LIVE
Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Gaza, Trump: "Il cessate il fuoco è possibile" | L'ambasciatore tedesco in Israele: "I coloni sono criminali"

Nuovi attacchi: almeno 13 morti, anche bambini. Parolin: "Riconoscere la Palestina? Il Vaticano lo ha fatto da tempo". L'inquilino della Casa Bianca in merito: "Non prendo posizione"

di Redazione online
28 Lug 2025 - 23:47

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 661. Non si placano i bombardamenti israeliani su Gaza. Nella nuova ondata di raid sono morte almeno 13 persone, tra cui anche bambini. Nonostante tutto è ancora ottimista il presidente Usa, Donald Trump, che è più che convinto che "il cessate il fuoco" sia "ancora possibile". L'ambasciatore tedesco in Israele Steffen Seibert, commentando l'attacco da parte di coloni israeliani a Taybeh, un villaggio cristiano vicino a Ramallah, in Cisgiordania, ha detto: "Che attacchino un villaggio cristiano o una comunità di pastori palestinesi musulmani, questi coloni estremisti possono affermare che Dio abbia dato loro la terra. Ma non sono altro che criminali abominevoli per qualsiasi fede". Domenica, intanto, dall'Egitto sono arrivati a Gaza decine di camion carichi di aiuti umanitari per la popolazione. Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha sottolineato che la Santa Sede ha riconosciuto la Palestina "da tempo". Il presidente americano Donald Trump, invece, ha detto di non voler prendere una posizione sul riconoscimento dello Stato palestinese. E poi ha aggiunto: "Ho visto immagini di bambini molto affamati a Gaza". Gli Usa contro la conferenza Onu sulla Palestina: "Uno show".

Decine di camion di aiuti entrati a Gaza, centinaia di persone in attesa del cibo

1 di 31
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


Gli Stati Uniti attaccano la conferenza dell'Onu sulla Palestina definendola una "trovata pubblicitaria che rafforza Hamas". La portavoce del dipartimento di Stato, Tammy Bruce, ha anche criticato in una nota il presidente francese Emmanuel Macron. "Il suo riconoscimento di uno Stato palestinese è stato è controproducente e incoraggia Hamas e la sua ostruzione al cessate il fuoco e indebolisce notevolmente i nostri sforzi diplomatici per porre fine alle sofferenze a Gaza, liberare gli ostaggi e guidare l'intero Medioriente verso un futuro più luminoso e prospero".


Il presidente russo Putin ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Netanyahu. Lo ha reso noto il Cremlino, precisando in una nota che il leader russo ha sottolineato "l'importanza di sostenere l'unità, la sovranità e l'integrità territoriale della Siria" e ha ribadito la disponibilità di Mosca "a collaborare per arrivare a una soluzione negoziata" sul programma nucleare iraniano.


Per la prima volta dall'inizio del conflitto, due ong israeliane, B'Tselem e Medici per i Diritti Umani hanno pubblicato due rapporti diversi secondo cui "Israele sta commettendo un genocidio a Gaza". "Nulla ti prepara alla consapevolezza di far parte di una società che sta commettendo un genocidio. Questo è un momento profondamente doloroso per noi", ha dichiarato Yuli Novak, direttrice esecutiva di B'Tselem, durante una conferenza stampa a Gerusalemme.


"Nessuna alternativa" alla soluzione a due Stati per Israele e palestinesi: lo ha ribadito il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot alla conferenza in corso all'Onu sulla Palestina.


Almeno 98 palestinesi sono morti e altri 382 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, precisando che 25 persone sono state uccise e almeno 237 ferite mentre erano in attesa di ricevere aiuti alimentari. Sale così a 59.921 il numero complessivo dei palestinesi morti dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023. I feriti sono ad oggi 145.233.


Parlando alla stampa dopo l'incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la posizione di alcuni ostaggi a Gaza è nota a Israele e agli Stati Uniti. "Sappiamo dove li tengono in alcuni casi", ha detto, "non si vuole andare a calpestare quella zona perché significherebbe che quegli ostaggi verrebbero uccisi". Trump ha sottolineato che lui e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono in contatto per elaborare "diversi piani" per liberare gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.


"Stiamo per organizzare centri di distribuzione alimentare" a Gaza. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump alla fine del bilaterale con il premier britannico Keir Starmer.


"Ho telefonato al cardinale Pierbattista Pizzaballa per esprimere la mia solidarietà dopo l'ennesimo attacco violento di coloni israeliani in Cisgiordania, questa volta contro il villaggio cristiano di Taybeh. Il governo di Israele ha l'obbligo di agire", "cristiani e musulmani di Cisgiordania meritano di vivere in pace e di essere protetti. I coloni continuano a superare ogni limite pur sapendo che i cristiani rappresentano un elemento di stabilità". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo: "Valuteremo assieme a partner dell'Unione europea l'adozione di nuove sanzioni nei confronti dei coloni violenti".


