Fonti a Sky News Arabia: i colloqui tra Iran e Gran Bretagna, Germania e Francia sul nucleare saranno a Ginevra il 27 luglio. Media: "Casa Bianca irritata con Netanyahu, si comporta da pazzo"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 653. Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito che dall'alba 105 palestinesi sono stati uccisi dall'esercito israeliano, tra cui 92 in attesa di aiuti umanitari vicino a centri di distribuzione. Lo riferisce Al Jazeera. Intanto Papa Leone torna a chiedere lo stop della violenza a Gaza e all'Angelus prega: "Si fermi subito la barbarie della guerra e si raggiunta una risoluzione pacifica". Alcune fonti riferiscono a Sky News Arabia che i colloqui tra Iran e Gran Bretagna, Germania e Francia sul nucleare si terranno a Ginevra il 27 luglio. Intanto Israele e Siria hanno "concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i Paesi vicini. Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini". Lo hanno comunicato prima l'ambasciatore americano in Turchia Tom Barrack, e poi lo stesso presidente siriano.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha un'infiammazione intestinale dovuta all'ingestione di cibo avariato. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro, spiegando che Netanyahu ha iniziato a sentirsi male durante la notte ed è stato visitato a casa dal dottor Alon Hershko, direttore del dipartimento di medicina interna dell'Ospedale universitario Hadassah di Ein Kerem. Le condizioni di Netanyahu sono state dichiarate buone. "In conformità con le istruzioni dei suoi medici, il primo ministro riposerà a casa per i prossimi tre giorni e da lì condurrà gli affari di Stato", afferma l'ufficio del premier, che stamattina non ha partecipato alla consueta riunione settimanale del governo. Le udienze del processo a Netanyahu per corruzione previste questa settimana non si terranno a causa delle sue condizioni di salute, riprenderanno solo dopo la fine della pausa estiva a settembre.
La Casa Bianca sarebbe irritata nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo gli attacchi in Siria e il bombardamento della chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza. A raccogliere l'irritazione di Washington è il sito americano Axios, che cita diversi funzionari: "Bibi si comporta come un pazzo. Bombarda tutto in continuazione. Questo potrebbe minare ciò che Trump sta cercando di fare. Un secondo ufficiale senior degli Stati Uniti ha anche sottolineato il bombardamento di una chiesa a Gaza questa settimana, che ha portato il presidente Trump a chiamare Netanyahu e chiedere spiegazioni: "La sensazione è che ogni giorno ci sia qualcosa di nuovo. Che diavolo?". Un terzo funzionario Usa ha affermato che "c'è un crescente scetticismo all'interno dell'amministrazione Trump riguardo a Netanyahu, l'idea che il suo dito sul grilletto è troppo ansioso e che è troppo distruttivo. Netanyahu è a volte come un bambino che non sa comportarsi".
Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito che dall'alba di oggi 105 palestinesi sono stati uccisi dall'esercito israeliano, tra cui 92 in attesa di aiuti umanitari vicino a centri di distribuzione. Lo riferisce Al Jazeera.
Il capo di Stato maggiore delle Idf, tenente generale Eyal Zamir, ha affermato che l'esercito ha presentato alla leadership politica diverse linee d'azione per il proseguimento dell'offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza. "I vostri successi operativi qui - l'eliminazione dei terroristi, la distruzione delle infrastrutture sopra e sotto terra, la conquista e la bonifica di vaste aree - ci permetteranno di apportare un cambiamento nei nostri modelli operativi", ha dichiarato Zamir alle truppe durante una visita odierna al quartiere di Shejaiya a Gaza City, secondo quanto riporta il Times of Israel. Zamir ha detto che le Idf "implementeranno nuove formazioni operative che rafforzeranno i nostri punti di forza, ridurranno le nostre vulnerabilità e approfondiranno i progressi operativi. Queste metteranno sempre più pressione su Hamas e ridurranno l'erosione delle nostre forze, abbiamo presentato le opzioni alla leadership politica e stabilizzeremo la situazione secondo i nostri interessi".
Almeno 84 persone, tra cui 73 richiedenti aiuti, sono state uccise dagli attacchi israeliani a Gaza. Più di 200 sono rimaste ferite, secondo l'ultimo aggiornamento di al Jazeera. In particolare, l'emittente cita il ministero della Salute palestinese, che adesso riferisce di almeno 73 persone in attesa di aiuti uccise a Gaza dagli attacchi israeliani. Da maggio, più di 900 persone in cerca di aiuti alimentari sono state uccise a Gaza.
Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 è salito a 58.895 morti e 140.980 feriti. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas annuncia che, per la prima volta dal 2006, si terranno le elezioni per il Consiglio nazionale palestinese entro la fine dell'anno. Il Consiglio nazionale palestinese è l'organo legislativo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). Un tempo era l'unico rappresentante del popolo palestinese a livello internazionale, ma il suo potere è diminuito con l'avvento dell'Anp come proto-governo palestinese, e oggi riveste principalmente un significato interno simbolico. Come l'Anp, è dominato dal movimento Fatah. Il testo della decisione presidenziale indica che il Consiglio nazionale palestinese sarà composto da 350 membri, due terzi dei quali rappresenteranno la patria e l'altro terzo rappresenterà la diaspora. L'annuncio sembra un tentativo di rilanciare la legittimità dell'Anp e dell'Olp, che da tempo stanno attraversando una profonda crisi di popolarità in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
I colloqui dell'Iran con i Paesi dell'E3, ovvero Regno Unito, Germania e Francia, sul nucleare si terranno a Ginevra il 27 luglio. Lo riferiscono fonti alla tv Sky News Arabia, ripresa dalla Tass.
"Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto". Lo ha detto all'Angelus papa Leone XIV sulla situazione del Medio Oriente e di Gaza e dopo "l'attacco militare" alla parrocchia della sacra Famiglia a Gaza City. "Alla comunità internazionale - ha ripreso - rivolgo l'appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l'obbligo di tutela dei civili nonché il divieto di punizione collettiva di uso indiscriminato della forza e lo spostamento forzato della popolazione".
"Dobbiamo dialogare e lasciare le armi", "il mondo non sopporta più" la guerra, "dobbiamo pregare e avere fiducia in Dio". Lo ha detto papa Leone, intervistato dai giornalisti all'uscita dalla messa nella cattedrale di Albano. Su Gaza, "abbiamo insistito sulla necessità di proteggere i luoghi sacri - ha aggiunto - e lavorare insieme in questo senso, lasciare tanta violenza e tanto odio".
Almeno 54 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza. Tra le vittime, 51 erano in attesa degli aiuti umanitari vicino ai centri di distribuzione. E' quanto riporta Al Jazeera, citando fonti mediche.
Teheran ha raggiunto un accordo con Gran Bretagna, Francia e Germania (la troika europea E3), per la ripresa dei colloqui sulla questione nucleare iraniana: lo riporta l'agenzia di stampa Tasmin, che cita una fonte informata sui fatti. "Il principio dei negoziati è stato concordato, ma le consultazioni in merito al momento e al luogo dei negoziati sono in corso, e il Paese in cui si svolgeranno i futuri negoziati non è stato ancora definito", ha affermato la fonte. Secondo Tasnim, i colloqui si terranno a livello dei viceministri degli Esteri dell'Iran e dei tre Paesi Ue.
Le truppe dell'Esercito israeliano (Idf) "stanno espandendo le attività di terra nell'area di Jabaliya", nel nord della Striscia di Gaza: lo riferisce oggi l'Idf, sottolineando che i soldati "operano contro le organizzazioni terroristiche della zona". "Finora sono stati smantellati centinaia di siti di infrastrutture terroristiche, sono state localizzate numerose armi e decine di terroristi sono stati eliminati - si legge in un comunicato stampa pubblicato su Telegram -. Le truppe del Genio da combattimento della 401esima Brigata hanno individuato e smantellato i tunnel sotterranei del terrore nell'area di Jabaliya, che misurano 2,7 chilometri di lunghezza e circa 20 metri di profondità".
L'Esercito israeliano (Idf) ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, mentre si prepara ad iniziare le operazioni di terra nella città per la prima volta dall'inizio della guerra. Lo riporta il Times of Israel. "L'Idf continua ad operare con grande forza per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture del terrore nella zona, mentre espande le sue attività in un'area in cui non ha mai operato prima", ha affermato su X il portavoce dell'Idf in lingua araba, Avichay Adraee.
Il governo siriano ha annunciato l'invio di una carovana medica urgente nella provincia meridionale di Sweida, epicentro di violenti scontri a sfondo etnico, dopo l'apertura di corridoi umanitari che consentono la ripresa dei soccorsi e i trasferimenti dei civili. A guidare la missione sarà lo stesso ministro della Sanità, Musab al Ali, accompagnato da un'equipe di medici e venti ambulanze completamente attrezzate.
I combattenti tribali sono stati evacuati dalla città meridionale siriana di Sweida e i violenti scontri sono cessati, secondo il governo siriano. "Dopo gli intensi sforzi del Ministero degli Interni per attuare l'accordo di cessate il fuoco, a seguito del dispiegamento delle sue forze nelle regioni settentrionali e occidentali del governatorato di Sweida, la città di Sweida è stata evacuata da tutti i combattenti tribali e gli scontri nei quartieri cittadini sono cessati", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Interni, Noureddine al-Baba, in un post su Telegram.
La Protezione civile di Gaza ha detto che sabato il fuoco israeliano ha ucciso 39 persone e ne ha ferite più di 100 nei pressi di due centri di soccorso, tra i più recenti decessi di palestinesi in cerca di cibo. Le morti di persone in attesa di aiuti in enormi folle vicino ai punti di ristoro a Gaza sono diventate un evento regolare, con le autorità del territorio che spesso attribuiscono la colpa al fuoco israeliano.
Decine di migliaia di israeliani hanno protestato ieri sera nel centro di Tel Aviv per chiedere un accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media israeliani. Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito che i manifestanti hanno marciato nel centro di Tel Aviv con striscioni e gridando slogan per la fine della guerra e l'immediato ritorno degli ostaggi.