L'Iran ammette: "Attacco del 7 ottobre è nostra vendetta". Ma Hamas smentisce: "E' nostra risposta a occupazione di Israele". Raid israeliano vicino all'ospedale Al-Amal, a Khan Younis: almeno 20 morti
La guerra in Medioriente giunge al giorno 82. Il ministro Gantz avvisa il Libano: "Fermate Hezbollah o lo farà Israele". Botta e risposta tra Erdogan e Netanyahu: il presidente turco accusa il premier israeliano di "comportarsi come Hitler"; lui replica: "Non accettiamo prediche dalla Turchia". Per la prima volta l'Iran ammette di essere parte in causa nell'attacco di Hamas a Israele compiuto il 7 ottobre. Ramadan Sharif, portavoce dei guardiani della rivoluzione iraniana (Pasdaran), ha detto che si è trattato di una rappresaglia per l'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani avvenuta nel 2020. E Teheranm che all'epoca promise vendetta, ha detto anche all'Onu di avere il diritto di rispondere a Israele. Intanto Israele dice: "La guerra andrà avanti ancora per molti mesi". Ma Hamas ha smentito la ricostruzione di Teheran: "Siamo noi a esserci vendicati per occupazione di Israele". I raid israeliani sui civili di Gaza non si fermano: almeno sei vittime per un attacco di droni sul campo profughi di Nur Shams, in Cisgiordania, mentre sono 20 i morti per un attacco vicino all'ospedale Al-Amal a Khan Younis.
L'esercito israeliano ha annunicato di aver distrutto diversi pozzi di tunnel situati vicino all'ospedale Al-Rantisi, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. "I soldati hanno perquisito l'area insieme ai pozzi e ai tunnel, utilizzando una varietà di mezzi per mappare la topografia dei tunnel e le connessioni tra i pozzi. Il tunnel a Rantisi è vicino a una scuola e conduce a un'altra scuola nella zona", hanno detto i militari israeliani in una nota.
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha detto che il leader del movimento sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, potrebbe essere il prossimo obiettivo di Israele. Visitando il confine di Israele con il Libano, assieme ad alcuni ambasciatori stranieri, Cohen ha detto che Nasrallah "deve capire che il prossimo sarà lui". "Opereremo per sfruttare al massimo l`opzione diplomatica", ha affermato Cohen, ma "se non funziona, tutte le opzioni sono sul tavolo".
Arriva un nuovo avvertimento di Israele al Libano dopo una giornata di pesanti attacchi contro la Galilea. "La situazione al nostro confine nord richiede un cambiamento. Il tempo per una soluzione di carattere politico sta per esaurirsi", ha affermato il ministro Benny Gantz, ex capo di stato maggiore che fa parte del gabinetto di guerra di Israele. "Se il mondo e il governo libanese non agiranno per far cessare gli spari contro le nostre località nel nord e non obbligheranno gli Hezbollah ad allontanarsi dal confine, le nostre forze armate provvederanno".
Decine di amici e parenti di un 23enne israelo-americano tenuto in ostaggio da Hamas si sono raccolte all'aeroporto internazionale di Tel Aviv per attirare l’attenzione sulla situazione. Hersh Goldberg-Polin, questo il nome del giovane, sarebbe dovuto partire oggi per un viaggio. Il 7 ottobre stava partecipando al festival vicino al confine con Gaza quando c'è stato l'attacco di Hamas che ha scatenato il conflitto.
La polizia israeliana ha riferito che una casa è stata danneggiata da un razzo nella città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, e che ci sono stati danni anche a un asilo della città, ma senza vittime. L'esercito isrealiano ha affermato che oltre dieci razzi sono stati lanciati contro Kiryat Shmona e le città vicine, alcuni dei quali sono stati intercettati dall'Iron Dome.
Almeno 20 persone sono rimaste uccise e molte altre ferite in un attacco israeliano vicino all'ospedale Al-Amal a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministero della Sanità dell'enclave, controllato da Hamas. L'attacco giunge dopo che il portavoce militare israeliano ha riferito che i commando dell'esercito dello Stato ebraico stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis.
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atteso in Medioriente la prossima settimana. Lo riporta un giornalista di Axios su X, citando fonti americane e arabe. Blinken dovrebbe visitare Israele, la Cisgiordania, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e il Qatar.
"L'esercito israeliano intensifica le operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia". Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che "sono stati eliminati molti terroristi, localizzato e distrutto gli imbocchi di tunnel, effettuato decine di attacchi mirati e distrutto molte infrastrutture terroristiche e dove sono stati rinvenuti armi e documenti di intelligence". I soldati hanno anche fatto irruzione "in una moschea dove c'era un posto di osservazione di Hamas".
"Quello che fa Netanyahu non è da meno rispetto a quello che ha fatto Hitler". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza. "Oggi la Germania continua a pagare il prezzo di Hitler, per questo motivo non alzano la loro voce", ha aggiunto il leader turco. Durante il suo discorso, Erdogan ha anche criticato le "università in Occidente", dove "c'è stata una caccia alle streghe contro coloro che hanno criticato Israele".
Hamas ha smentito l'affermazione dei pasdaran iraniani secondo cui l'attacco del 7 ottobre in Israele è stato una risposta all'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad. "Neghiamo - si legge in un comunicato citato dai media - quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l'operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa (Spianata delle Moschee, ndr). Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all'occupazione e all'aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi".
