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Gaza, Israele ha ricevuto da Hamas il corpo di un altro ostaggio

Il governo israeliano vuole cambiare nome alla guerra di Gaza con "Guerra della Rinascita". Il valico di Rafah chiuso fino a domenica

di Redazione online
18 Ott 2025 - 00:03

A Gaza l'atmosfera resta sospesa. La tregua in vigore da una settimana sembra reggere, ma è molto fragile, con una tensione ancora non sopita tra Israele e Hamas che continuano a scambiarsi accuse e avvertimenti. A pesare è ancora il nodo dei corpi degli ultimi ostaggi, reclamati subito dallo Stato ebraico, ma difficili da localizzare secondo la fazione islamista. Hamas, che finora aveva restituito nove corpi, ha consegnato a Israele il cadavere di un altro ostaggio, non identificato. Se fosse confermato che i resti appartengono effettivamente a un ostaggio, significherebbe che rimangono ancora a Gaza 18 corpi di prigionieri israeliani deceduti. La situazione è difficile anche sul fronte degli aiuti umanitari: l'apertura del valico di Rafah è attesa domenica, ma da lì dovrebbe essere consentito solo il passaggio delle persone e non dei Tir. Intanto il governo israeliano vuole cambiare nome alla guerra di Gaza con "Guerra della Rinascita".

Gaza, identificate le salme degli ultimi ostaggi restituite da Hamas

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© Tgcom24  | Gli ultimi due ostaggi restituiti da Hamas, Muhammad el-Atrash e Inbar Haiman
© Tgcom24  | Gli ultimi due ostaggi restituiti da Hamas, Muhammad el-Atrash e Inbar Haiman
© Tgcom24  | Gli ultimi due ostaggi restituiti da Hamas, Muhammad el-Atrash e Inbar Haiman

© Tgcom24 | Gli ultimi due ostaggi restituiti da Hamas, Muhammad el-Atrash e Inbar Haiman

© Tgcom24 | Gli ultimi due ostaggi restituiti da Hamas, Muhammad el-Atrash e Inbar Haiman


A Gaza le truppe dell'idf hanno ricevuto dalla Croce Rossa una bara con i resti di un ostaggio. Lo riferisce il Times of Israel. L'Idf ispezionerà la bara prima di avvolgerla con la bandiera israeliana e di tenere una breve cerimonia presieduta da un rabbino militare. I resti saranno poi trasportati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione e la conferma che appartengano a un ostaggio ucciso.