Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi
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Il ministro degli Esteri Gideon Saar blocca gli aiuti umanitari: "Sono usati da Hamas per il terrorismo". Hamas: "Questione delle armi è una linea rossa"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 514. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar chiede la "completa demilitarizzazione" di Gaza per passare alla seconda fase dell'accordo sulla tregua. Saar ha anche rivendicato il blocco degli aiuti umanitari: "Gli aiuti umanitari sono diventati la principale fonte di reddito di Hamas a Gaza. Quei soldi li usano per il terrorismo", ha detto. La replica di Hamas: "Ogni discussione sulle armi della resistenza a Israele è un nonsenso. Le armi della resistenza sono una linea rossa per Hamas e tutti i gruppi di resistenza, è questione non negoziabile. Ogni discussione sulla deportazione dei combattenti della resistenza o del nostro popolo è respinta", ha detto Sami Abu Zouhri, uno dei leader del movimento islamista palestinese.
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Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha dichiarato di sostenere con forza il piano egiziano presentato oggi ai leader arabi in un vertice al Cairo per la ricostruzione di Gaza senza lo sfollamento dei suoi abitanti palestinesi. "Accolgo con favore e sostengo con forza l'iniziativa guidata dai paesi arabi per mobilitare il sostegno alla ricostruzione di Gaza, chiaramente espressa in questo vertice", ha affermato Guterres. "Le Nazioni Unite sono pronte a collaborare pienamente a questo sforzo".
Il dipartimento di stato Usa ha annunciato oggi la designazione di Ansar Allah, comunemente noti come Houthi, come organizzazione terroristica straniera. "Come ha affermato il presidente Trump nell'ordine esecutivo 14175, 'le attività degli Houthi minacciano la sicurezza dei civili e del personale americano in Medio Oriente, la sicurezza dei nostri più stretti partner regionali e la stabilità del commercio marittimo globale'", si legge in una nota.
Il presidente palestinese Abu Mazen si è detto pronto a tenere le elezioni entro l'anno prossimo. Il leader palestinese al Cairo per partecipare al vertice straordinario della Lega araba su Gaza ha poi annunciato che l'Autorità Palestinese riprenderà il suo ruolo a Gaza nell'ambito del piano egiziano.
Il piano egiziano per la ricostruzione della Striscia di Gaza prevede di "mantenere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza" e richiede "disposizioni per una governance transitoria e la garanzia della sicurezza in modo da preservare le prospettive di una soluzione a due Stati": lo scrive l'emittente panaraba Sky News Arabia. Il piano propone inoltre di "lavorare a una proposta progressiva di gestione della Striscia durante la ricostruzione, tenendo conto della tutela del diritto del popolo palestinese a rimanere sulla propria terra", scrive ancora la tv.
Il disarmo di Hamas è una "linea rossa", ha detto Sami Abu Zouhri, uno dei leader del movimento islamista palestinese, dopo che Israele ha condizionato il proseguo della tregua nella striscia di Gaza alla "demilitarizzazione totale" del territorio. "Ogni discussione sulle armi della resistenza (a Israele) è un nonsenso. Le armi della resistenza sono una linea rossa per Hamas e tutti i gruppi di resistenza", ha detto Zuhri. "È una questione non negoziabile" e "ogni discussione sulla deportazione dei combattenti della resistenza o del nostro popolo è respinta" in anticipo, ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar chiede la "completa demilitarizzazione" di Gaza per passare alla seconda fase dell'accordo sulla tregua. Saar ha anche rivendicato il blocco degli aiuti umanitari: "Gli aiuti umanitari sono diventati la principale fonte di reddito di Hamas a Gaza. Quei soldi li usano per il terrorismo, per ripristinare le loro capacità e per far entrare più giovani terroristi nella loro organizzazione".
Al Cairo è previsto il vertice straordinario della Lega araba per discutere degli sviluppi nei Territori palestinesi. I principali temi sul tavolo sono il cessate il fuoco, la ricostruzione della Striscia di Gaza e l'organizzazione di una conferenza internazionale per mobilitare i fondi necessari a questo scopo. Nell'occasione, l'Egitto presenta il suo piano di ricostruzione per Gaza, che garantirebbe ai palestinesi di rimanere nella propria terra, a differenza di quanto proposto un mese fa dal presidente statunitense, Donald Trump.
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha parlato ieri con il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, concentrandosi sugli interessi bilaterali, sugli sviluppi regionali e sulle priorità di assistenza alla sicurezza. Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro impegno per la sicurezza di Israele e il legame indissolubile che esiste tra i due Paesi. Entrambi i ministri hanno concordato di lavorare insieme per contrastare la minaccia regionale posta dall'Iran.