A "Quarto Grado" Angelica racconta come i residenti stanno vivendo gli attacchi: "Hanno preso d'assalto i supermercati"
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Mentre sui cieli di Israele piovono centinaia di missili lanciati dall'Iran, in risposta all'attacco sferrato da Tel Aviv ai siti nucleari, la popolazione si prepara a trascorrere la notte nei bunker. Tra loro c'è Angelica che a "Quarto Grado" racconta come l'allarme sia scattato anche in un kibbutz a pochi chilometri dal confine con il Libano. "Da 4 ore non smettiamo di ricevere messaggi dall'Idf", dice la docente.
"In questo momento tutta Israele è nei rifugi, lo confermano i miei parenti che vivono a Gerusalemme, a Cesarea e nel sud", prosegue la donna che poi spiega come suo figlio a Tel Aviv abbia sentito un missile cadere vicino al suo rifugio. "Da 18 mesi riceviamo missili tutto il tempo e solo il sistema Iron Dome riesce a colpire il 95% di quello che viene lanciato", afferma. E sui rischi che possibili frammenti possano toccare terra aggiunge: "Quando Iron Dome colpisce un missile, questo si deflagra in mille pezzi e se cade ognuno potrebbe pesare anche dieci chili".
In attesa della terza ondata di missili da Teheran dopo le prime che hanno colpito Gerusalemme e Tel Aviv, Angelica spiega come la popolazione era preparata sin dalla mattina e ha fatto incetta di scorte. "Non sappiamo quanto dovremo stare chiusi, appena hanno dato l'ordine di uscire la gente han preso d'assalto i supermercati", racconta.