Il premier israeliano contro il Nyt: "Non ho prolungato la guerra per restare al potere". Media: l'esercito ha ucciso comandante di un battaglione di Hamas
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 647. Nuovo attacco da parte di coloni israeliani al villaggio cristiano di Taybeh, in Cisgiordania. "I coloni - ha detto al Sir il parroco latino del villaggio, padre Bashar Fawadleh - hanno appiccato il fuoco ai terreni degli abitanti del villaggio". Si infiamma, nel frattempo, la guerra civile in Siria (giunta nel suo 15esimo anno), con l'uccisione di almeno un centinaio di persone, in larga parte miliziani drusi e loro rivali beduini sunniti, sostenuti dalle forze governative. A rendere la situazione ancora più incandescente è stato l'intervento di Israele, che ha bombardato il sud della Siria per impedire ai governativi di conquistare un villaggio druso. Il ministro della Difesa Israel Katz ha parlato di "un chiaro avvertimento al regime", mentre il prolungato sorvolo aereo di jet ed elicotteri dello Stato ebraico ha spinto diversi sostenitori di Jolani ad accusare i miliziani drusi di essere dei "mercenari dei sionisti".
La guerra civile siriana, entrata nel suo 15esimo anno, scrive un'altra sanguinosa pagina di storia, con l'uccisione di almeno un centinaio di persone, in larga parte miliziani drusi e loro rivali beduini sunniti, sostenuti dalle forze governative. Una recrudescenza a sfondo confessionale che avviene mesi dopo la presa del potere da parte dell'ex miliziano qaedista Ahmad Sharaa (Jolani), autoproclamatosi presidente di un paese ormai non più alleato di Iran e Russia ma sempre più vicino a Stati Uniti e Israele. Le violenze giungono dopo i massacri di 1.500 civili alawiti compiuti a marzo da miliziani filo-governativi, e gli attacchi, sempre da parte di armati vicini a Sharaa, contro i drusi di Damasco.
Tre soldati israeliani sono stati uccisi e un ufficiale è rimasto gravemente ferito oggi durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza, nella zona di Jabalia. Lo ha annunciato l'esercito israeliano (Idf), precisando che i militari coinvolti appartenevano al 52esimo battaglione della 401esima brigata corazzata. I soldati deceduti sono: il sergente maggiore Shoham Menahem, 21 anni, di Yardena; il sergente Shlomo Yakir Shrem, 20 anni, di Efrat; e il sergente Yuliy Faktor, 19 anni, di Rishon Lezion. Secondo una prima indagine delle Idf, i soldati si trovavano a bordo di un carro armato colpito da un'esplosione intorno a mezzogiorno. In un primo momento, si era ipotizzato che il mezzo fosse stato centrato da un razzo anticarro sparato da Hamas. Tuttavia, nelle ore successive, l'esercito ha riferito che si fa sempre più strada l'ipotesi di un'esplosione accidentale all'interno della torretta, causata da un malfunzionamento di un proiettile.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che il suo Paese ha inviato "un chiaro avvertimento al regime siriano" colpendo un'area nel sud della Siria per impedire alle forze governative di conquistare un villaggio druso. Gli attacchi israeliani, che hanno preso di mira un'area dove sono scoppiati scontri sanguinosi tra combattenti drusi e beduini, sono stati "un chiaro messaggio e un avvertimento al regime siriano. Non permetteremo che alcun danno venga arrecato ai drusi in Siria. Israele non resterà a guardare".
Il Ministro degli Affari Esteri dell'Egitto Badr Abdelatty, a Bruxelles per la ministeriale Ue-vicinato meridionale, non vede "nessun segnale" dell'attuazione dell'accordo fra Ue e Israele sulla consegna degli aiuti umanitari a Gaza. "La situazione su campo è orribile. Ogni giorno ci sono oltre 100 persone uccise a Gaza solo perché vogliono ricevere gli aiuti, è una vergogna per tutti noi, siamo qui per parlare chiaro e dire ai nostri amici europei cosa accade sul campo".
"La situazione sul campo a Gaza è grave, un conto è firmare accordi sulla carta e un altro attuarli: abbiamo visto dei segnali, più camion che entrano a Gaza, ma non è abbastanza". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando alla ministeriale Ue-vicinato meridionale. Per quanto riguarda le misure possibili contro Israele per le violazioni ai diritti umane Kallas ha sottolineato: "Mi è stato chiesto di stilare una lista, ora sono i 27 a dover decidere cosa fare".
