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Netanyahu è atteso a New York per parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
di Redazione online© Ansa
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 720. Un'auto è esplosa e ha preso fuoco su un'importante arteria stradale nel sud di Tel Aviv, ferendo un uomo di 46 anni. Benjamin Netanyahu è atteso a New York per parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Prima di partire per gli Stati Uniti, il premier israeliano ha sottolineato che "non ci sarà nessuno Stato in Terra d'Israele". Nella notte il discorso di Giorgia Meloni all'Onu: "Israele ha superato il principio di proporzionalità". Gli attivisti della Flotilla hanno comunicato alle autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta ieri su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro. "Non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50 barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle minacce, ma ci rendono solo più uniti", hanno affermato. "Israele ha accettato la proposta del governo italiano di scaricare gli aiuti nel porto di Cipro e poi trasferirli a Gaza. La Flotilla ha respinto la proposta italiana, dimostrando che il suo vero scopo è la provocazione e il servizio ad Hamas", ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar. Poi ha ribadito: "Tel Aviv non permetterà la violazione del legittimo blocco navale". Intanto, l'Uefa starebbe valutando la sospensione di Israele da tutte le competizioni calcistiche internazionali e una decisione "è attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole", si legge sul britannico Times.
Diversi palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Ad Al-Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale, un attacco ha causato 11 morti e decine di feriti. A Khan Younis, 4 palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un raid aereo. Un altro civile è stato ucciso a Bani Suhaila. Inoltre, secondo fonti locali citate da Wafa, 2 palestinesi sono stati uccisi all'alba dopo che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella città di Tammun, a nord della Cisgiordania.
Il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu è partito nella notte alla volta degli Stati Uniti per parlare all'Assemblea Generale dell'Onu a New York e incontrare il presidente Donald Trump alla Casa Bianca. Prima della partenza, Netanyahu ha dichiarato che avrebbe discusso con Trump "della necessità di portare a termine gli obiettivi della guerra: riportare indietro tutti i nostri ostaggi, sconfiggere Hamas ed espandere il cerchio di pace che si è aperto davanti a noi dopo la storica vittoria nell'Operazione Rising Lion e altre vittorie che abbiamo ottenuto", riferendosi alla guerra di 12 giorni di Israele con l'Iran. Netanyahu ha aggiunto che nel suo discorso alle Nazioni Unite intende "denunciare i leader che, invece di condannare gli assassini, vogliono dare loro uno Stato nel cuore della Terra di Israele. Questo non accadrà".
La Protezione civile nella Striscia di Gaza ha segnalato 11 morti alle prime ore di questa mattina in un attacco israeliano contro un'abitazione che ospitava sfollati nel territorio centrale palestinese. "Undici persone sono state uccise e diverse risultano disperse o ferite dopo un attacco aereo israeliano contro un'abitazione appartenente alla famiglia Abu Dahrouj, che ospitava sfollati a nord di Az Zawaida", nella parte centrale del territorio, ha dichiarato il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal all'Afp. Secondo i servizi di emergenza, tra le vittime c'erano "diversi bambini".
"All'Assemblea generale delle Nazioni Unite dirò la nostra verità: la verità sui cittadini di Israele, la verità sui nostri soldati e la verità sul nostro Paese. Denuncerò quei leader che, invece di attaccare gli assassini, gli stupratori e i massacratori di bambini, vogliono dare loro uno Stato nel cuore della Terra d'Israele. Questo non accadrà". Lo ha detto - come riporta il Times of Israel - il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla pista dell'aeroporto Ben Gurion, prima di salire sul suo aereo per New York.