Sale a 21.110 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas citato da Al Jazeera. Sempre secondo Hamas, 55.243 palestinesi sono stati feriti e 7.000 sono ancora dispersi. Inoltre, nelle ultime 24 ore 195 persone sono state uccise e 325 risultano ferite.
Ramadan Sharif, portavoce dei guardiani della rivoluzione iraniana (Pasdaran), ha affermato che l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, nella quale sono state uccise più di 1.100 persone in territorio israeliano, è stata una delle rappresaglie per l'uccisione nel gennaio del 2020 del generale iraniano Qasem Soleimani, a capo della Brigata Qods degli stessi Pasdaran. Lo riferiscono media panarabi che citano l'agenzia di notizie iraniana Mehr. Soleimani, a lungo l'architetto della strategia militare iraniana nella regione, era stato ucciso quattro anni fa nell'aeroporto di Baghdad in Iraq da un drone militare statunitense.
In Medio Oriente, secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, "bisogna dar vita a due Stati diversi e naturalmente Hamas fuori dalla Striscia di Gaza. Ma poi bisogna dar vita a uno stato palestinese, che garantisca libertà e indipendenza ai palestinesi, ma nello stesso tempo che rispetti Israele. Perché anche oggi è ancora vittima di attacchi da parte dei missili che partono sia da Gazaa sia dal Libano contro la popolazione civile. Ieri è stata colpita una chiesa ortodossa nel nord di Israele e sono stati feriti dei civili, non militari: quindi anche la popolazione israeliana è vittima di attacchi. È una situazione molto complicata", ha aggiunto Tajani, e bisogna evitare un conflitto "tra Oriente e Occidente".
A Gaza "ci sono troppi civili palestinesi morti, ma è anche vero che Hamas usa la popolazione civile per poi provocare una reazione nel mondo arabo: se aumentano i palestinesi morti Hamas può dire, ecco stanno colpendo i musulmani, anche se poi ci sono anche tanti palestinesi cristiani. La bussola dev'essere una reazione proporzionata, colpire Hamas, mandare i militari di Hamas fuori da Gaza e arrivare a una pace, magari con l'interregno di una presenza delle Nazioni Unite sul territorio. Su Gaza abbiamo sempre detto ai nostri amici israeliani che bisogna avere una reazione proporzionata perché poi troppi morti palestinesi rischiano di essere veramente una macchia per Israele". Lo ha detto a Mattino Cinque News il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Tre persone sono state uccise e una ferita nella città di Bint Jbeil, nel sud del Libano, da un attacco israeliano. Lo hanno riferito i media di Stato del Libano: non è stato possibile verificare le affermazioni in modo indipendente. Israele e le forze anti-israeliane sono state coinvolte in frequenti conflitti a fuoco oltre la Linea blu tracciata dalle Nazioni Unite che separa i due Paesi dopo l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre. Bint Jbeil si trova circa 4 chilometri a nord della Linea blu.
"Ai sensi del diritto internazionale e dello Statuto delle Nazioni Unite, nel momento opportuno che sarà ritenuto necessario, l'Iran si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione" a Israele per l'uccisione del generale delle Guardie della Rivoluzione Seyyed Razi Mousavi, in Siria. Lo ha affermato in una lettera al Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, l'ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, definendo "un atto terroristico" l'operazione che ha portato alla morte di Mousavi, "a causa di tre missili sparati dalle posizioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupate".
L'Ufficio stampa governativo di Gaza gestito da Hamas ha accusato Israele di aver rubato organi da 80 corpi di palestinesi restituiti ieri al valico di frontiera di Kerem Shalom. Secondo il movimento islamista Israele "ha rubato la dignità di 80 martiri" riconsegnandoli "mutilati", si legge in un comunicato citato dai media arabi. "L'esame dei corpi indica chiaramente che l'occupazione israeliana ha rubato loro organi vitali", afferma la nota di Hamas sostenendo che non è la prima volta che Israele "mutila" corpi di palestinesi e chiedendo un'indagine internazionale indipendente sull'accaduto.
"Hamas, importante emissario dell'Iran, deve essere eliminata". Lo scrive il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un intervento pubblicato su La Stampa. "Per raggiungere questo risultato - spiega - è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà 'ancora e ancora'. Per questo motivo, l'eliminazione di Hamas è l'unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità".
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri tre soldati nei combattimenti di martedì nel nord della Striscia di Gaza, portando a 164 il bilancio delle vittime militari dell'operazione di terra contro Hamas. In un comunicato citato dai media locali, le Forze di difesa israeliane specificano che le ultime vittime sono due soldati di 20 e 21 anni e un vicecomandante di 23 anni.
L'emittente araba Al Jazeera riporta che almeno sei persone sono morte in un attacco di droni israeliani sul campo profughi di Nur Shams a est della città di Tulkarem, in Cisgiordania. Ci sono anche diversi feriti, secondo la televisione libanese Al Mayadeen. Nell'area sono in corso battaglie tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e la resistenza palestinese locale, aggiunge l'emittente.
L'attivista israeliano 18enne Tal Mitnick è stato condannato ieri a 30 giorni di carcere militare per aver rifiutato di arruolarsi nell'esercito. Lo rende noto Mesarvot, l'associazione pacifista di cui il giovane fa parte. "La violenza non può risolvere la situazione, né da parte di Hamas né da parte di Israele: non esiste una soluzione militare a un problema politico", ha dichiarato Mitnick in merito alla guerra a Gaza.