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Gaza, ultimatum degli Usa a Netanyahu sulla guerra | Ripartono gli aiuti umanitari nella Striscia, Israele: "Entrati cinque Tir dell'Onu"

Khan Younis dichiarata zona di guerra, proteste degli sfollati

di Redazione online
20 Mag 2025 - 00:00

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 592. Per la prima volta da due mesi e mezzo, cinque camion carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono entrati a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. Effetto dell'annuncio di Netanyahu domenica sera dopo una turbolenta riunione di governo. Ma soprattutto dopo la forte pressione degli Usa: un vero e proprio ultimatum, come ha ricostruito il Washington Post, secondo il quale l'amministrazione Trump ha trasmesso a Israele un messaggio inequivocabile: "Se non ponete fine alla guerra, vi abbandoneremo". Nel frattempo è entrata nel vivo l'offensiva via terra nella Striscia, con l'esercito israeliano che ha dichiarato zona di guerra Khan Younis, Bani Suheila e Abasan, nel sud dell'enclave.

Festa in piazza nel New Jersey per la liberazione dell'ostaggio Edan Alexander

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"Chiedendo a Israele di porre fine a una guerra difensiva per la nostra sopravvivenza prima che i terroristi di Hamas vengano distrutti e chiedendo uno Stato palestinese, i leader di Londra, Ottawa e Parigi offrono un enorme premio per l'attacco genocida contro Israele del 7 ottobre, invitando ad altre atrocità". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Israele accetta la visione del presidente Trump, esorta tutti i leader europei a fare lo stesso. La guerra può finire domani se gli ostaggi vengono rilasciati, Hamas depone le armi, i suoi leader assassini vengono esiliati e Gaza viene smilitarizzata", ha aggiunto.

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