Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi
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Trump: "Nessuno sta espellendo palestinesi" da Gaza. Hamas: "Bene dietrofront". Media: raid israeliani su Damasco, colpito un sito della jihad islamica palestinese
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 524. Citando alcune fonti, Axios parla di una nuova proposta degli Usa a Israele e Hamas per un cessate il fuoco: prevista una tregua fino al 20 aprile e aiuti umanitari a Gaza. Parziale passo indietro di Trump: "Nessuno sta espellendo alcun palestinese" da Gaza, ha detto infatti il presidente Usa parlando con il primo ministro irlandese Martin. Hamas ed Egitto: "Bene dietrofront". Continua nella Striscia l'interruzione, decisa da Israele, della fornitura di energia elettrica alla Striscia. Intanto, l'Aeronautica militare israeliana ha colpito un sito della jihad islamica palestinese a Damasco. Lo riferisce l'emittente emiratina "Sky News Arabia". La notizia è stata riportata anche dai media israeliani. I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato "la ripresa del divieto di attraversamento del Mar Rosso e del Mar Arabico per le navi israeliane".
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Gli Stati Uniti hanno presentato a Israele e Hamas una nuova proposta per estendere il cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la nuova iniziativa include un cessate il fuoco a Gaza fino a dopo il Ramadam e la Pasqua ebraica, che finisce il 20 aprile, oltre alla ripresa degli aiuti umanitari a Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite "un organismo antisemita, marcio, che sostiene il terrorismo e irrilevante", dopo che una commissione istituita dall'organismo ha accusato Israele di aver compiuto "atti di genocidio" contro la salute riproduttiva palestinese a Gaza. "Invece di concentrarsi sui crimini contro l'umanità e sui crimini di guerra commessi dall'organizzazione terroristica Hamas nel peggior massacro commesso contro il popolo ebraico dall'Olocausto, l'Onu sta ancora una volta scegliendo di attaccare Israele con false accuse, tra cui accuse infondate di violenza sessuale", ha affermato Netanyahu in un comunicato.
In Siria il periodo di transizione politica sarà di cinque anni: lo si legge nella dichiarazione costituzionale annunciata oggi dall'autoproclamato presidente siriano Ahmad Sharaa (Jolani), secondo quanto riferisce l'ufficio della presidenza a Damasco.
L'Aeronautica militare israeliana ha colpito un sito della jihad islamica palestinese a Damasco, la capitale della Siria. Lo riferisce l'emittente emiratina "Sky News Arabia". La notizia è stata riportata anche dai media israeliani. Al momento non c'è un commento dell'esercito israeliano. Secondo l'agenzia di stampa siriana "Sana", gli aerei israeliani hanno preso di mira un edificio residenziale a Dummar, a nord-ovest di Damasco.
La scorsa notte, un gruppo di coloni ha attaccato un'abitazione nel villaggio di Al-Minya, a sud-est di Betlemme. Lo riferisce l'agenzia Wafa, citando fonti della sicurezza palestinese. I coloni hanno lanciato pietre contro una casa vicino all'area della discarica, causando diversi danni. Negli ultimi tempi, gli attacchi dei coloni contro il villaggio di Al-Minya si sono intensificati, con episodi ripetuti che hanno preso di mira abitazioni e pastori nella zona circostante.
L'Egitto ha accolto con favore il commento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ieri è sembrato tornare sui suoi passi quanto alle velleità da lui espressi di trasferire milioni di palestinesi di Gaza dall'enclave. "Questa posizione riflette la comprensione della necessità di impedire un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e l'importanza di trovare soluzioni eque e sostenibili alla questione palestinese", ha affermato in una nota il ministero degli Esteri egiziano.
Il leader di Unità Nazionale, all'opposizione in Israele, Benny Gantz, ha criticato il primo ministro, Benjamin Netanyahu, affermando che "invece di dare priorità agli ostaggi, sta dando priorità alla coalizione, aspettando il bilancio di marzo: e alla fine pagheremo tutti il prezzo con gli interessi". "La volontà di Israele è ottenere la liberazione del maggior numero di ostaggi, nel minor tempo possibile e in un'unica fase, se fattibile. La divisione in fasi e il rinvio dei negoziati servono solo ad Hamas, che ha bisogno di tempo per riorganizzarsi, riarmarsi e reclutare nuovi membri. Il nostro obiettivo è pagare il prezzo una sola volta, senza suddividerlo in pagamenti con gli 'interessi di Hamas'", ha affermato Gantz.
La Cina sollecita "una soluzione diplomatica" sulla complessa questione del nucleare iraniano. E' quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, alla vigilia dei colloqui di Pechino sul tema con Russia e Iran.
Un'inchiesta delle Nazioni Unite accusa Israele di aver compiuto "atti di genocidio" nella Striscia di Gaza attraverso la distruzione sistematica delle strutture sanitarie per l'assistenza sessuale e riproduttiva palestinesi. La Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite ha affermato che Israele ha "intenzionalmente attaccato e distrutto" il principale centro di fertilità del territorio palestinese e ha simultaneamente imposto un assedio e bloccato gli aiuti, compresi i farmaci per garantire gravidanze, parti e cure neonatali sicure. Ciò, secondo la commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite, equivale a "due categorie di atti di genocidio" compiuti durante l'offensiva dell'Idf.
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha accolto con favore l'apparente passo indietro del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'ipotesi dello sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. La dichiarazione del funzionario del movimento islamista è arrivata dopo che ieri Trump ha affermato che "nessuno sta espellendo nessun palestinese da Gaza", rispondendo a una domanda durante un incontro alla Casa Bianca con il primo ministro irlandese, Michea'l Martin. Nella sua dichiarazione, Qassem ha esortato il presidente Usa a non allinearsi alla visione "dell'estrema destra sionista (israeliana)".