Nuovo attacco stamattina da parte di coloni israeliani al villaggio cristiano di Taybeh, in Cisgiordania. "I coloni - ha detto al Sir il parroco latino del villaggio, padre Bashar Fawadleh - hanno appiccato il fuoco ai terreni degli abitanti del villaggio. L'incendio è scoppiato vicino alle finestre delle case dei residenti. Contemporaneamente, si è allargato al retro della storica chiesa di Al-Khader". L'attacco "è durato 2 ore", ha spiegato il parroco, ma non ci sono stati morti o feriti.
Jet dell'aviazione israeliana sorvolano le regioni meridionali siriane di Daraa e Qunaytra, a ridosso delle Alture occupate del Golan, come segnale di avvertimento per le uccisioni di drusi negli scontri con i beduini in corso da diverse ore, che finora causato la morte di una cinquantina di persone e il ferimento di più di 100. Lo riportano i media internazionali.
L'Aeronautica militare israeliana ha attaccato più di 100 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, tra cui presunti miliziani, depositi di armi, tunnel e altri siti attribuiti ai gruppi islamisti. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf) in una nota pubblicata su X, precisando che nel nord di Gaza "le forze della Divisione 162 e della Divisione 99 continuano a eliminare i terroristi e a distruggere le infrastrutture terroristiche in superficie e sotto terra". Nell'ambito delle attività della squadra di combattimento della Brigata Givati nell'area settentrionale di Beit Hanun, le Idf avrebbero localizzato e distrutto armi e un percorso sotterraneo. Inoltre, la Divisione 99 ha "diretto attacchi aerei per eliminare una cellula terroristica che aveva piazzato esplosivi sulle strade", prosegue la nota delle Idf. Nel frattempo, a Jabalia, sempre nel nord di Gaza, le Idf hanno affermato di aver ucciso presunti miliziani e distrutto alcune infrastrutture. Nell'area di Tuffah, secondo quanto dichiarato dalle forze armate israeliane, "la squadra di combattimento della Brigata Nahal continua a operare per distruggere le infrastrutture terroristiche nell'area e nelle ultime 24 ore le forze hanno eliminato diversi terroristi".
La "città umanitaria" proposta dal ministro della Difesa israeliano Israel Katz sulle rovine di Rafah diventerebbe un campo di concentramento e costringere i palestinesi a entrarvi equivarrebbe a una pulizia etnica. Lo ha detto al Guardian l'ex primo ministro israeliano Ehud Olmert. "È un campo di concentramento. Mi dispiace", ha affermato commentando i piani di Katz. "Se i palestinesi verranno deportati nella nuova 'città umanitaria', allora si potrà dire che si tratta di una pulizia etnica. Non è ancora successo", ha aggiunto, "questa sarebbe l'inevitabile interpretazione di qualsiasi tentativo di creare un campo per centinaia di migliaia di persone".
Almeno 12 persone sono state uccise durante gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Una persona è stata uccisa e diverse sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano contro un'autocisterna nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Secondo una fonte dell'ospedale Baptist, due persone sono state uccise in un attacco al quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Una fonte medica dell'ospedale Al-Shifa, nel nord di Gaza, ha affermato che cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco nella zona di al-Saftawi.
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha esortato Hamas a rilasciare gli ostaggi israeliani che ancora detiene e a consegnare le armi alla stessa Anp, sottolineando che il gruppo islamista "non governerà la Striscia di Gaza" dopo la fine della guerra in corso con Israele. Lo riportano l'agenzia di stampa palestinese Wafa e i media dello Stato ebraico. In un incontro ad Amman con l'ex primo ministro britannico Tony Blair, Abbas ha chiesto anche il rilascio dei prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e l'ingresso senza ostacoli di aiuti umanitari nell'enclave palestinese. Abu Mazen è tornato a chiedere anche che all'Anp venga concesso il controllo della Striscia di Gaza, un'idea a lungo respinta da Israele.
Parlando di Gaza, Donald Trump ha detto ai reporter di sperare che la questione "si risolva nel corso della prossima settimana".
Almeno 95 persone sono morte negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dalle prime ore di questa mattina. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti degli ospedali della zona.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe promesso al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich in recenti incontri che, a seguito della proposta di cessate il fuoco di 60 giorni con Hamas attualmente in discussione a Doha, Israele riprenderà la sua guerra contro Hamas a Gaza. Lo riporta Channel 12. "E' nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza", avrebbe detto Netanyahu a Smotrich, che sta cercando garanzie dal premier che la guerra a Gaza riprenderà a pieno ritmo dopo la fine del cessate il fuoco.