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Flotilla per Gaza, cinque barche rientrate a Barcellona | Macron: "Nessuna offensiva frenerà il riconoscimento della Palestina"

Il presidente israeliano Herzog giovedì da Papa Leone. Messaggio dell'esercito di Tel Aviv: "Spostatevi da Gaza City". Il ministro Ben Gvir: "Gli europei proveranno il terrorismo in prima persona"

di Redazione online
02 Set 2025 - 22:26

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 697. La missione della Global Sumud Flotilla incontra un altro ostacolo: cinque delle trenta imbarcazioni in viaggio sono state costrette al rientro in porto a Barcellona a causa delle condizioni avverse del mare, per la seconda volta in due giorni. Il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in guardia lo Stato ebraico contro qualsiasi "offensiva" o "tentativo di annessione" di territori, affermando che ciò non fermerà il movimento per il riconoscimento di uno Stato palestinese. L'esercito israeliano ha diffuso un messaggio urgente alla popolazione in vista dell'estensione dei combattimenti all'interno della città di Gaza, in cui avverte di spostarsi a Mawasi, un'area sulla costa dell'enclave lunga 14 chilometri e larga un chilometro che costituisce circa il 3% della Striscia. L'ufficio del presidente israeliano ha annunciato che Isaac Herzog sarà in Vaticano giovedì per incontrare papa Leone XIV. Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir ha condannato la decisione del Belgio di riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite. "I Paesi europei che si abbandonano all'ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas - ha affermato - finiranno per sperimentare il terrore in prima persona". Lo stesso Ben-Gvir ha anche presentato al governo un piano volto a fermare la Global Sumud Flotilla in base al quale tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata.

Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: un milione di palestinesi in fuga

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Le condizioni avverse del mare hanno di nuovo ostacolato la Global Sumud Flotilla, che punta a rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza. Cinque della circa 30 imbarcazioni, salpate domenica dal porto di Barcellona, sono state forzate a rientrare nel porto catalano per la seconda volta in due giorni. Il vento sul nordest iberico era calato rispetto a domenica, quando la Flotilla era tornata in porto, ma il mare grosso, ha danneggiato le imbarcazioni più piccole, soprattutto a vela, costringendole al rientro.


L'Iran avrebbe sviluppato con successo una arma nucleare "entro un mese", se gli Stati Uniti non avessero bombardato i siti di Fordow, Natanz e Isfahan. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando nello Studio Ovale.


Emmanuel Macron ha messo in guardia Israele contro qualsiasi "offensiva" o "tentativo di annessione" di territori, affermando che ciò non fermerà il movimento per il riconoscimento di uno stato palestinese. "Nessuna offensiva, tentativo di annessione o spostamento di popolazioni fermerà lo slancio che abbiamo creato con il principe ereditario e a cui molti partner hanno già aderito", ha affermato il presidente francese, riferendo di un colloquio con l'erede al trono saudita, Mohammed bin Salman.


"Se cittadini italiani vengono arrestati in un Paese straniero, il governo non può intervenire. Se vengono arrestati verranno espulsi e avranno lo stesso trattamento che hanno avuto quelli che hanno fatto la stessa iniziativa qualche mese fa. Abbiamo seguito le vicende, li abbiamo accompagnati attraverso il nostro Consolato e la nostra Ambasciata. Il governo non è che può intervenire sugli arresti. Bisogna vedere quali leggi violano, ma in genere vengono fermati e vengono espulsi da Israele. Così come è stato in passato. Noi abbiamo fatto di tutto per accelerare i tempi dell'espulsione". Lo ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani, parlando di un eventuale arresto di italiani a bordo della Global Sumud Flotilla diretta verso Gaza.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu potrebbe incontrare il presidente americano Donald Trump durante la sua visita alle Nazioni Unite a fine mese.


Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha parlato con il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, e "ha espresso la ferma opposizione degli Stati Uniti a qualsiasi riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese, una mossa che premierebbe Hamas per il 7 ottobre e ostacolerebbe gli sforzi per riportare a casa tutti gli ostaggi". Lo riferisce il dipartimento di stato americano.


Secondo una fonte qualificata di Channel 13, il ministro e capo negoziatore Ron Dermer (oltre che principale consigliere di Beymin Netanyahu) ha detto ai Paesi mediatori che Israele non ha escluso un accordo di liberazione parziale degli ostaggi con Hamas. Aggiungendo di non dare troppo peso alle dichiarazioni pubbliche provenienti da Israele sull'intesa per i rapiti o all'insistenza dichiarata da Gerusalemme di essere interessata solo a un accordo globale alle proprie condizioni. Il report di Channel 13 non ha chiarito a quale dei tre principali mediatori - Stati Uniti, Egitto e Qatar - Dermer abbia comunicato questo messaggio.


Il Capo di Stato maggiore delle Idf, le forze di Difesa israeliane, tenente generale Eyal Zamir, ha dichiarato ai riservisti in servizio che non accetteranno niente di meno della completa sconfitta di Hamas. "Non fermeremo la guerra finché non sconfiggeremo questo nemico", ha detto Zamir, sottolineando che le operazioni in corso nella Striscia di Gaza devastata dal conflitto saranno intensificate ed estese. 


Gli Houthi hanno attaccato per la prima volta l'edificio dello stato maggiore dell'esercito israeliano a Tel Aviv. Lo ha dichiarato il portavoce militare dei ribelli yemeniti, Yahya Saria. "Le forze armate yemenite hanno condotto quattro operazioni militari utilizzando quattro droni. La prima ha preso di mira l'edificio dello Stato Maggiore del nemico israeliano nell'area occupata di Giaffa utilizzando il drone Sammad-4. Le altre tre hanno preso di mira la centrale elettrica di Al-Khadira e l'aeroporto di Lod nell'area di Giaffa e il porto di Ashdod nella Palestina occupata, e hanno colpito con successo i loro obiettivi, grazie ad Allah", si legge nella dichiarazione. 


"Diversi civili palestinesi, la maggior parte dei quali bambini, sono stati uccisi martedì sera dopo che un drone israeliano ha colpito la zona di al Mawasi a Khan Yunis". Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Una fonte medica del Nasser Medical Complex ha riferito che nove civili, tra cui sette bambini, sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti quando un drone israeliano ha bombardato la zona di Al-Attar, nella zona di Mawasi, a sud della Striscia. Altre fonti mediche hanno annunciato che 73 palestinesi sono stati uccisi dagli spari dell'esercito israeliano dall'alba di oggi, di cui 42 nella città di Gaza. 


Almeno sette persone, tra cui cinque bambini, sono rimasti uccisi in un attacco con drone messo a segno oggi dalle forze israeliane nell'area di al-Mawasi, nei pressi di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito ad Al Jazeera fonti dell'ospedale Nasser. Il portavoce della Protezione civile di Gaza, Mahmoud Basal, ha pubblicato su Telegram una fotografia che mostra i corpi senza vita di cinque bambini: "Erano in fila per fare rifornimento di acqua nella zona di al-Mawasi, descritta come 'sicura', quando le forze di occupazione li hanno presi di mira direttamente, trasformando la loro ricerca di vita in un nuovo massacro". 


L'esercito israeliano ha diffuso un messaggio urgente alla popolazione in vista dell'estensione dei combattimenti all'interno della città di Gaza, in cui avverte che ad al Mawasi saranno forniti servizi potenziati, con particolare attenzione all'accesso alle cure mediche, all'acqua e al cibo. "Per la vostra sicurezza, vi avvertiamo: avvicinarsi o tornare nelle zone di combattimento e nelle aree di attività dell'esercito mette in pericolo la vostra incolumità", si legge nel messaggio dell'esercito. L'area di al Mawasi, sulla costa dell'enclave, è lunga 14 chilometri e larga un chilometro e costituisce circa il 3% della Striscia. 



L'ufficio del presidente israeliano ha annunciato che Isaac Herzog sarà in Vaticano giovedì per incontrare papa Leone XIV. Il viaggio di un giorno, promosso dalla Santa Sede, si concentrerà sugli sforzi per riportare indietro gli ostaggi da Gaza, sulla lotta contro l'antisemitismo nel mondo e sulla protezione delle comunità cristiane in Medio Oriente. Herzog incontrerà anche il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, e visiterà la Biblioteca Vaticana. 


Secondo il ministero della Sanità di Hamas, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 13 decessi dovuti a fame e malnutrizione, tra le vittime ci sono tre bambini. La nota pubblicata su Telegram afferma che con questi ultimi casi, il bilancio complessivo delle vittime per malnutrizione sale a 361, di cui 130 bambini. Le informazioni fornite da Hamas non sono verificabili autonomamente poiché il governo di Gerusalemme impedisce l'ingresso a Gaza dei giornalisti stranieri e israeliani. 


