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Israele blocca la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza | La preoccupazione di Londra e Berlino | Hamas: "Ricatto inaccettabile"

Germania e Gran Bretagna chiedono lo sblocco degli aiuti umanitari. Il portavoce del premier britannico parla di violazione del diritto internazionale

di Redazione online
10 Mar 2025 - 14:27

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 521. Il ministro dell'Energia israeliano ha ordinato di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza. Hamas: "Ricatto inaccettabile". Preoccupazione da Berlino e Londra. La diplomazia tedesca ha sollecitato Israele a "revocare immediatamente le restrizioni sulla consegna di tutte le forme di aiuti umanitari a Gaza". Il portavoce del premier britannico ha definito la nuova stretta imposta da Tel Aviv una violazione del diritto internazionale. Oggi a Doha partono le trattative per la fase due della tregua.  

Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi

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Il rispetto dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza e lo svolgimento dei negoziati rappresentano l'"unico modo" per recuperare gli ostaggi ancora detenuti dai gruppi islamisti nella Striscia. Lo ha affermato il movimento islamista palestinese Hamas in un comunicato, chiedendo ai mediatori e alla comunità internazionale di "intervenire immediatamente per garantire il ritiro dell'occupazione (Israele) e la ripresa dei negoziati per la seconda fase" dell'accordo di tregua entrato in vigore a Gaza il 19 gennaio.


L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato attacchi aerei contro "terroristi", che stavano seppellendo ordigni esplosivi nel terreno nella Striscia di Gaza, dove è in vigore una tregua tra Israele e Hamas dal 19 gennaio. Lo scrive l'Idf su Telegram. "In precedenza tre terroristi sono stati avvistati vicino alle truppe dell'esercito nella zona di Nuseirat, mentre cercavano di nascondere un ordigno esplosivo nel terreno", ha detto l'esercito in una nota. "L'aeronautica ha effettuato un attacco e gli obiettivi sono stati colpiti", ha aggiunto.


"Questa situazione non può continuare. Gli ostaggi sono trattenuti a Gaza in condizioni terribili. Tornano malati, non hanno mangiato e non hanno ricevuto cure mediche. Dobbiamo fissare una data di scadenza per la conclusione di questa crisi". Lo ha dichiarato l'inviato Usa Steve Witkoff durante un'intervista a Fox News, aggiungendo che "Hamas deve lasciare la Striscia, non avrà scelta". Per quanto riguarda il ruolo del Qatar come mediatore, Witkoff ha elogiato gli sforzi di Doha. "Il Qatar ha fatto un lavoro eccellente nei colloqui con Israele, anche se a volte non riceve il giusto riconoscimento", ha dichiarato. 


Il quotidiano del Qatar al Araby al Jadeed ha pubblicato alcuni dettagli dei colloqui diretti tra Hamas e l'inviato degli Stati Uniti per gli ostaggi Adam Boehler, affermando che la questione dell'arsenale offensivo del gruppo terroristico è stata centrale negli incontri. I vertici di Hamas hanno ribadito che non rinunceranno "all'armamento delle fazioni palestinesi nemmeno se venisse istituito uno Stato palestinese: è un principio irrinunciabile, anche se la leadership dovesse cambiare", hanno detto. 


Il governo britannico di Keir Starmer è tornato a criticare la nuova stretta imposta da Israele nei confronti della Striscia di Gaza palestinese, condannando in particolare il taglio dell'energia elettrica. La dichiarazione è stata rilasciata da un portavoce di Downing Street dopo che già mercoledì il premier aveva denunciato il blocco israeliano durante il Question Time alla Camera dei Comuni, definendolo "una violazione del diritto internazionale" e invocando al contrario "un incremento degli aiuti" di fronte all'emergenza umanitaria a cui la popolazione civile della Striscia deve far fronte dopo 15 mesi di bombardamenti, parallelamente al rispetto del cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi tuttora detenuti da Hamas. 


La diplomazia tedesca ha sollecitato Israele a "revocare immediatamente le restrizioni sulla consegna di tutte le forme di aiuti umanitari a Gaza". "Poiché i blocchi durano già da nove giorni, c'è il rischio di una nuova scarsità di cibo", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri, esprimendo preoccupazione anche per la cessazione della fornitura di elettricità nel territorio palestinese. Israele ha infatti appena annunciato la sospensione della fornitura di elettricità a Gaza, una settimana dopo aver bloccato la consegna di aiuti umanitari al territorio palestinese assediato e alla vigilia di nuovi negoziati indiretti previsti in Qatar sui termini della continuazione della tregua con Hamas. Il movimento islamista palestinese ha denunciato che si tratta di un "ricatto inaccettabile". 


Le manovre navali congiunte tra Cina, Russia e Iran, denominate "Security Belt 2025", sono iniziate domenica dopo che la flottiglia di Pechino è giunta nelle acque vicino al porto iraniano di Chabahar, unendosi alle unità dispiegate dagli altri due Paesi. È quanto riporta la Marina dell'Esercito popolare di liberazione, precisando che le operazioni andranno avanti fino a giovedì. Il ministero della Difesa cinese ha annunciato domenica che il Dragone avrebbe tenuto a breve manovre con Russia e Iran, mentre la Marina cinese avrebbe inviato un cacciatorpediniere e una nave di rifornimento. 


Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich in un'intervista rilasciata oggi ha annunciato che Israele tornerà presto a combattere a Gaza e che il nuovo capo di stato maggiore ha un piano più rapido e più intenso di prima: "Lui vuole una campagna molto più intensa, rapida e potente il cui obiettivo è l'occupazione della Striscia di Gaza, la completa distruzione di Hamas e il ritorno degli ostaggi. Non ripeteremo la follia del precedente capo di stato maggiore", ha affermato. Smotrich ha definito i colloqui diretti tra Stati Uniti e Hamas "un errore totale".


Il movimento islamista palestinese Hamas è consapevole del fatto che non farà parte del governo della Striscia di Gaza dopo la guerra. Lo ha detto alla testata israeliana "Jerusalem Post" l'inviato degli Stati Uniti per gli affari degli ostaggi, Adam Boehler, spiegando di aver incontrato rappresentanti di Hamas nella giornata di ieri. Secondo quanto ha affermato Boehler, il movimento islamista chiede un cessate il fuoco per un periodo compreso tra i 5 e i 10 anni.


Le forze di sicurezza siriane e i gruppi alleati hanno ucciso 973 civili alawiti nell'ovest del Paese dal 6 marzo: è quanto emerge da un nuovo bilancio dell'Osservatorio sui diritti umani in Siria. La violenza è stata innescata giovedì da un sanguinoso attacco da parte di sostenitori del deposto presidente Bashar al-Assad contro le forze di sicurezza a Jableh, vicino alla città di Latakia, culla della minoranza alawita, ramo dell'Islam sciita da cui proviene il clan Assad.


Hamas ha accusato Israele di "ricatto a buon mercato e inaccettabile" per la sua decisione di interrompere la fornitura di elettricità alla Gaza devastata dalla guerra, nel tentativo di fare pressione sui militanti palestinesi affinchè rilascino gli ostaggi. "Condanniamo fermamente la decisione dell'occupazione di tagliare l'elettricità a Gaza, dopo averla privata di cibo, medicine e acqua", ha affermato Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico di Hamas in una dichiarazione, aggiungendo che si trattava di "un disperato tentativo di fare pressione sul nostro popolo e sulla sua resistenza attraverso tattiche di ricatto a buon mercato e inaccettabili".

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