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Israele, polemiche per lo scatto di una vittima di Hamas che vince il premio "Foto dell'anno"

L'immagine, di particolare crudezza, mostra i terroristi festeggiare sul cadavere della giovane Shani Louk. Il padre: "È una delle foto più importanti degli ultimi 50 anni"

Israele, polemiche per lo scatto di una vittima di Hamas che vince il premio "Foto dell'anno" - foto 1
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Sta suscitando polemiche in Israele il premio vinto dal fotografo palestinese Ali Mahmoud per la foto che ritrae su un pickup il corpo martoriato dell'israeliana Shani Louk portato via dai miliziani di Hamas il 7 ottobre.

"È una delle immagini più importati degli ultimi 50 anni", ha detto però il padre della ragazza in difesa dello scatto.

Israele, polemiche per lo scatto di una vittima di Hamas che vince il premio "Foto dell'anno" - foto 2
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La foto vincitrice

 Il premio Pictures of the Year, gestito dal Donald W. Reynolds Journalism Institute presso la Missouri School of Journalism, include una categoria "Team Picture Story of the Year" che riconosce "lo sforzo collaborativo di uno staff di fotografi che copre un singolo argomento o notizia". Il primo posto è stato assegnato a una selezione di 20 foto della guerra Israele-Hamas scattate dai fotografi dell'Associated Press (AP).

La prima foto della selezione è stata scattata da Ali Mahmoud e raffigura il momento terribile in cui il corpo della 22enne Shani Louk viene trasportato sul retro di un camion dai terroristi di Hamas che ridono e se ne prendono gioco. La didascalia recita: “I militanti palestinesi tornano nella Striscia di Gaza con il corpo di Shani Louk, una cittadina tedesco-israeliana, durante il loro attacco transfrontaliero contro Israele, sabato 7 ottobre 2023”.

Le polemiche e le accuse al fotografo

 La raccolta, che include foto di AP che ritraggono sia israeliani che palestinesi nei giorni successivi al 7 ottobre, è stata pubblicata su Instagram e ha subito attirato molte critiche. Alcuni utenti infatti, sostenevano che il fotografo e l'agenzia avessero mancato di rispetto alla vittima e alla sua famiglia scattando foto angoscianti e vincendo un premio per averle mostrate. In particolare, il freelance palestinese Ali Mahmud, autore dello scatto, è stato in seguito accusato da Israele di essere “embedded” con Hamas, di essere stato cioè preallertato dell’attacco e di aver avuto perciò l’occasione di scattare foto di scene terribili, insieme ad altri tre colleghi che poi hanno venduto gli scatti, oltre che ad Ap, a Cnn e Reuters. Contro di lui una causa è in corso, anche se il reporter ha sempre negato ogni tipo di accusa.

Le dichiarazioni del padre della giovane

 Nissim Louk, il padre di Shani, è invece intervenuto in difesa dello scatto. Al sito di informazione Ynet, l'uomo ha dichiarato: "È positivo che la foto abbia vinto il premio, è una delle foto più importanti degli ultimi 50 anni. Queste sono alcune delle foto che plasmano la memoria umana, l'ebreo che alza le mani, i paracadutisti al Muro del Pianto, foto che simboleggiano un'epoca. Questa documentazione di Shani e di Noa Argamani sulla motocicletta, simboleggiano quest'epoca. Penso che sia una buona cosa usarla per informare sul futuro. Se comincio a piangere, cosa ne verrà fuori? Questa è storia. Tra 100 anni guarderanno e sapranno cosa è successo qui. Viaggio per il mondo e tutti sanno chi è Shani.

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