Il colonnello Haim Cohen, comandante della brigata settentrionale della divisione di Gaza, arrivò all'area del festival Nova nel parcheggio di Re'im circa un'ora prima dell'inizio del massacro del 7 ottobre 2023. Lo riferisce la stampa israeliana, precisando che Cohen notò l'affluenza eccezionale di oltre 4.000 partecipanti e la presenza di appena due veicoli di polizia a presidiare il sito e nonostante le informazioni ricevute durante la notte e i segnali di allerta sul possibile movimento anomalo di Hamas, non dispose ulteriori misure di sicurezza né valutò l'opzione di interrompere l'evento. Secondo l'indagine interna dell'esercito, la mancata discussione sul festival nelle riunioni notturne della divisione fu un errore, poiché un'analisi più attenta avrebbe potuto portare alla sua cancellazione. Il report sottolinea inoltre che Cohen sbagliò a non assegnare forze militari all'area, considerata la sensibilità del luogo e il numero elevato di civili presenti. Cohen, che fu anche l'ufficiale a firmare l'autorizzazione preventiva allo svolgimento del festival, sostenne in seguito che non aveva davanti a sé il quadro completo dell'intelligence. Nelle conversazioni con altri ufficiali spiegò di aver percepito una falsa sensazione di sicurezza vedendo sul posto alcune pattuglie, che però si rivelarono insufficienti. Il massacro al festival Nova, nei pressi di Re'im, fu il più sanguinoso del 7 ottobre: 378 persone furono uccise e 44 rapite. Molti reparti sul terreno non erano nemmeno a conoscenza dell'esistenza dell'evento, un'informazione che Cohen aveva visto di persona poche ore prima dell'attacco. Il colonnello continuò a combattere nei giorni successivi, ma a dicembre 2024 fu rimosso dall'incarico dal capo di stato maggiore di allora, Herzi Halevi, e pochi mesi dopo annunciò il suo congedo dall'esercito. L'esercito non ha rilasciato commenti ufficiali sul caso. 


Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir ha condannato la decisione del Belgio di riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite. "I Paesi europei che si abbandonano all'ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas - ha affermato il ministro Ben Gvir - finiranno per sperimentare il terrore in prima persona. Qui in Israele, c'era chi un tempo credeva a tali illusioni, e il risultato sono stati stupri, omicidi e massacri. Invece di premiare il terrore, il mondo libero deve unirsi contro di esso". 


Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato oggi il sindaco di Hebron, Tayseer Abu Sneineh, dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione nella città situata nel sud della Cisgiordania occupata. Lo riporta l'agenzia di stampa Wafa, citando fonti locali e di sicurezza.


Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina a Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando fonti degli ospedali di della Striscia. Tra queste, sei persone cercavano di accedere agli aiuti, mentre alcuni sono rimasti uccisi e feriti negli attacchi aerei israeliani contro le case a Gaza City e Deir el-Balah.


Per Donald Trump continuare la guerra di Gaza danneggia Israele. "Potranno anche vincere la guerra, ma non stanno conquistando il mondo delle pubbliche relazioni e questo li sta danneggiando", ha detto il presidente americano in un'intervista al Daily Caller. Trump ha comunque espresso il suo sostegno al piano israeliano per conquistare Gaza City, affermando che deve "finire l'opera" contro Hamas e sostenendo che il gruppo terroristico rilascerà gli ostaggi rimasti solo dopo la sua distruzione.


Numerosi coloni israeliani hanno assaltato l'area di Sair, a nordest di Hebron in Cisgiordania, "dando alle fiamme decine di ettari di terra coltivata". Lo scrive la palestinese Wafa affermando che il "raid è ancora in corso".


"Considero una giusta risposta quella che ha fatto Israele all'inizio ad Hamas e considero sacrosanto dover estirpare Hamas, che è un cancro per Israele e per il popolo palestinese. Ma tutto ciò non giustifica alcune cose che abbiamo visto negli ultimi periodi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista a Quarta Repubblica su Rete4. "Non lo considero un genocidio", però "tu non puoi pensare che i danni collaterali siano accettabili quando assumono le dimensioni che hanno assunto negli ultimi mesi" ha aggiunto.

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