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L'esercito israeliano ha ricevuto due corpi di ostaggi da Hamas | Valico di Rafah, Netanyahu smentisce la riapertura

Il premier israeliano: "La guerra finirà dopo la fase 2 con la confisca delle armi di Hamas"

di Redazione online
18 Ott 2025 - 23:12

Hamas ha consegnato alla Croce rossa i corpi di quelli che il movimento riferisce essere altri due ostaggi. La Croce rossa ha poi restituito le bare all'esercito israeliano. Hamas ha però chiarito che la chiusura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza causerà ritardi significativi nella consegna delle salme perché impedisce "l'ingresso delle attrezzature specializzate necessarie per la ricerca dei dispersi sotto le macerie". Intanto Netanyahu avverte: "La guerra finirà dopo la fase 2 con il disarmo di Hamas" e smentisce, come invece annunciato per lunedì dall'ambasciata palestinese in Egitto, la riapertura del valico di Rafah: "La sua apertura sarà valutata in base alle modalità con cui Hamas svolgerà il suo ruolo nel ritorno degli ostaggi deceduti". Per il cardinale Pizzaballa "prima di parlare di pace" in Palestina "bisogna creare le condizioni della pace: la nostra generazione, noi, dobbiamo preparare le condizioni perché la prossima generazione possa parlare di pace in maniera credibile". L'Unicef denuncia: 42 bambini palestinesi uccisi quest'anno in Cisgiordania. Uccisi undici membri di una famiglia dopo che Israele ha attaccato un veicolo a Zeitoun, nella Striscia di Gaza, perché avrebbe attraversato la cosiddetta "linea gialla", che delimita le aree sotto il controllo dell'esercito israeliano. Lo scrive Al Jazeera, secondo cui Israele ha fin qui ucciso 28 persone dall'entrata in vigore del cessate il fuoco

Gaza, identificate le salme degli ultimi ostaggi restituite da Hamas

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© X  | Sonthaya Oakkharasr
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Hamas ha consegnato alla Croce rossa le bare con i corpi di quelli che il gruppo palestinese riferisce essere altri due ostaggi. La Croce rossa ha poi restituito le bare all'esercito israeliano. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12. I corpi verranno portati all'istituto Abu Kabir di Tel Aviv per le identificazioni. 


Hamas ha dichiarato che la chiusura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza causerà ritardi significativi nella consegna dei corpi degli ostaggi. In una dichiarazione, il gruppo ha affermato che la continua chiusura "blocca l'ingresso delle attrezzature specializzate necessarie per la ricerca dei dispersi sotto le macerie e impedisce alle squadre di medicina legale e agli strumenti necessari per identificare i corpi, causando ritardi significativi nel recupero e nel trasferimento dei resti dei rapiti". 


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra con Hamas finirà una volta completata la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco in corso a Gaza, che prevede il disarmo di Hamas. La seconda fase "include anche il disarmo di Hamas, o più precisamente, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza e, prima ancora, la confisca delle armi di Hamas", ha dichiarato il leader israeliano durante un programma televisivo su Channel 14. 


Hamas ha annunciato che consegnerà altri due corpi di ostaggi morti nella Striscia di Gaza alle 22 (le 21 italiane). Lo riporta Ynet. 


I ribelli Houthi sostenuti dall'Iran hanno fatto irruzione in una struttura dell'Onu nella capitale dello Yemen, Sana'a, ma tutti i membri del personale stanno bene. Il portavoce del coordinatore residente delle Nazioni Unite per lo Yemen, Jean Alam, riferisce ad Associated Press che durante il raid delle forze di sicurezza Houthi nel complesso erano presenti 15 membri del personale internazionale delle Nazioni Unite e che "secondo le ultime informazioni, tutto il personale presente nel complesso sta bene, è stato rintracciato e ha contattato le proprie famiglie". 


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "ha comunicato che il valico di frontiera di Rafah non verrà riaperto fino a nuovo avviso. La sua apertura sarà valutata in base alle modalità con cui Hamas svolgerà il suo ruolo nel ritorno degli ostaggi deceduti e nell'attuazione del quadro concordato". Lo si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro israeliano. 


