollereremo nessuna politica internazionale che attenti alla libertà di espressione, alla vita privata o alle libertà individuali degli americani". Il presidente Donald Trump ha fatto uscire quest'anno gli Stati Uniti dall'Oms, ma secondo il Dipartimento di Stato gli emendamenti al Regolamento erano ancora vincolanti per il Paese.
L'Italia si allinea così alla posizione Usa. Gli emendamenti vanno nella direzione di un quadro giuridicamente vincolante per rispondere alle emergenze di salute pubblica. "Ai sensi dell'articolo 61 del Regolamento sanitario internazionale (2005), per mezzo di questa lettera le notifico il rifiuto di parte italiana di tutti gli emendamenti adottati", si legge.
"Le scrivo - si legge nella lettera inviata dal ministro Schillaci al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus - con riferimento alla sua comunicazione del 19 settembre 2024 sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (2025) adottati dalla 77/ma Assemblea mondiale della sanità con la risoluzione n.WHA77.17. Come indicato dal comma 3 dell'articolo 55 e dal comma 2 dell'articolo 59 del Regolamento sanitario internazionale (2005), tali emendamenti entreranno in vigore a 12 mesi dalla sopra citata comunicazione, ovvero il 19 settembre 2025, eccetto per quelle Parti che avranno notificato al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità la loro decisione di rifiutare o di formulare delle riserve nei confronti dei citati emendamenti". Pertanto, continua la lettera, "ai sensi dell'articolo 61 del Regolamento sanitario internazionale (2005), per mezzo di questa lettera le notifico il rifiuto di parte italiana di tutti gli emendamenti adottati dalla 77/ma Assemblea mondiale della Sanità con la risoluzione WHA77.17".
Alla a 77ª Assemblea Mondiale della Sanità, che si è svolta dal 27 maggio al 1 giugno 2024 a Ginevra, i Paesi membri hanno adottato emendamenti al Regolamento sanitario internazionale, un quadro giuridicamente vincolante per rispondere alle emergenze di salute pubblica, per introdurre appunto il concetto di "emergenza pandemica" e "maggiore solidarietà ed equità".