"A Gaza il cessate il fuoco è possibile". Lo ha ribadito il presidente americano Donald Trump. "Bisogna porre fine" alla guerra, ha aggiunto il tycoon, parlando in Scozia, dove ha incontrato il premier britannico Keir Starmer.


"Siamo rimasti sconvolti e indignati dal massacro di israeliani innocenti e dalla presa di ostaggi del 7 ottobre 2023. Oggi, tuttavia, assistiamo all'orribile spettacolo di Israele che compie quotidianamente crimini di atrocità contro il popolo palestinese - soprattutto a Gaza, ma anche nella Cisgiordania". È quanto si legge in una lettera di 58 ex ambasciatori dell'Ue diretta ai vertici dell'Unione. Nella missiva i diplomatici chiedono "con urgenza a tutti i leader e i governi dell'Ue, in particolare a quelli che lo hanno impedito al Cae, di agire contro le gravi violazioni umanitarie e dei diritti umani di Israele".


"Ho visto immagini di bambini molto affamati a Gaza". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump, parlando coi giornalisti davanti al suo resort di Turnberry in Scozia con al fianco il premier britannico Keir Starmer. Ha così smentito indirettamente il premier israeliano Benyamin Netanyahu che aveva negato la fame nella Striscia.


"L'indicibile sofferenza e la fame" della popolazione palestinese "di Gaza" sono al centro dell'agenda del premier britannico Keir Starmer nell'ambito dell'incontro con il presidente americano Dondal Trump iniziato in questi minuti a Turnberry, in uno dei golf-club di lusso di proprietà dalla famiglia di The Donald in Scozia. Lo riferisce un portavoce di Downing Street, aggiungendo che il colloquio è dedicato anche a discutere "dell'attuazione" dell'accordo bilaterale Usa-Gb sul contenimento dei dazi raggiunto nei mesi scorsi dai due leader. 


"Non prendo una posizione sul riconoscimento dello Stato palestinese". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump parlando coi giornalisti davanti al suo resort di Turnberry in Scozia con al fianco il premier britannico Keir Starmer e la moglie Victoria. Trump ha aggiunto di sapere che invece Starmer ha una posizione in merito.


"Che attacchino un villaggio cristiano o una comunità di pastori palestinesi musulmani, questi coloni estremisti possono affermare che Dio abbia dato loro la terra. Ma non sono altro che criminali abominevoli per qualsiasi fede". Lo scrive su X l'ambasciatore tedesco in Israele Steffen Seibert, commentando l'attacco da parte di coloni israeliani a Taybeh, un villaggio cristiano vicino a Ramallah, in Cisgiordania.


Antonio Mazzeo, attivista e giornalista impegnato nella causa palestinese, è rientrato in Italia con un volo di linea da Tel Aviv, giunto a Fiumicino. Commosso, è stato abbracciato, fuori dal Terminal 3, da rappresentanti delle associazioni AssopacePalestina, Arci e Un Ponte Per, Freedom Flotilla, da Arturo Scotto del Pd, dalla presidente dell'Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e delle Università, Roberta Leoni, e dall'ex senatore Giovanni Russo Spena. Mazzeo, che era a bordo dell'Handala, una delle imbarcazioni della Freedom Flotilla Coalition, impegnata in una missione umanitaria con l'obiettivo di raggiungere Gaza via mare, intercettata e sequestrata in acque internazionali, dirottata poi verso il porto israeliano di Ashdod, ha scelto l'espulsione immediata da Israele: ha preferito firmare per il rimpatrio, evitando così una detenzione. 


Nuovo attacco da parte dei coloni israelian contro il villaggio cristiano di Taybeh. Come diffuso sui social, sono state date alle fiamme alcune auto. "I coloni hanno attaccato durante la notte la città cristiana palestinese di Taybeh, incendiando auto e ricoprendo di graffiti - si legge sull'account X del Forum of Holy Land Christians -. Cosa stiamo aspettando? Ci sarà qualche azione se la gente accoglie feriti o viene uccisa?! Le condanne non bastano, servono urgentemente azioni concrete!". 


"Molti di questi ambasciatori in pensione non si erano mai espressi" per il riconoscimento della Palestina "quando erano in servizio. Io rispetto tutte le opinioni, poi il governo prende le sue decisioni. Noi siamo a favore del riconoscimento della Palestina, non è una questione di sostanza ma di tempi". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato così l'appello degli ex ambasciatori sulla Palestina a margine di una conferenza stampa. "Ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano per il cessate il fuoco: è inaccettabile quanto accade a Gaza anche se sono positive le tregue localizzate. Oggi ci sarà un'altra riunione al ministero degli esteri per rafforzare il progetto Food for Gaza. Ho detto al ministro israeliano che vogliamo continuare a inviare materiale", ha aggiunto.


