L'Onu: "In due mesi uccisi mille palestinesi che cercavano cibo". Appello di 25 Paesi, tra cui l'Italia: "La guerra deve finire subito". Il patriarca Pizzaballa: "Tutto ciò non è giustificabile"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 655. Papa Leone XIV afferma che Gaza è uno dei luoghi di guerra in cui si potrebbe recare, ma anche che "non è necessariamente la formula per ottenere la pace". È di almeno 60 morti il bilancio dei nuovi attacchi israeliani nella Striscia. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) stima che almeno "mille persone affamate sono state uccise a Gaza mentre cercavano aiuti alimentari" dalla fine di maggio. "Tutto questo è ingiustificabile e inaccettabile", dice il cardinale di Gerusalemme Pizzaballa, mentre il Papa ha chiamato il leader dell'Anp Abu Mazen per enfatizzare "l'urgenza di aiuti umanitari". I ministri degli Esteri dell'Italia e di altri 24 Paesi intanto hanno firmato un appello rivolto a Israele in cui si afferma che "la guerra a Gaza deve finire ora". Intanto il governo iraniano ha diffuso il conteggio aggiornato delle perdite di Teheran durante la guerra dei 12 giorni contro Israele.
Alcuni rappresentanti di alto livello di Israele e Siria si riuniranno giovedì per tentare di raggiungere un accordo per mettere fine alle violenze nel Sud del Paese, con la mediazione degli Stati Uniti. Si tratterà del primo incontro tra i rappresentanti dei due Paesi dopo la crisi scattata la settimana scorsa a Suwayda.
Almeno 15, tra cui sei bambini, sono rimaste uccise in un nuovo attacco israeliano contro un edificio che ospitava sfollati palestinesi a nord-ovest di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera, citando una fonte dell'ospedale al-Shifa.
Il Parlamento israeliano, la Knesset, discuterà e probabilmente approverà domani una mozione a favore dell'annessione della Cisgiordania. La proposta è stata avanzata da tre parlamentari: Simcha Rothman e Dan Illouz, esponenti della coalizione di governo, e Oded Forer, del partito di opposizione di destra Yisrael Beytenu. Le mozioni in agenda non hanno "implicazioni pratiche e non avranno impatti sullo status legale della Cisgiordania".
La maggior parte delle questioni in discussione nei negoziati tra Israele e Hamas per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è "quasi chiusa". È invece ancora da concordare la profondità del perimetro che rimarrà sotto il controllo israeliano nella Striscia di Gaza. Lo riferisce una fonte della sicurezza israeliana.
L'inviato della Casa Bianca per il Medioriente, Steve Witkoff, si è recato nella regione. L'auspicio è il raggiungimento di un cessate il fuoco e un accordo tra le parti per un corridoio umanitario "il prima possibile".
"Io a Gaza? Veramente ci sono tanti luoghi dove io personalmente vorrei recarmi. Bisogna incoraggiare tutti a lasciare le armi, il commercio che c'è dietro ogni guerra e il traffico delle armi. Le persone diventano solo strumenti senza valori noi dobbiamo insistere sulla dignità di ogni essere umano. Cristiani, musulmani: tutti sono figli di Dio". Lo ha dichiarato Papa Leone XIV.
La situazione in atto a Gaza "non è più accettabile". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Villa Madama a margine della cerimonia di giuramento dei giovani diplomatici. "Israele deve essere fermato. Ma noi abbiamo detto subito: fine delle ostilita', basta con i bombardamenti, basta con gli attacchi alla popolazione civile e immediata liberazione degli ostaggi israeliani, che sono nelle mani dei terroristi. Basta sofferenze per i civili, che siano essi israeliani, siano essi palestinesi, e poi dopo bisognerà vedere come ricostruire la Palestina, come dare uno Stato al popolo palestinese, ma ora basta con le sofferenze. Ci sono troppi morti, l'abbiamo detto in maniera molto chiara", ha detto Tajani. "Anche Israele deve comprendere che la situazione ormai è inaccettabile, perché non c'è giustificazione per ciò che sta accadendo", ha affermato il ministro.
È salito a 59.106 palestinesi morti e 142.511 feriti il bilancio degli attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) dal 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il movimento islamista palestinese Hamas.
"I civili non possono essere bersagli. Mai. Le immagini provenienti da Gaza sono insopportabili. L'Ue ribadisce il suo appello a favore di un flusso libero, sicuro e rapido degli aiuti umanitari. E per il pieno rispetto del diritto internazionale e umanitario. I civili di Gaza hanno sofferto troppo, per troppo tempo. Bisogna finirla ora. Israele deve mantenere le promesse fatte". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
"L'uccisione da parte di Israele di civili in cerca di aiuti a Gaza è indifendibile. Ho parlato di nuovo con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar per ricordare il nostro accordo sul flusso di aiuti e ho chiarito che l'esercito deve smettere di uccidere le persone nei punti di distribuzione". Lo scrive in un tweet l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas, avvertendo che "tutte le opzioni restano sul tavolo se Israele non mantiene le sue promesse".
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) stima che "1.000 persone affamate sono state uccise a Gaza mentre cercavano aiuti alimentari" dalla fine di maggio. La Striscia è un "inferno in terra" con medici che svengono per la fame e la stanchezza, ha ammonito il capo dell'Agenzia, Philippe Lazzarini, citato dai media internazionali.
"Gli aiuti umanitari non sono solo necessari, sono una questione di vita o di morte. Rifiutarli non è un ritardo, ma una condanna. Ogni ora senza cibo, acqua, medicine e riparo causa un profondo danno". Lo dice il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. "Lo abbiamo visto: uomini che resistono al sole per ore nella speranza di un semplice pasto. Questa è un'umiliazione. È moralmente inaccettabile e ingiustificabile". "E oggi - aggiunge - alziamo la voce in un appello ai leader di questa regione e del mondo: non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta".
Sono 25 le persone morte per la fame a Gaza, inclusi diversi bambini, da domenica. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa dopo l'annuncio della morte oggi di un bambino di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, e di un neonato di 40 giorni nel nord del territorio.
Un neonato di 40 giorni e un bambino sono morti a Gaza a causa della malnutrizione. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti mediche. L'emittente riporta che a riferire del bimbo di 40 giorni sono state fonti del complesso medico Al-Shifa, che hanno identificato la vittima come Yousef Al-Safadi, riferendo che è morto nel nord della Striscia. L'altro bambino è morto invece era di Khan Younis, nel sud della Striscia, ed è stato identificato come Abdul Hamid Al-Ghalban.
E' di oltre 40 morti dall'alba di oggi il bilancio degli attacchi israeliani a Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa, precisando che tra le vittime ci sono 7 persone uccise mentre attendevano aiuti umanitari nei pressi del corridoio di Netzarim.
Il governo iraniano ha diffuso il conteggio aggiornato delle perdite di Teheran durante la guerra dei 12 giorni contro Israele. La portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani ha dichiarato che il bilancio delle vittime della guerra è salito a 1.062. Il conteggio precedente era di 935 persone morte. Tra le vittime ci sono 102 donne e 38 bambini. Il ministro delle Comunicazioni iraniano, invece, ha riferito che, durante la medesima guerra, la Repubblica Islamica "ha assistito a oltre 20.000 attacchi informatici". "In molti casi, siamo riusciti a gestirli", ha aggiunto.
I ribelli Houthi yemeniti, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato oggi la responsabilità di un attacco contro l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele, dove l'Esercito (Idf) aveva dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen. Le forze Houthi, che controllano ampie zone del Paese, hanno condotto un'operazione contro l'aeroporto Ben Gurion "utilizzando un missile balistico ipersonico", ha dichiarato in un comunicato il loro portavoce militare, Yahya Saree.
Le autorità sanitarie di Gaza affermano che nelle prime ore di oggi almeno 12 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in un attacco israeliano a Gaza City, nel nord della Striscia: lo riporta il Guardian. Secondo le fonti, i carri armati dell'Esercito (Idf) hanno aperto il fuoco sulle tende che ospitavano gli sfollati nel campo di al-Shati, nella parte occidentale della città. Nessun commento finora da parte di Israele.
L'Iran non abbandonerà il suo programma nucleare, in particolare l'arricchimento dell'uranio, nonostante i "gravi danni" causati ai suoi impianti dai bombardamenti statunitensi: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "È stato interrotto perché, sì, il danno è grave. Ma è chiaro che non possiamo abbandonare l'arricchimento, perché è un risultato dei nostri scienziati", ha dichiarato nel programma Bret Baier sul canale americano Fox News. "E ora, più di questo, è una questione di orgoglio nazionale", ha aggiunto, sottolineando che qualsiasi futuro accordo nucleare iraniano deve includere il diritto all'arricchimento. Alla domanda se l'uranio arricchito fosse stato salvato nonostante i bombardamenti, il ministro ha risposto di non avere "informazioni dettagliate" sulla questione, ma che l'agenzia atomica iraniana sta lavorando "per valutare cosa sia successo esattamente al nostro materiale nucleare, il nostro materiale arricchito".
Le sirene di allarme hanno suonato poco fa in varie aree di Israele dopo l'individuazione di un missile proveniente dallo Yemen. Lo fanno sapere le Forze di difesa israeliane, precisando che il missile è stato intercettato.
Donald Trump ha "un buon rapporto di lavoro" con Benjamin Netanyahu ma "è stato colto di sorpresa dai bombardamenti in Siria e anche da quello di una chiesa cattolica a Gaza": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt parlando con i reporter. "In entrambi i casi, il presidente ha chiamato rapidamente il primo ministro israeliano per porre rimedio alla situazione", ha aggiunto.