Decine di camion di aiuti entrati a Gaza, centinaia di persone in attesa del cibo
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Gaza, la vicepresidente Ue Ribera: "Le immagini della fame nella Striscia come Auschwitz, questo spettacolo è intollerabile e inumano". Londra riconoscerà lo Stato di Palestina a settembre. Netanyahu: "Starmer premia Hamas e punisce le sue vittime"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 664. Il premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Benjamin Netanyahu durante il quale ha "insistito sulla necessità di mettere immediatamente fine alle ostilità". Intanto, dopo la Francia e il Regno Unito, anche il Canada ha annunciato che a settembre riconoscerà lo Stato palestinese. La vicepresidente esecutiva Ue Ribera dice che a Gaza "stiamo assistendo a uno spettacolo intollerabile e inumano. Le immagini delle persone che muoiono di fame nella Striscia ricordano altri momenti tragici della storia, come la liberazione di Auschwitz".
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La Slovenia ha annunciato che vieterà il commercio di armi con Israele a causa della guerra a Gaza. "La Slovenia è il primo paese europeo a vietare l'importazione, l'esportazione e il transito di armi da e verso Israele", ha dichiarato il governo in una nota, aggiungendo di agire in modo indipendente perché l'Unione "non era in grado di adottare misure concrete" come richiesto.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha avuto oggi pomeriggio due colloqui telefonici con il primo ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese Mohammad Mustafa e con la ministra degli Affari Esteri Varsen Aghabekian. Il ministro ha fatto il punto sulle ultime iniziative umanitarie decise dell'Italia, fra cui una nuova evacuazione di bambini palestinesi malati nelle prossime settimane con relativi accompagnatori, per un totale di 50 persone; lo stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro per l'acquisto di beni alimentari; l'ingresso di nuovi aiuti umanitari e l'organizzazione di lanci aerei di aiuti alimentari nei prossimi giorni. Il ministro ha anche ricordato l'azione diplomatica nei confronti del governo israeliano affinché sblocchi gli aiuti rimasti fermi e consenta l'ingresso di altri beni italiani dalla Giordania.
I negoziatori di Hamas a Doha hanno dichiarato ai mediatori di non essere interessati a riprendere i negoziati per il cessate il fuoco finché non si placherà la crisi della fame a Gaza. Lo dichiarano al Times of Israel un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione. Forti le tensioni anche tra Hamas, Egitto e Qatar. Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha accusato Il Cairo di complicità nella crisi umanitaria. Ed è arrabbiato con Doha per aver firmato una dichiarazione alle Nazioni Unite che chiedeva a Hamas di disarmarsi e lasciare il potere, affermano le due fonti.
La Jihad Islamica palestinese ha diffuso un video del rapito Rom Breslavsky, sostenendo che è stato girato prima che i contatti con lui e i suoi carcerieri venissero interrotti. L'organizzazione terroristica aveva già affermato 10 giorni fa che i contatti erano stati persi. "Pretendo subito un incontro con il premier, il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore", ha gridato Tami Breslavsky, la madre di Rom, dopo aver visto il video. "Non mi rispondono nemmeno al telefono", avrebbe aggiunto secondo quanto riportano i media israeliani.
Una fonte politica israeliana di alto livello ha rivelato a Ynet che "si sta formando un'intesa tra Israele e gli Stati Uniti secondo cui, alla luce del rifiuto di Hamas, bisogna passare da un piano per il rilascio di alcuni ostaggi a un piano per la liberazione di tutti i rapiti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Non ci saranno più accordi parziali". La fonte ha aggiunto: "Al momento i contatti sono interrotti. Hamas ha tagliato i rapporti. Non c'è nessuno con cui parlare dall'altra parte. Anche Witkoff ha compreso questa realtà".
Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato che l'Idf ha attaccato il più grande sito di produzione di missili di precisione di Hezbollah in Libano. "La politica di massima repressione contro Hezbollah continuerà. Qualsiasi tentativo da parte dell'organizzazione terroristica di riabilitarsi, ristabilirsi o minacciarci verrà affrontato con una forza senza compromessi. Il governo libanese ha la responsabilità di prevenire violazioni dell'accordo di cessate il fuoco: non permetteremo a Hezbollah di minacciare i residenti del nord e tutti i cittadini di Israele", ha affermato.
Il sistema di distribuzione del cibo a Gaza organizzato dalla Gaza humanitarian fondation è uno "scandalo e una vergogna". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, durante una visita a Cipro. "Voglio chiedere la cessazione delle attività della Fondazione umanitaria di Gaza£, ha affermato il titolare della diplomazia francese. "La distribuzione militarizzata dell'aiuto umanitario ha provocato un bagno di sangue nelle linee di distribuzione", ha aggiunto Barrot.
"I ministri della Difesa Israel Katz e della Giustizia Yariv Levin lavorano da molti anni per attuare la sovranità israeliana in Giudea e Samaria (Cisgiordania). In questo momento, c'è un'opportunità che non dobbiamo perdere". Lo afferma una dichiarazione congiunta dei due ministri israeliani.
Il governo portoghese consulterà il presidente e il Parlamento in vista del riconoscimento dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite a settembre. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro Luis Montenegro in una dichiarazione.
È iniziato l'incontro tra l'inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato il premier dello Stato ebraico su X.
Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 111 palestinesi sono stati uccisi e 820 sono rimasti feriti nella Striscia nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani. Tra le vittime, 91 stavano aspettato gli aiuti umanitari, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, il bilancio è di 60.249 morti e 147.089 feriti. I numeri non sono verificabili autonomamente. Israele non consente ai giornalisti di entrare a Gaza.
"Il modo più rapido per porre fine alla crisi umanitaria a Gaza è che Hamas si arrenda e liberi gli ostaggi!!". Lo scrive sul suo social Truth il presidente Usa Donald Trump.
"Anche la recente conferenza delle Nazioni Unite a New York ha dimostrato che Israele si trova sempre più in una posizione di minoranza". E' quanto ha dichiarato, partendo per il Medioriente, il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, sottolineando anche come "un numero rapidamente crescente di Paesi europei è disposto a riconoscere uno Stato palestinese senza un processo negoziale preliminare".
Hamas "ha informato i mediatori che non riprenderà i negoziati (con Israele) finché la situazione umanitaria a Gaza non migliorerà". Lo riferisce il quotidiano israeliano "The Jerusalem Post", citando fonti anonime. I negoziati indiretti tra Hamas e Israele sono attualmente in una fase di stallo, tra gli avvertimenti dei mediatori che il mancato rinnovo del dialogo potrebbe portare a un grave deterioramento della situazione all'interno della Striscia. Fonti anonime hanno detto all'emittente televisiva qatariota "Al Araby" che Hamas ha ricevuto la controproposta di Israele per un accordo di tregua. Circa due settimane fa, i mediatori - Qatar, Egitto e Stati Uniti - avevano avanzato una proposta di accordo che è stata accettata da Israele. Hamas ha risposto con una controproposta che, secondo i media internazionali, avrebbe incluso modifiche alle condizioni per l'ingresso degli aiuti a Gaza, alle aree da cui l'esercito israeliano dovrebbero ritirarsi e alle garanzie per assicurare una fine permanente della guerra con Israele nella Striscia. Poi il rientro della delegazione israeliana ordinato da Netanyahu.
Fonti mediche nella Striscia affermano che almeno 27 palestinesi sono stati uccisi dall'alba negli attacchi di Israele, secondo quanto riporta Al Jazeera. I raid aerei hanno preso di mira Deir al Balah e la parte settentrionale di Gaza City. Tra le vittime ci sono anche bambini e donne.
Il governo israeliano ha criticato la posizione del Canada che, per voce del premier Mark Carney, si è detto intenzionato a riconoscere a settembre lo Stato di Palestina. "Il cambiamento nella posizione del governo canadese in questo momento è una ricompensa per Hamas e danneggia gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi", si legge in una nota del ministero degli Esteri.
Il Canada riconoscerà uno Stato palestinese a settembre. Lo ha dichiarato il premier Mark Carney parlando con i giornalisti. "Il Canada è da tempo impegnato a favore di una soluzione a due Stati, uno Stato palestinese indipendente, vitale e sovrano che viva fianco a fianco con lo Stato di Israele in pace e sicurezza", ha affermato Carney, affiancato dalla ministra degli Esteri Anita Anand. La decisione di Ottawa fa seguito a quelle annunciate dalla Francia e dal Regno Unito.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. La premier, prosegue la nota, "ha insistito sulla necessità di porre immediatamente fine alle ostilità, a fronte di una situazione a Gaza che - ha sottolineato - è insostenibile e ingiustificabile". "La conversazione - continua Palazzo Chigi - ha costituito anche l'occasione per ribadire l'urgenza indifferibile di garantire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli alla popolazione civile, rinnovando l'impegno dell'Italia in tale ambito, tramite l'iniziativa Food for Gaza. Grazie all'impegno italiano saranno accolti ulteriori 50 civili palestinesi e verrà predisposto il lancio di aiuti per la popolazione di Gaza".