LA STRETTA

Maxi sequestro in Libia delle bambole Labubu: "Violano la morale islamica, non vendeteli"

La città di Sabha ha vietato la commercializzazione dei pupazzetti che stanno spopolando in tutto il mondo

18 Ago 2025 - 09:28
 © IPA

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La moda dei Labubu non piace in Libia. La direzione per la Sicurezza di Sabha, importante centro del sud del Paese, ha sequestrato e distrutto un numero imprecisato dei popolari pupazzi prodotti dal colosso cinese di giocattoli Pop Mart, ritenendoli un fenomeno commerciale "negativo" e in contrasto con i valori sociali e religiosi del Paese. La "retata" avvenuta in diversi negozi è stata accompagnata da un avvertimento ai commercianti a non vendere né importare i pupazzi, con l'annuncio di azioni legali in caso di violazioni. Le autorità hanno quindi vietato la commercializzazione dei Labubu in città, definendola una "tendenza negativa" che "viola la morale sociale e islamica". Al momento, non risultano provvedimenti di carattere nazionale.

Cosa sono i Labubu

 I Labubu sono bambole da collezione create dall'illustratore di Hong Kong Kasing Lung. Questi pupazzi fanno parte di una serie più ampia chiamata "The Monsters" e sono diventati molto popolari grazie alla loro distribuzione tramite blind box, ossia scatole a sorpresa. La Labubu-mania è tuttavia scoppiata dopo che una cantante del gruppo K-Pop Blackpink si è fatta fotografare con uno di questi pupazzi attaccati alla borsa. Da lì a pochi mesi, in tutto il mondo, si sono formate lunghe code davanti ai negozi che le vendono per cercare di accaparrarsene una.

In Usa, invece...

 Se in Libia i Labubu vengono sequestrati per non essere venduti, in altre aree del mondo vanno a ruba. Nel vero senso della parola. Nell'americana La Puente, a 29 chilometri da Los Angeles, la scorsa settimana un trio di ladri mascherato ha sottratto una grossa quantità di Labubu da un negozio per un totale di 7mila dollari. Il video delle telecamere di videosorveglianza dell'attività, che hanno ripreso tutte le fasi criminali - dall'irruzione nel cuore della notte allo svaligiamento in pochi minuti - è stato postato su Instagram dal titolare ed è diventato in poco tempo virale.

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