L'ambasciata palestinese in Egitto ha annunciato che il valico di frontiera di Rafah riaprirà lunedì per consentire il rientro di chi voglia tornare a Gaza. "Il numero di persone che si sono registrate per tornare a Gaza è molto elevato", ha dichiarato ad Associated Press Naji al-Naji, consigliere culturale dell'ambasciata, senza specificare il numero. Al momento non ci sono commenti in merito da parte di Israele. Il valico è per Gaza l'unica via di accesso al mondo esterno che prima della guerra non era controllata da Israele. È chiuso da maggio del 2024, quando Israele ne ha assunto il controllo del lato di Gaza. 


Oggi e domani Medici Senza Frontiere (MSF) sarà in oltre 150 piazze, in tutte le regioni italiane, per la II edizione di "Biscotti Senza Frontiere", l'iniziativa a sostegno del Fondo Emergenze di MSF che garantisce un intervento medico umanitario rapido e indipendente in contesti di emergenza, conflitto e calamità naturali. Oltre 2.000 volontari e volontarie di MSF distribuiranno una speciale scatola di biscotti in edizione limitata, che ritrae l'arrivo di aiuti umanitari via aerea e via terra in un campo tendato, lì dove andranno i fondi raccolti attraverso questa iniziativa. Con una donazione minima di 15 euro si riceve una scatola di biscotti: ogni donazione si trasforma in 30 bustine di cibo terapeutico pronto all'uso.


Israele ha violato il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza 47 volte da quando è stato annunciato, uccidendo 38 persone e ferendone altre 143. Lo hanno denunciato le autorità dell'enclave palestinese. "Dall'annuncio della cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, le forze di occupazione israeliane hanno commesso una serie di violazioni, il cui numero a oggi ha raggiunto quota 47. A causa delle continue violazioni da parte dell'occupazione israeliana, 38 persone sono state uccise e altre 143 hanno riportato ferite di varia gravità", si legge nella dichiarazione.


"Parlare di pace è prematuro, è una parola impegnativa. La fine della guerra non è l'inizio della pace". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento con il festival 'Luce!', in corso a Palazzo Vecchio a Firenze. "Le cause che alimentano il conflitto sono ancora tutte da affrontare - ha aggiunto il cardinale -. Per ora hanno definito le condizioni per la guerra in corso. Ma tutto quello che viene dopo non c'è ancora. E' una tregua ancora fragile". 


Un drone israeliano ha colpito un escavatore sulla strada tra Kfardounin e Deir Kifa, nel governatorato di Tiro, nel sud del Libano, uccidendo una persona. Lo riferisce l'agenzia di stampa libanese "Nna".


Hamas ha consegnato alla Croce Rossa lettere scritte dagli ostaggi israeliani, ora liberati, Alon Ohel e Guy Gilboa-Dalal, perchè fossero consegnate alle loro famiglie, durante le riprese di un video di propaganda all'esterno di una delle sedi dell'organizzazione a Gaza City. Lo ha riportato l'emittente pubblica israeliano Kan. Il 28 agosto, quando Hamas ha girato un video di propaganda di Gilboa-Dalal e Ohel all'esterno di una sede della Croce Rossa, i rapitori hanno colto l'occasione per consegnare la lettera all'organizzazione, che l'ha poi consegnata alla sua famiglia due settimane dopo, ha riportato Kan. La consegna della lettera, il primo caso di lettere scritte da un ostaggio consegnate ai familiari, è stata tenuta segreta dalle famiglie fino al rilascio degli ostaggi questa settimana.


Più di 68mila palestinesi sono stati uccisi nella guerra tra Israele e Hamas, ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza. Il numero dei morti è aumentato da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, più di una settimana fa, ha aggiunto. La maggior parte dei nuovi cadaveri è stata ritrovata durante le operazioni di recupero sotto le macerie. 