Sono 14 i nuovi decessi registrati nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore a causa della malnutrizione e questo porta il numero totale dei morti per questa causa a 147, fra cui 88 bambini. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.


Quasi 100 persone sono state uccise ieri mentre cercavano aiuti a Gaza. Lo afferma il ministero della Salute dell'enclave controllato da Hamas, secondo quanto riportato da Sky News. Il ministero ha dichiarato che 67 persone sono state uccise nel nord di Gaza e altre sei a Khan Younis, nel sud. Le Forze di Difesa Israeliane hanno affermato che le truppe "hanno sparato colpi di avvertimento per rimuovere una minaccia immediata" dopo che "un raduno di migliaia di persone è stato identificato nel nord della Striscia ". "L'Idf è a conoscenza delle dichiarazioni relative alle vittime e i dettagli sono ancora in fase di esame".


Evitare errori come quello dell'attacco alla chiesa di Gaza? "Tocca a Israele trovare la maniera di far sì che questi errori non si ripetano. Se si vuole si può trovare la maniera". Lo ha detto anche il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, aggiungendo:: "Spero ci siano perché la situazione è insostenibile e lì una nuova arma è quella della carestia e della mancanza di cibo".


Il riconoscimento dello Stato di Palestina proposto da Emmanuel Macron? "Noi l'abbiamo già riconosciuto da tempo. Per noi quella è la soluzione, cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l'uno all'altro in autonomia e sicurezza". Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin.


L'esercito israeliano ha aperto il fuoco ancora una vota su un gruppo di palestinesi che aspettavano gli aiuti umanitari vicino all'incrocio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, uccidendo una persona e ferendone diverse altre. Lo ha riferito ad Al Jazeera Arabic una fonte dell'ospedale al-Awda.


Un altro neonato della Striscia di Gaza, Muhammad Ibrahim Adas, è morto a causa della malnutrizione e della carenza di latte artificiale. Lo ha riferito l'ospedale Al-Shifa di Gaza City.


Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non ha una "politica della fame". "È Hamas che ruba gli aiuti umanitari e accusa Israele di non fornirli", ha affermato. Secondo il premier israeliano, dall'inizio della guerra sarebbero state consegnate 1,9 milioni di tonnellate di cibo nella Striscia di Gaza, e attualmente centinaia di camion carichi di aiuti umanitari si troverebbero dal lato del valico di Kerem Shalom in attesa di distribuzione.


L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che almeno 13 palestinesi sono stati uccisi e più di 30 sono rimasti feriti in una nuova ondata di bombardamenti israeliani su varie zone della Striscia di Gaza.


Il movimento politico-militare sciita Houthi, che controlla il nord dello Yemen, attaccherà le navi di qualsiasi compagnia che intrattenga rapporti con i porti israeliani, indipendentemente dalla loro destinazione e dal Paese di appartenenza. Lo ha dichiarato il portavoce militare degli yemeniti, il generale Yahya Saree. "Le Forze armate yemenite avvertono tutte le compagnie di cessare i loro rapporti con i porti del nemico israeliano a partire dal momento dell'annuncio di questa dichiarazione. In caso contrario, le loro navi, indipendentemente dalla destinazione, saranno colpite ovunque si trovino o ovunque possano essere raggiunte dai nostri missili e droni".


L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha lanciato un appello urgente per fermare la carestia "evitabile" nella Striscia di Gaza. "Non c'è giustificazione per impedire a cibo e acqua di raggiungere le famiglie civili", ha affermato sottolineando la necessità immediata di interventi umanitari, in attesa di una soluzione duratura che includa la restituzione degli ostaggi e la cessazione delle operazioni militari israeliane. L'intervento di Obama arriva mentre l'esercito israeliano ha annunciato una "pausa tattica" nei combattimenti per facilitare gli aiuti, dopo le denunce crescenti per la gravissima crisi alimentare e umanitaria nella Striscia.


"Ho parlato con il ministro degli Esteri egiziano Abdelatty per fare il punto su Gaza anche in vista della Conferenza di New York. Ho espresso sostegno per il piano elaborato dall'Egitto per la ripresa e la ricostruzione di Gaza. L'Italia è pronta a fare la sua parte per contrastare l'emergenza umanitaria rafforzando il programma 'Food For Gaza', per cui ho chiesto al ministro israeliano Sa'ar di cessare gli attacchi e di consentire l'accesso permanente di tutti gli aiuti alimentari e sanitari alla Striscia". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "É ora necessario riavviare un processo politico credibile e inclusivo che conduca alla coesistenza pacifica di due Stati, in condizioni di pace e sicurezza. Lavoriamo per la stabilità della regione anche tramite i Carabinieri nella missione EUBAM Rafah", ha aggiunto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri