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Gaza, Israele e Hamas firmano la prima fase dell'accordo di pace | I fondamentalisti: "Ricevuto garanzie dai mediatori e dagli Usa che la guerra è finita"

Le truppe dell'Idf si ritireranno entro la linea stabilita. Tel Aviv: "Cessate il fuoco solo dopo 24 ore dalla ratifica del governo". Trump: "Ostaggi liberati lunedì o martedì"

di Redazione online
09 Ott 2025 - 22:50

Svolta nel conflitto in Medioriente, giunto al giorno 734. Israele e Hamas hanno firmato la prima fase dell'accordo di pace. "La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi". Lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian. "Gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì o martedì", ha annunciato quindi Donald Trump, aggiungendo che il disarmo di Hamas avverrà "in una seconda fase". Il cessate il fuoco entrerà in vigore solo 24 ore dopo la ratifica del governo israeliano. La prima fase prevede anche il rilascio di quasi 2mila prigionieri palestinesiNetanyahu: "Con l'aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa". Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato che "il movimento dovrà affrontare le fasi più difficili del piano, tra cui il disarmo e l'esilio dei leader". Il gruppo fondamentalista: "Abbiamo ricevuto garanzie dai mediatori e dagli Usa che la guerra è finita". Per il premier Meloni, che ha ringraziato Trump e i Paesi mediatori, "l'accordo è una straordinaria notizia". "L'Italia - ha commentato il ministro Tajani - è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina".

Accordo di pace, a Tel Aviv e nella Striscia di Gaza la gente in strada per festeggiare

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Hamas ha condannato l'attacco israeliano a un edificio residenziale nel quartiere Sabra di Gaza City, affermando che sono rimasti uccisi o feriti più di 70 civili, la maggior parte dei quali si trova ancora sotto le macerie. 


"Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza". Lo ha ribadito Donald Trump, confermando quanto previsto nel suo piano di pace per la Striscia. 


Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta incontrando nel suo ufficio l'inviato speciale del presidente Usa Steve Witkoff e il consigliere Jared Kushner. Lo riferiscono i media israeliani. 




"Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori fratelli e dall'amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita". Lo ha detto il capo negoziatore di Hamas, Khalil Al Hayya, come riporta al Jazeera. Al Hayya ha aggiunto che 250 palestinesi che scontano l'ergastolo nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell'accordo, insieme ai 1.700 palestinesi di Gaza arrestati dall'inizio della guerra. 


"Il Tricolore sventola anche a Gaza". A scriverlo su X, allegando un video, è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, secondo il quale si tratta di un "segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l’Italia. Viva la pace!".


"Il disarmo" di Hamas avverrà nella prossima fase dell'accordo su Gaza. Lo ha detto Donald Trump. "Prima facciamo tornare gli ostaggi, era quello che tutti volevano".


Il responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, afferma che 170mila tonnellate di aiuti sono pronte per essere inviate a Gaza e che non dovrebbero esserci "passi indietro" sull'accordo. Si tratta di medicinali, cibo e altre forniture essenziali.


La soluzione dei due Stati rimane l'obiettivo, ma ci sono ancora "molte tappe" da completare. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, sottolineando che "tutti gli ulteriori passi" sul piano di pace di Donald Trump per Gaza "devono essere coordinati con Israele e la Germania lavorerà in tal senso. È anche importante che le Nazioni Unite svolgano un ruolo decisivo".


"Lavorerò con l'Iran". Lo ha detto Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca. "Teheran vuole lavorare alla pace", ha aggiunto, sostenendo che l'attacco all'Iran é stato importante per raggiungere l'accordo su Gaza. 


"Abbiamo messo fine alla Guerra a Gaza, penso sarà una pace durevole". Lo ha detto Donald Trump, presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca.


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito di essere intenzionato a recarsi in Egitto per la "firma ufficiale" dell'accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Proverò ad andare, stiamo lavorando sulle tempistiche", ha aggiunto il presidente Usa, durante una riunione di gabinetto alla Casa Bianca. 


Gli ostaggi ancora in mano ad Hamas saranno liberati "lunedì o martedì". Lo ha detto Donald Trump durante una riunione di gabinetto alla Casa Bianca.



Gli insediamenti israeliani aumentano la "minaccia esistenziale" per lo Stato palestinese. Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di Parigi su Gaza e il Medio Oriente. 


Gli insediamenti israeliani aumentano la "minaccia esistenziale" per lo Stato palestinese. Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di Parigi su Gaza e il Medio Oriente. 


La riunione del governo israeliano è stata posticipata alle 20 ora locale (le 19 in Italia) in seguito al ritardo dell'incontro del gabinetto che precede il consiglio dei ministri. Lo riferiscono i media israeliani. 


La tv Channel 12 riferisce che gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati in Israele.


Il presidente russo Vladimir Putin ha detto oggi che la Russia sta trasmettendo all'Iran "segnali dalla leadership israeliana" secondo i quali Israele vuole una soluzione diplomatica del contenzioso sul nucleare iraniano e "non è interessata in alcun tipo di scontro". Lo riferisce l'agenzia Interfax. 


Il presidente russo Vladimir Putin ha auspicato oggi che le iniziative di Donald Trump sulla Palestina siano "realizzate". "Il presidente Trump ha proposto le note iniziative e, come avete visto, la Russia le ha appoggiate in pratica immediatamente", ha detto il capo del Cremlino, citato dall'agenzia Interfax. "Speriamo veramente, ha aggiunto - che queste iniziative del presidente americano saranno effettivamente realizzate". Putin ha aggiunto che Mosca rimane in contatto con Israele in merito alla situazione riguardante l'Iran e sta trasmettendo "segnali" della leadership israeliana a Teheran. 


L'Iran ha accolto con favore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra il suo satellite Hamas e l'arcinemico Israele. Teheran "ha sempre sostenuto qualsiasi azione e iniziativa che includa la fine della guerra genocida, il ritiro delle forze di occupazione, l'invio di aiuti umanitari, il rilascio dei prigionieri palestinesi e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi", ha affermato il ministero degli Esteri in una nota.


Sono 153 i camion carichi di aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso il valico di Rafah, a seguito dell'annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa egiziana. Il convoglio "è diretto al valico di Kerem Shalom, per essere condotto nella Striscia di Gaza". Tra i camion, 80 sono dell'Onu, 21 dal Qatar e 17 dalla Mezzaluna Rossa egiziana. 


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Ogni ostaggio detenuto finora da Hamas nella Striscia di Gaza riceverà un contributo economico iniziale di circa 60 mila shekel (15.900 euro) una volta rientrato in Israele nell'ambito dello scambio di prigionieri tra Tel Aviv e il gruppo islamista. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale delle assicurazioni di Israele, agenzia nazionale per la sicurezza sociale, citato dal sito web d'informazione israeliano "Inn".


L'accordo di pace raggiunto oggi segna un momento cruciale della storia. Il primo grande tassello di un lungo processo di stabilizzazione del Medio Oriente. Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro concordato delle forze israeliane erano gli obiettivi primari della trattativa. Uno sforzo condiviso da tutta la comunità internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e da Qatar, Egitto e Turchia a cui va il nostro sentito ringraziamento per aver voluto fortemente questo accordo. Uno sforzo sostenuto anche dal Governo italiano". Così su X Antonio Tajani.


Israele ha confermato che il presidente degli Stati Uniti arriverà nel Paese domenica e, sulla scia di questo evento e della liberazione degli ostaggi, con le chiusure previste a Gerusalemme, viene annullata la festa ebraica delle capanne, in calendario proprio per domenica. 


"Abbiamo atteso tutti troppo a lungo questo momento. Ora dobbiamo far sì che conti davvero". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres parlando ai giornalisti sull'accordo tra Israele e Hamas per Gaza. "Per israeliani e palestinesi, questo accordo offre un barlume di sollievo. Quel barlume deve diventare l'alba della pace, l'inizio della fine di questa guerra devastante - ha aggiunto - Esorto tutti a cogliere questa epocale opportunità per stabilire un percorso politico credibile. Questa svolta ci mostra la forza e il potenziale della diplomazia". 


La portavoce del governo israeliano ha spiegato che alle 17 (ora locale, le 16 in Italia) si terrà una riunione di gabinetto e un'ora dopo ci sarà la riunione di governo. "Entro 24 ore dalla riunione del Consiglio dei ministri, entrerà in vigore un cessate il fuoco a Gaza. L'Idf si ritirerà sulla linea gialla come indicano le mappe del piano Trump. Dopo 24 ore, inizieranno le 72 ore durante le quali tutti i nostri ostaggi saranno rilasciati e riportati in Israele".


L'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Marwan Barghouti non verrà rilasciato nell'ambito dell'accordo con Hamas su Gaza. 


"La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi". Lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian. 


La Turchia prenderà parte alla task force che monitorerà la messa in pratica sul campo dell'accordo di Gaza e parteciperà alla "ricostruzione" della Striscia. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, come riferisce Anadolu. "Lavoreremo con la comunità internazionale per sostenere gli sforzi per la ricostruzione e per aiutare a ricostruire Gaza", ha detto il leader turco, durante una cerimonia ad Ankara per l'apertura dell'anno accademico.


 Il notiziario di Channel 12 riferisce che nell'ultima ora due diverse cellule di terroristi a Gaza hanno cercato di attaccare le truppe israeliane e sono state eliminate. Non ci sono vittime tra i militari. Durante la notte invece, due soldati dell'Idf sono rimasti feriti dopo che il loro mezzo è stato colpito da un ordigno esplosivo nel nord della Striscia. I soldati sono stati trasportati in ospedale, ha detto l'esercito. 


Hamas ha detto di aver bisogno di almeno 10 giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. In tutto gli ostaggi israeliani sono 48, di cui 20 sarebbero in vita. Una volta che saranno liberati, Israele dovrebbe rilasciare 250 palestinesi che sono nelle carceri israeliane e 1.700 palestinesi che sono detenuti a Gaza.


Nell'ambito dell'accordo raggiunto in Egitto fra Israele e Hamas, le truppe israeliane si ritireranno dalle zone densamente popolate. Si attende che questo ritiro inizi venerdì, ma potrebbe iniziare anche nella serata di oggi. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, aggiungendo: "Gli israeliani dovrebbero ritirarsi da tutte le aree densamente popolate, in particolare Gaza City, Khan Younis, Rafah e Gaza nord".


Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza entrerà in vigore dopo la ratifica dell'accordo da parte del governo israeliano, dunque giovedì sera. Dopo l'approvazione da parte dell'esecutivo Netanyahu, inizierà un periodo di 24 ore durante il quale sarà possibile presentare ricorso contro la decisione presso l'Alta Corte di Giustizia. Una volta trascorso tale periodo, Hamas avrà 72 ore per adempiere alla sua parte dell'accordo e rilasciare tutti gli ostaggi, vivi e deceduti.

Di conseguenza, Hamas potrebbe completare il rilascio degli ostaggi lunedì, anziché domenica.


Gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato almeno 10 morti e 49 feriti negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore. Un bilancio che porta a 67.194 il numero dei morti dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023, e a 169.890 quello dei feriti, stando all'ultimo aggiornamento fornito dal ministero della Sanità.



L'ufficio di Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco a Gaza non entrerà in vigore finché l'accordo non sarà ratificato oggi dal governo israeliano. Lo riporta Reuters online. Netanyahu dovrebbe convocare il suo gabinetto di sicurezza alle 17.


Il gabinetto di sicurezza di Israele si riunirà alle 17 ora locale, le 16 italiane, dopo di che è prevista la riunione del governo Netanyahu per approvare l'accordo raggiunto su Gaza. Lo scrive il Times of Israel.


Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas "ha accolto con favore l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza" e "ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell'occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente".


Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha dichiarato di opporsi all'accordo di cessate il fuoco per Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, insistendo sul fatto che voterà contro. "C'è un'immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia", ha dichiarato Smotrich su X. "Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell'accordo".


"Voglio ringraziare il Qatar e l'Egitto, e in particolare Trump, che ha dimostrato la necessaria volontà politica per incoraggiare Israele a concludere un cessate il fuoco": lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, commentando l'intesa annunciata in Egitto sulla prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza del presidente americano Donald Trump. Nella sua dichiarazione, riportata dall'agenzia di stampa Anadolu, Erdogan ha sottolineato che la Turchia "monitorerà attentamente l'attuazione letterale dell'accordo e continuerà a contribuire al processo" di pace.


"Bisogna rinforzare questo primo accordo, la firma che ci sarà oggi per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei detenuti palestinesi, è la prima tappa del piano Usa che il governo italiano, con il sostegno del parlamento, ha sempre sostenuto, favorito in ogni modo. Si va verso una nuova stagione, però bisogna difenderla la pace. Non basta raggiungere l'accordo": lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando a RTl 102.5 l'intesa raggiunta in Egitto sulla prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza del presidente americano Donald Trump. Il ministro ha rimarcato che adesso è "importante che si arrivi alla tregua, che non si combatta più, che non ci siano più morti, poi bisogna costruire una pace duratura". E per l'Italia rimane "l'obiettivo dei due popoli e due stati" anche se "non sarà facile". "Ma fino a quando non si arriverà a una convivenza pacifica tra due popoli, sarà difficile avere stabilità in Medio Oriente - ha sottolineato Tajani - non è facile, bisogna lavorare, ma la pace si costruisce giorno per giorno, non è sufficiente la firma di un accordo". E "l'Italia è pronta a fare la propria parte", perché "per noi la stabilità del Medio Oriente è fondamentale".


Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato a Ynet che "l'organizzazione è pronta a mostrare grande flessibilità nei negoziati con Israele, in base al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump". Secondo la fonte, "il movimento dovrà affrontare le fasi più difficili del piano, tra cui il disarmo e l'esilio dei leader, ma ciò è necessario per impedire la ripresa dei combattimenti. L'accordo attuale include la prima fase del piano e i negoziati per la seconda fase inizieranno immediatamente. Il cessate il fuoco continuerà finché entrambe le parti manterranno il loro impegno", si legge su Ynet.


"Accolgo con favore l'annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, basato sulla proposta presentata dal presidente Donald Trump. Lodo gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, del Qatar, dell'Egitto e della Turchia nel raggiungere questa svolta. Sono anche incoraggiata dal sostegno del Governo di Israele e dell'Autorità Palestinese". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sui social. "Ora, tutte le parti devono rispettare pienamente i termini dell'accordo. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in sicurezza. Deve essere stabilito un cessate il fuoco permanente. Le sofferenze devono finire - prosegue -. L'Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando sarà il momento, saremo pronti ad aiutare con il recupero e la ricostruzione. L'opportunità di oggi deve essere colta. È l'opportunità di forgiare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione a due Stati".


L'accordo raggiunto in Egitto per l'applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump e' una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate". Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una nota. "Desidero ringraziare il Presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori - Egitto, Qatar e Turchia - per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l'esito positivo raggiunto", aggiunge. 


"È una buona notizia e siamo molto felici. È un primo passo, la prima fase. Naturalmente ce ne saranno altri e certamente sorgeranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo gioire di questo passo importante che porterà un po' più di fiducia per il futuro e porterà anche nuova speranza, specialmente pet i popoli, sia israeliano che palestinese": così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha commentato l'intesa raggiunta da Israele e Hamas sulla prima fase del piano di pace del presidente americano Donald Trump per la Striscia di Gaza. "Ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e di diverso - ha aggiunto il cardinale - certamente ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza rimarrà terribile ancora per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l'inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra". 


Nella fase iniziale del piano di pace approvato stanotte da Israele e Hamas, le truppe dello Stato ebraico controlleranno il 53% della Striscia di Gaza: è quanto riporta il sito di Ynet. Inoltre, sempre secondo Ynet, l'Idf ritirerà le proprie truppe anche da Gaza City; l'accordo invece non prevede il rilascio dei detenuti palestinesi coinvolti nelle stragi del 7 ottobre né dei prigionieri più importanti di cui Hamas aveva chiesto il rilascio, come Marwan Barghouti. Per quanto riguarda l'approvazione formale dell'accordo, una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano è stata convocata per le 14 ora italiana, mentre alle 15 l'intesa verrà sottoposta al Consiglio dei ministri dal premier Benjamin Netanyahu.


Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall'inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall'entrata in vigore dell'accordo, che è stato anche "concordato con le fazioni palestinesi", afferma un'altra fonte interna a Hamas.


"L'accordo sulla prima fase dell'intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L'Ue farà tutto il possibile per sostenerne l'attuazione". Lo afferma l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.


L'Idf annuncia di aver iniziato a prepararsi al ritiro parziale delle truppe dalla Striscia di Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo scrive il Times of Israel. In una dichiarazione, l'esercito afferma che "secondo le direttive di livello politico e in conformità con una valutazione della situazione, l'Idf ha avviato i preparativi operativi per l'attuazione dell'accordo". Come parte dei preparativi, l'esercito afferma di essere pronto a spostare le truppe verso "linee di schieramento modificate nel prossimo futuro". "Le forze israeliano continuano a essere schierate nell'area e si stanno preparando per qualsiasi sviluppo operativo", aggiunge l'esercito. In un precedente comunicato, l'Idf aveva messo in guardia che il nord della Striscia resta per ora zona di combattimento. 


Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell'accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.




"Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell'esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare". Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l'accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. "Questa prima fase ne aprirà delle altre - aggiunge - e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla".


Il presidente statunitense Donald Trump "probabilmente" nei prossimi giorni si recherà in Israele, come dichiarato dallo stesso tycoon ad Axios. Trump dovrebbe tenere un discorso al parlamento israeliano, la Knesset, in merito all'accordo di pace di Gaza. "Vogliono che tenga un discorso lì e lo farò sicuramente, se lo desiderano", ha affermato il presidente Usa.


"Questa mattina è prevista la visita consolare e poi in uno, al massimo due giorni, gli attivisti italiani fermati" - in questo momento in stato di arresto in Israele nell'ambito della seconda spedizione della Flotilla - "torneranno a casa". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.


"Dal Medioriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post pubblicato sul suo account X.


L'accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. Lo sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti del media americano affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell'accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.


Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha accolto con favore l'accordo Israele-Hamas annunciato dal presidente americano Donald Trump sulla prima fase del suo piano di pace per Gaza, invitando tutte le parti a "rispettarne pienamente" i termini. "Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in modo dignitoso. Deve essere garantito un cessate il fuoco permanente. I combattimenti devono cessare una volta per tutte", ha affermato Guterres sottolineando che "deve essere garantito l'ingresso immediato e senza ostacoli di aiuti umanitari nel territorio devastato dalla guerra".


Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di credere che gli ostaggi rientreranno in Israele lunedì. "Credo che gli ostaggi torneranno lunedì e che ci saranno anche i corpi di quelli morti", ha dichiarato Trump in un'intervista a Fox News dopo l'annuncio dell'accordo tra Hamas e lo State ebraico. Delle 251 persone rapite nell'attacco del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, 25 delle quali sarebbero morte secondo lo Stato ebraico.


Secondo l'emittente araba Al Jazeera, l'esercito israeliano continua i suoi attacchi sulla Striscia di Gaza nonostante la notizia del raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco. I caccia israeliani avrebbero bombardato in queste ore le zone occidentali di Gaza City, colpendo almeno un'abitazione nel campo di Shati. Le forze dello Stato ebraico avrebbero anche fatto detonare un veicolo blindato carico di esplosivo vicino alle abitazioni nel quartiere di Sabra. Finora non ci sono state segnalazioni di vittime.


Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito stanotte i residenti della Striscia di Gaza che l'area a nord è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa e che le truppe continuano a circondare Gaza City. "Tornare" nella città palestinese "è estremamente pericoloso", afferma su X il portavoce delle Idf in lingua araba Avichay Adraee. "Per la vostra sicurezza - si legge nella nota - astenetevi dal tornare a nord o dall'avvicinarvi alle aree in cui le forze sono schierate e operano in qualsiasi parte della Striscia, compresi il sud e l'est, fino a quando non saranno emanate istruzioni ufficiali".


Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti contribuiranno alla ricostruzione di Gaza e a mantenerla sicura e pacifica, dopo che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del suo piano di pace. "Saremo coinvolti nell'aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace", ha dichiarato Trump a Fox News poche ore dopo l'annuncio dell'accordo, aggiungendo di essere "molto fiducioso che ci sarà pace in Medioriente".


Donald Trump, ha condiviso su Truth un video inviatogli dai familiari degli ostaggi. "Il presidente ce l'ha fatta, ha annunciato che i nostri cari stanno tornando a casa", dicono le famiglie del video ringraziando Trump. "Non smetteremo di combattere finché non tornerà l'ultimo dei 48 ostaggi", dicono ancora i parenti tra i quali Lavi-Miran, moglie dell'ostaggio Omri Miran, e Yotam Cohen, fratello del soldato catturato Nimrod Cohen.


L'ufficio del primo ministro israeliano riferisce che Benyamin Netanyahu ha appena parlato con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "I due leader hanno avuto una conversazione molto emozionante e calorosa, e si sono congratulati a vicenda per lo storico risultato ottenuto con la firma dell'accordo per la liberazione di tutti gli ostaggi. Netanyahu ha ringraziato Trump per tutti i suoi sforzi e per la sua leadership a livello globale, il presidente ha elogiato il premier per la sua guida determinata e per le azioni che ha intrapreso". "Netanyahu ha invitato Trump a tenere un discorso davanti alla Knesset".


I media israeliani riferiscono che gli abitanti di Gaza stanno festeggiando per le strade della Striscia dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del piano di cessate il fuoco.


Hamas ha dichiarato che "il movimento annuncia il raggiungimento di un accordo che determina la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell'Idf, l'ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri, dopo negoziati responsabili e seri che il movimento ha condotto insieme alle fazioni. Apprezziamo profondamente gli sforzi dei fratelli mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, e apprezziamo anche gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine definitivamente alla guerra e ottenere il completo ritiro dalla Striscia di Gaza".


Gli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia di Gaza saranno liberati "72 ore dopo che il gabinetto di guerra israeliano approverà l'accordo" per il cessate il fuoco. Lo scrive Barak Ravid, giornalista di "Axios", in un post su X in cui cita un alto funzionario statunitense. La fonte ha precisato che ciò dovrebbe avvenire "al più tardi lunedi'". 


"Un grande giorno per Israele. Domani convocherò il governo per approvare l'accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi. Ringrazio dal profondo del cuore il Presidente Trump e il suo team per il loro impegno in questa sacra missione di liberazione dei nostri ostaggi. Ringrazio i valorosi soldati dell'Idf e tutte le forze di sicurezza: è grazie al loro coraggio e al loro sacrificio che siamo giunti a questo giorno. Con l'aiuto di Dio, insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e a espandere la pace con i nostri vicini". Lo ha detto Benyamin Netanyahu, secondo quanto riferisce il suo ufficio.


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Il movimento islamista palestinese di Hamas dovrebbe liberare "sabato" tutti gli ostaggi ancora vivi che si trovano ancora prigionieri nella Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano "Times of Israel" citando due fonti vicine ai negoziati che si sono da poco conclusi in Egitto.


I mediatori riuniti in Egitto hanno annunciato che è stato raggiunto un accordo su "tutti i meccanismi" legati alla prima fase del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. "Questo porterà alla fine della guerra, al rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi e all'arrivo degli aiuti umanitari", ha aggiunto, sottolineando che i dettagli saranno condivisi in un secondo momento. 


"Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace", "tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d'America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. benedetti gli operatori di pace!". Lo scrive Donald Trump su Truth.


"Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata". Lo annuncia Donald Trump su Truth.


"Con l'aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa". Lo dichiara Benyamin Netanyahu. 


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che Israele e Hamas hanno accettato "la prima fase del nostro piano di pace". Lo ha scritto in un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social.


Secondo funzionari israeliani, citati da Haaretz, l'accordo di cessate il fuoco a Gaza verrà firmato nelle prossime ore. "Ho sentito dire che è molto vicino. Le mappe del ritiro sono state aggiornate e Israele si ritirerà dalla maggior parte delle città tranne Rafah", ha detto la fonte. Secondo il funzionario, le forze israeliane si ritireranno completamente da Gaza City. "La linea rossa sono quei detenuti palestinesi che hanno partecipato o pianificato l'attacco del 7 ottobre", ha aggiunto senza rispondere sulla possibile presenza di Marwan Barghouti tra i prigionieri rilasciati. 


Fonti di Hamas hanno riferito al quotidiano al-Mayadeen, affiliato a Hezbollah, che il movimento palestinese ha accettato un accordo di cessate il fuoco a Gaza, aggiungendo che verrà firmato giovedì in Egitto. Lo riporta il Times of Israel.


"Il segretario di Stato mi ha appena consegnato un biglietto in cui scrive che siamo molto vicini a un accordo in Medio Oriente, e che avranno bisogno subito di me". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando ai giornalisti in riferimento ai colloqui in corso in Egitto per la tregua a Gaza durante una tavola rotonda alla Casa Bianca. Aprendo l'evento, dedicato a questioni scollegate relative al movimento Antifa, Trump ha affermato che i negoziati a Sharm el-Sheikh stanno andando bene, e che in caso di esito positivo potrebbe recarsi in visita in Medioriente.


"Andrò sicurament in Egitto, forse a anche Gaza". Lo ha detto Donald Trump durante una tavola rotonda sul gruppo 'Antifa' sul suo viaggio in Medio Oriente di domenica.

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