Quest'anno 42 bambini palestinesi sono stati uccisi nelle violenze legate al conflitto in Cisgiordania. Lo ha riferito l'Unicef su X, annunciando come il numero dei morti sia salito dopo che "due giorni fa, un bambino di 9 anni è stato ucciso dalle forze israeliane in un villaggio vicino a Hebron". "La violenza deve cessare e tutti i bambini devono essere protetti", conclude l'appello dell'Unicef. 


Una nave ha preso fuoco nel Golfo di Aden al largo dello Yemen dopo essere stata colpita, secondo quanto riferito dall'esercito britannico. L'incidente è avvenuto mentre i ribelli Houthi stavano attaccando le navi attraverso il corridoio del Mar Rosso. I ribelli non hanno al momento rivendicato l'attacco. La società di sicurezza marittima Ambrey ha descritto la nave come una petroliera che era "in viaggio da Sohar, Oman, a Gibuti". Ha affermato che le comunicazioni radio suggerivano che l'equipaggio si stesse preparando ad abbandonare l'imbarcazione.


L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) ha annunciato che oltre 8mila dei suoi insegnanti nella Striscia di Gaza sono pronti ad aiutare i bambini della Striscia di Gaza a riprendere gli studi e a proseguire con la loro istruzione. In una dichiarazione pubblicata su X, l'Unrwa ha sottolineato di essere la più grande organizzazione umanitaria che opera nella Striscia di Gaza e che deve poter svolgere i suoi compiti senza alcun ostacolo. E ha aggiunto: "I bambini di Gaza sono stati privati dell'istruzione per troppo tempo", sottolineando la necessità di consentire loro di tornare a scuola il prima possibile.


La Croce rossa ha ricevuto il quarto gruppo di corpi di prigionieri palestinesi da Israele. Lo riferisce l'emittente panaraba qatariota "Al Jazeera", secondo cui i veicoli dell'organizzazione sono giunti al valico di Kissufim tra Israele e la Striscia di Gaza meridionale trasportando le salme. Si tratta di 15 corpi e il ministero della Salulte di Gaza afferma che alcuni di loro presentavano segni di "abusi e percosse". 


Hamas deve rispettare gli accordi e restituire i resti dei rimanenti diciotto ostaggi israeliani uccisi e ancora detenuti a Gaza. Lo affferna l'ufficio di Netanyahu dopo che rappresentanti militari hanno informato la famiglia di Eliyahu Margalit, 75 anni, che il suo corpo è stato restituito allo stato ebraico. La comunicazione ai parenti è arrivata a seguito della formale identificazione da parte di esperti forensi. L'Idf sostiene che, secondo le informazioni di intelligence, Eliyahu fu assassinato il 7 ottobre 2023 e il suo corpo portato a Gaza dal kibbutz Nir Oz. La sua morte fu confermata dall'esercito nel dicembre 2023. Una dichiarazione rilasciata dall'ufficio di Netanyahu ha sottolineato che "il governo di Israele condivide il profondo dolore della famiglia Margalit e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti". Ha aggiunto che Israele è "determinato, impegnato e sta lavorando instancabilmente" per riportare indietro per la sepoltura tutti gli ostaggi morti.


Una nave della Marina israeliana ha sparato colpi di avvertimento contro diverse imbarcazioni palestinesi che "hanno violato il blocco navale e rappresentavano una minaccia per le truppe" al largo della costa meridionale della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le forze di difesa israeliane, secondo cui le imbarcazioni di Gaza si sono poi allontanate dopo i colpi di avvertimento: non sono stati segnalati feriti nell'incidente. 


Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance intende visitare Israele lunedì prossimo. Lo rivela l'emittente israeliana "Channel 12", sottolineando che la visita sarà probabilmente focalizzata sulla conclusione della Fase A dell'accordo per porre fine alla guerra a Gaza. Durante la sua visita, il vicepresidente discuterà anche con alti funzionari israeliani a proposito della restituzione di tutti gli ostaggi uccisi e del passaggio alla Fase B del piano Trump.


Undici membri di una famiglia sono stati uccisi dopo che Israele ha attaccato un veicolo a Zeitoun, nella città di Gaza, accusandolo di aver attraversato la cosiddetta "linea gialla", che delimita le aree sotto il controllo dell'esercito israeliano. Lo scrive Al Jazeera, secondo la quale Israele ha ucciso 28 persone dall'entrata in vigore del cessate il fuoco. 


L'Iran ha dichiarato di essere da ora "svincolato" da ogni restrizione sul suo programma nucleare. Il ministero degli Esteri ha affermato che la Risoluzione 2.231 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu è scaduta e che pertanto tutte le disposizioni e le restrizioni dovrebbero essere annullate e il suo programma nucleare rimosso dall'ordine del giorno del Consiglio e trattato come quello di qualsiasi altro Stato non nucleare ai sensi del Trattato di non proliferazione nucleare. Da questo momento, il Paese è vincolato esclusivamente dai suoi diritti e obblighi ai sensi del Tnp, senza ulteriori limitazioni".


Hamas intende mantenere il controllo della sicurezza a Gaza per un periodo ad interim, e non può per ora impegnarsi a disarmarsi: lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia Reuters dal dirigente di Hamas Mohammed Nazzal. "Posizioni che, secondo Reuters, "riflettono le difficoltà che gli Stati Uniti devono affrontare per porre fine alla guerra" e mostrano "i principali nodi che ostacolano gli sforzi per consolidare la fine definitiva". 


L'ufficio del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha confermato l'identificazione del corpo restituito da Hamas durante la notte come quello di Eliyahu Margalit, 75 anni. L'esercito "ha informato la famiglia dell'ostaggio Eliyahu Margalit che (il suo corpo) è stato rimpatriato in Israele e che la sua identificazione è stata completata". Israele "non scenderà a compromessi" e "non risparmierà alcuno sforzo fino al ritorno di tutti gli ostaggi deceduti, fino all'ultimo", si legge nella nota.  

© Da video

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Eliyahu Margalit


Il corpo dell'ostaggio restituito durante la notte da Hamas è stato identificato come Eliyahu Margalit, di 75 anni, detto "Chrchill", rapito dal kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre del 2023 e di cui l'Idf ha annunciato l'assassinio nel dicembre di quello stesso anno. Lo rende noto il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani, citata dal Times of Israel. Insieme a Eliahu Margalit fu rapita anche la figlia Nili, di 40 anni, poi rilasciata da Hamas il 30 novembre 2023. Lascia la moglie Daphna, i figli Noa, Danny e Nili e tre nipoti. 


Un palestinese è stato arrestato in Louisiana con l'accusa di terrorismo per il coinvolgimento nell'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Lo ha annunciato il dipartimento di Giustizia americano. Mahmoud Amin Ya'qub Al-Muhtadi, 33 anni, è anche accusato di aver mentito sulla domanda di visto presentata al Cairo per entrare negli Stati Uniti nel settembre 2024. Secondo i documenti del tribunale, Al-Muhtadi era un agente delle brigate di resistenza nazionale, l'ala militare del fronte democratico per la liberazione della Palestina, con base a Gaza. "La mattina del 7 ottobre 2023, Al-Muhtadi, armato e con altre persone, ha attraversato il confine con Israele con l'intenzione di contribuire all'attacco terroristico di Hamas", si legge nella denuncia. Le prove, si sottolinea ancora, "dimostrano che il telefono del palestinese ha utilizzato una cella situata vicino al kibbutz Kfar Aza, luogo di un orribile massacro perpetrato da Hamas e dai suoi sostenitori". Il dipartimento di Giustizia ha, inoltre, spiegato che il suo arresto è derivato da informazioni ricevute dal governo israeliano e dal lavoro di una task force congiunta istituita per indagare sull'attacco del 7 ottobre.  


A Gaza le truppe dell'idf hanno ricevuto dalla Croce Rossa una bara con i resti di un ostaggio. Lo riferisce il Times of Israel. L'Idf ispezionerà la bara prima di avvolgerla con la bandiera israeliana e di tenere una breve cerimonia presieduta da un rabbino militare. I resti saranno poi trasportati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione e la conferma che appartengano a un ostaggio ucciso.